Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Pietra della giustizia è tra i documenti più antichi e significativi del Comune di Perugia. È un editto emanato nel 1234 e considerato così importante da essere scritto sulla pietra ed esposto perennemente sulla piazza principale della città.
Con questo documento il Comune medievale annunciava ai cittadini di aver estinto il debito pubblico, stabiliva quali fossero i casi in cui si potevano imporre contribuzioni dirette e che tali imposizioni fiscali dovevano essere per libram, cioè proporzionali alle proprietà possedute dai cittadini.
Si tratta dunque di un documento di giustizia fiscale. L’imposizione su base patrimoniale sancita in questa legge segnò l’affermazione delle classi produttive (artigiani e mercanti) su quella nobiliare.
È chiara la “attualità” dei principi espressi in questo testo giuridico medievale: la personalità giuridica e il ruolo dell’ente Comune che afferma la potestà sulla città e sul territorio, i concetti di debito pubblico e di proporzionalità della contribuzione fiscale. È un documento antico di otto secoli, ma nel quale facilmente rintracciamo importanti radici della cultura politica della civiltà occidentale.
La Petra Iustitie è composta di due parti: una piastra rettangolare sormontata da una piccola lunetta. Entrambe le pietre sono materiale di reimpiego del I secolo d.C. Il testo è scritto in latino con caratteri gotici.
L’epigrafe originale è esposta all’interno della sala del Consiglio comunale, massima assise democratica della città per rappresentare la lunga storia della nostra istituzione comunale ed essere di ispirazione per gli eletti. Nella piazza è sostituita da una copia posta sotto le Logge di Braccio.
L’epigrafe necessita di un intervento di restauro e pulitura che le restituisca migliore visibilità e comprensibilità. L’inserimento della Pietra della giustizia nel programma Art Bonus è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 maggio 2020.
Informazioni sullo stato della conservazione
Dall’esame visivo, l’edicola, è alterata da una patina scura su tutta la superficie lapidea del manufatto . La parte tergale a contatto con la muratura vi è la possibile formazione di muffe.
Possibili incrostazioni con colorazioni marrone scuro tenue di lieve entità e di ridottissimo spessore.
Per quanto riguarda invece fenomeni di alterazione cromatica, si nota un generale annerimento del paramento lapideo generato da un possibile deposito superficiale di polveri.
Possibili incrostazioni con colorazioni marrone scuro tenue di lieve entità e di ridottissimo spessore.
Per quanto riguarda invece fenomeni di alterazione cromatica, si nota un generale annerimento del paramento lapideo generato da un possibile deposito superficiale di polveri
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Sempre visibile