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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Palazzo Conestabile della Staffa fu fatto edificare da Ottavio Ferretti nel 1629 su progetto dell'architetto gesuita Rutilio Clementi attivo a Perugia anche nella Chiesa del Gesù. Ferretti aveva rilevato «una casa incominciata ed ancora scoperta, dagli eredi di Gio. Ant. Parli».

Nel 1849 il palazzo divenne dimora della principessa Maria Bonaparte Valentini figlia di Luciano, fratello di Napoleone, e moglie del conte Valentini, già ministro delle finanze della Repubblica Romana del 1848. Maria Bonaparte qui diede vita ad un celebre salotto che fu luogo di ritrovo di esponenti del movimento liberale e patriottico cittadino e richiamò un gran numero di letterati e studiosi. Sul finire del secolo il palazzo passò nelle mani della famiglia Conestabile della Staffa, che occuparono un posto di rilievo nel mondo cattolico locale del novecento, con le figure dei conti Giancarlo ed Alessio. Il palazzo nel secondo dopoguerra divenne così anche sede del circolo locale della FUCI Giuseppe Toniolo (poi Istituto Giancarlo Conestabile e Luigi Piastrelli).

Alla sua morte, sopraggiunta nel 1964, continuerà a seguire il progetto il collaboratore Mario Dalla Costa. In questa fase verrà messo in opera il magazzino della torre libraria che si configura come struttura autonoma rispetto all'edificio storico.

Al termine dei lavori, il 19 gennaio 1969, si procedette all'inaugurazione della nuova Biblioteca.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Messa in sicurezza dei dipinti murali a tempera raffiguranti “I Trionfi” risalenti alla fine del sec XVIII.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Sempre fruibile.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 6.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

“La “Volta a schifo” dipinta a tempera, raffigurante “I Trionfi”, presentava pesanti interventi di restauro - ha dichiarato la restauratrice Dott.ssa Carla Mancini - eseguiti in varie epoche come dimostrano sia le ampie riprese cromatiche eseguite tentando un improbabile tecnica a “rigatino”, sia le zone palesemente lucide dovute ad un eccesso di consolidante/adesivo.”

“Questi non sono gli unici dipinti a tempera presenti - ha continuato la restauratrice, nel 1973 Toscano, nell'introduzione alla ristampa della "Guida al forestiero per l'augusta città di Perugia" di Baldassarre Orsini, indica sei ambienti decorati dislocati in entrambi i piani del palazzo: la Sala del Ratto di Europa e la Sala dell'Apollo presentano opere attribuite a Felice Giani; al primo piano invece sono visibili le opere più antiche (XVII secolo) riguardanti l'allegoria della temperanza e quella della fama, attribuibili a Rutilio Clementi.”

Gli interventi eseguiti Interventi eseguiti sugli affreschi hanno riguardato la pulitura dalle polveri superficiali e lievemente concrezionate in particolare sui rilievi determinati dagli stucchi particolare attenzione alla pellicola pittorica sollevata, estremamente fragile e a rischio caduta. 

La  pellicola pittorica è stata poi consolidata  con notecnologie di ultima generazione, al fin di ricomporre la disgregazione in cui la superficie pittorica versava. Successivamente vi è stato un processo di riadesione della pellicola pittorica per mezzo di iniezioni puntuali di resina acrilica in emulsione,  operazione eseguita sull’intera superficie, la quale si presentava gravemente compromessa da una fitta rete di distacchi, sollevamenti e fratturazioni.

In ultimo la restauratrice ha eseguito una equilibratura cromatica delle zone particolarmente discordanti, eseguita ad abbassamento di tono.