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Attività principali dell'istituzione

Il Museo dei Fori Imperiali, dedicato alla ricostruzione degli apparati architettonici dei Fori Imperiali, è allestito negli edifici della Grande Aula e del Corpo Centrale del complesso di età imperiale romana denominato "Mercati di Traiano", in stretto rapporto topografico e concettuale con i contesti forensi e in posizione privilegiata nel centro della città contemporanea, trovandosi tra Colosseo, Fori, Campidoglio e Quirinale.

Oltre alla collezione permanente costituita prevalentemente da ricomposizioni e da singoli elementi della decorazione architettonica dei Fori Imperiali e dalla storica collezione Dressel di anfore, il monumento ospita mostre di archeologia e di arte contemporanea di respiro internazionale ed eventi culturali.

L'attività di valorizzazione è condotta con particolare cura per gli aspetti della comunicazione, dell'accessibilità e della didattica.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 40.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nell'ambito degli scavi archeologici condotti dalla Sovrintendenza Capitolina a partire dagli anni Novanta del Novecento nell'area dei Fori Imperiali, tra il 1998 e il 2000 è stata eseguita un'indagine nel Tempio della Pace. Il complesso forense, costruito dall'imperatore Vespasiano negli anni 70-75 d.C. a conclusione delle guerre civili per la successione all’Impero e della repressione della rivolta giudaica e significativamente intitolato alla Pace, era costituito da una piazza delimitata da portici, con l'aula di culto al centro del portico meridionale, ed era famoso per le opere d'arte che accoglieva e per la Forma Urbis Romae, la pianta marmorea della Roma antica recentemente proposta al pubblico, in occasione della riapertura del Parco Archeologico del Celio.
Gli scavi hanno rimesso in luce il settore nord-occidentale della piazza, sul quale si affacciava un sontuoso portico sorretto da colonne di granito rosa di Assuan, e restituito frammenti della decorazione architettonica in marmo, tra cui l'importante fregio-architrave con Vittoria tauroctona destinato a essere allestito nel Museo dei Fori Imperiali, nella taberna dedicata al complesso forense.

Per la sua musealizzazione è richiesto l'intervento descritto di seguito: rilievo e realizzazione di supporto in acciaio verniciato per l’appoggio puntale del fregio; progettazione e realizzazione di un basamento costituito da una struttura portante in acciaio zincato a maglia chiusa e rivestimento in lamiera di acciaio verniciato ferro micaceo alle polveri per la sua esposizione; apparato didattico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 7.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel centro di Roma si è svolto, tra il 2016 e il 2020, uno scavo archeologico che ha interessato il tratto più settentrionale della via Alessandrina, principale arteria del cinquecentesco quartiere Alessandrino demolito negli anni Trenta del Novecento. La successiva sistemazione dell’area mantenne comunque in vita la via Alessandrina, il cui tracciato risultò quasi parallelo a quello della nuova via dei Fori Imperiali, che univa piazza Venezia al Colosseo.

Lo scavo, finalizzato a restituire unità visiva alla sottostante piazza del Foro di Traiano interrotta proprio dalla persistenza della via Alessandrina a quota più alta, ha restituito una gran quantità di materiale marmoreo appartenente alla decorazione architettonica e scultorea del complesso, tra cui una bellissima testa marmorea utilizzata come materiale di reimpiego in una fondazione medievale di XIII secolo. La resa classicistica e gli attributi, edera e corimbo, visibili nella elegante capigliatura ondulata, permettono l’attribuzione a una divinità e precisamente a Dioniso. Gli occhi cavi erano realizzati in pasta vitrea o in pietre preziose e la capigliatura ha evidenziato, tramite specifiche analisi diagnostiche, tracce di colore rosso pallido su uno strato preparatorio.

Per le caratteristiche stilistiche la scultura è attribuibile alla prima età imperiale e, per dimensioni e caratteristiche iconografiche, doveva appartenere a una statua stante che doveva raggiungere i due metri di altezza, come è desumibile dal collaudato rapporto di 1:8 tra la testa e il corpo. Le analisi mineralogiche e petrografiche e gli esami isotopici hanno inoltre permesso l’identificazione del marmo bianco come pentelico, proveniente dal monte omonimo presso Atene.

Il progetto prevede l'ideazione e la realizzazione di un idoneo basamento per l'allestimento museale di questa testa (Inv. FT 15351) le cui misure (in cm) sono: h. totale 43, comprensiva di testa (26) e collo (17), largh. 22, prof. 27.

Il supporto, funzionale a sorreggere la testa marmorea senza foratura alcuna, è stato pensato in acciaio inox satinato e il sottostante basamento, in forma di pilastrino, sarà realizzato in pietra basaltina con una lamiera di acciaio verniciata color micaceo grigio antracite, in accordo con allestimenti analoghi già realizzati nel percorso espositivo del Museo dei Fori Imperiali.