Attività principali dell'istituzione
Il complesso archeologico che si estende tra il secondo e il terzo miglio della Via Appia Antica è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed il mausoleo dinastico, progettati in una inscindibile unità architettonica per celebrare l'Imperatore Massenzio, lo sfortunato avversario di Costantino il Grande nella battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C. Il complesso archeologico venne acquisito per esproprio dal Comune di Roma nel 1943; nel 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, si provvide allo sterro di tutto il circo nonchè al consolidamento delle murature perimetrali, cui seguirono lo scavo parziale degli edifici del palazzo, il restauro della spina, del quadriportico e del mausoleo. I resti delle costruzioni massenziane si configurano come l'ultimo atto della trasformazione di una originaria villa rustica repubblicana (II sec a.C.) costruita in posizione scenografica sul declivio di una collina rivolta verso i Colli Albani. Dopo una fase risalente al primo impero, nel II sec d.C. la Villa subì una radicale trasformazione ad opera di Erode Attico che la inglobò nel suo "Pago Triopio". Il monumento più noto di tutto il complesso è il circo, l'unico dei circhi romani ancora ben conservato in tutte le sue componenti architettoniche. All'interno di un quadriportico allineato sulla via Appia Antica, si erge il mausoleo dinastico, noto anche come "Tomba di Romolo" dal nome del giovane figlio dell'Imperatore che qui fu presumibilmente sepolto (morto nel 309 d.C.). La costruzione si sarebbe dovuta spiluppare su due livelli: uno inferiore e seminterrato, destinato a cripta funeraria, e un piano superiore che però non fu mai edificato. La cripta, priva di decorazioni, ha una pianta circolare con un grosso pilastro centrale e un corridoio anulare nei quali si aprivano le nicchie per la deposizione dei sarcofagi mentre l'accesso originario - murato nei secoli passati e riaperto dalla Sovrintendenza Capitolina nel corso dei lavori di restauro - è posto sul prospetto opposto alla Via Appia Antica.
L'area, che era affittata per uso agricolo, dal 1960 fu oggetto dei primi interventi di scavo e di restauro che da allora si susseguirono regolarmente, dal 1980, dopo una mostra documentaria, fu aperta al pubblico ed è quindi possibile visitare il complesso archeologico.
Essa però non è attualmente fruibile dopo il tramonto, pertanto necessita di un nuovo impianto di illuminazione nell’ambito di un più ampio progetto di recupero e di valorizzazione dell’intero complesso monumentale. Lo stesso è stato oggetto di una serie di interventi di restauro e di valorizzazione volti a migliorarne le condizioni di fruizione. In particolare, la Sovrintendenza Capitolina ha portato a termine lavori di ristrutturazione degli ambienti dell’Arco de’ Cenci presso il Circo di Massenzio e di adeguamento dei percorsi di accesso tramite un collegamento all’area del palazzo prima non accessibile.