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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
l Convento di San Vito, oggi noto come ex Carcere di San Vito, fu costruito, a spese del Senato Agrigentino, per volontà del Beato Matteo Cimarra. Ubicato nel versante occidentale della Rupe Atenea, all'interno del centro urbano di Agrigento, poco distante dal centro storico. Il complesso ha ospitato per ben quattro secoli i confratelli della regola dei Frati Francescani. Solo nel novembre del 1864, dopo l’acquisizione da parte dello Stato, fu adibito a carcere. Nel novembre 1996 i detenuti furono trasferiti nella nuova struttura della casa circondariale della “Petrusa”. Oggi l’ex Carcere di San Vito, che insiste su uno dei luoghi più nevralgici della città, seppur inutilizzato è tutt’ora poderoso e degno di attenzione.
Informazioni sullo stato della conservazione
L'immobile versa in condizione di abbandono, molte parti sono ammalorate per via dell'umidità e della chiusura protratta per anni.
Non è presente nessun tipo di impianto.
Tutti gli spazi hanno bisogno di disinfestazione e sbarazzamento da rifuti ingombranti oltre alla pulizia straordinari e disboscamento di tutte le parti esterne.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Lo spazio per il primo anno sarà fruibile dal venerdì alla Domenica dalle ore 10:00 alle ore 20:30
E nei mesi estivi dal Martedì alla Domenica sempre negli stessi orari.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Lavori in corso
IMPORTO 100.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Il progetto di uso temporaneo dell'ex carcere di Agrigento intende trasformare lo spazio in un ecosistema culturale dinamico, capace di attrarre un pubblico variegato e di rispondere a esigenze sociali e artistiche contemporanee. I padiglioni di Countless Cities ospiteranno eventi che spaziano da mostre a seminari, promuovendo l'incontro tra cultura e innovazione, e offrendo esperienze coinvolgenti che stimolino il dialogo tra i visitatori.
Saranno organizzati concerti, workshop e cineforum per facilitare scambi culturali e dibattiti su temi sociali attuali. Il progetto mira anche a valorizzare la storia del luogo attraverso l'esposizione dei lavori di ricerca dell'Archivio di Stato, incoraggiando la sensibilizzazione sul patrimonio culturale locale e la sua preservazione.
Si intende incentivare la partecipazione attiva della comunità con incontri pubblici, creando un senso di appartenenza e responsabilità collettiva. La comunicazione e la promozione dell'iniziativa saranno essenziali per garantire visibilità e un impatto culturale e sociale, trasformando l'ex carcere in un laboratorio di esperienze significative per la comunità e l'ambiente circostante.