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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il dipinto su tavola della "Madonna col bambino fra i Santi", realizzato dal pittore veneto Giovanni Buonconsiglio detto “Il Marescalco” attorno al 1505, è collocato all’interno del Duomo di Montagnana (PD) ed è di proprietà del Comune. Originariamente nacque come pala d'altare (cm 367 x 233) per poi passare al Municipio nel 1753 e il 3 maggio 1937 fu ceduta al Duomo a semplice titolo di comodato dal Comune che ne conserva la proprietà, come dice la targa infissa sulla cornice. L'opera rappresenta la Madonna in trono con il Bambino, sotto una imponente architettura terminante a cupola, tra due gruppi di tre santi per lato: Giovanni Battista, Pietro, Paolo, Fidenzio e Sebastiano. Il cartellino sul piedistallo del trono reca la firma: "IOANES BONI-COSILII P." Sopra questo zoccolo ottagonale di marmo si erge il trono di Maria, disegnato con la ingegnosa facilità di un architetto e il fine gusto di modellatore, che il Buonconsiglio ebbe in sommo grado. La Vergine vestita d'un abito vermiglio, con un gran manto verde-turchino, dai larghi e fluenti getti di pieghe, foderato in cremisi pallido, e ricoperta il capo d'un velo bianco, ricamato in giallo, sostiene sulle ginocchia il Bimbo che guarda sorridente l'osservatore. La linea del drappeggio, che scende lunga e quasi retta dalla testa ai piedi di Maria, rivela una derivazione da Giovanni Bellini. E proprio il volto della Vergine coincide col punto d'incrocio delle diagonali della tavola. Da notare la ricerca del vivace particolare naturalistico dell'uccelletto, che solleva sicuro il capo sulla mano della Madre.
Informazioni sullo stato della conservazione
Sulla superficie dipinta si verifica da tempo la perdita di adesione del colore, con la formazione di sollevamenti e già di numerose lacune della preparazione, localizzate soprattutto sulla porzione superiore della pala. La causa di questo effetto sembra riferita alla forza di contrazione dovuta alla polimerizzazione dei consolidanti (colle animali forti) e alla disgregazione ed impoverimento del legante della preparazione. Il fenomeno è solamente destinato ad aggravarsi se non si interviene con una accurata rimozione delle sostanze consolidanti sovrammesse nel corso dei vari restauri.
Una densa patina scura, causata dall’alterazione di vecchie vernici volutamente pigmentate, ricopre tutta la superficie pittorica: essa rende oramai illeggibile le figure e le architetture, tutte ridotte nei toni scuri e offuscati che poco testimoniano il modus operandi del Buonconsiglio.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'opera è esposta presso il Duomo di Santa Maria Assunta di Montagnana (PD). Aperto tutti i giorni 8.00-12.00 e 14.30-18.00
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 57.553,50 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
Gli interventi previsti, riguardanti una manutenzione straordinaria del retro ed il restauro completo della superficie dipinta, saranno preceduti da una approfondita ricerca documentaria della storia conservativa e dallo studio approfondito della tecnica esecutiva dell’opera. Le indagini diagnostiche proposte, come la riflettografia ad infrarosso, la fluorescenza ultravioletta e le analisi chimiche micro-stratigrafiche, permetteranno di valutare, in maniera scientifica, lo stato di degrado della tavola, in particolare di esaminare l’entità dell’ultimo intervento di restauro del 1967 di Antonio Lazzarin, dal quale poi desumere quante altre vecchie ridipinture sono state conservate.
Dettaglio delle attività da realizzare:
- pre-consolidamento della pellicola pittorica, movimentazione della tavola e approntamento del cantiere all’interno di una cappella laterale, per mantenere le medesime condizioni termo-igrometriche. Tale operazione sarà svolta da una ditta specializzata visto anche il peso e le grandi dimensioni dell’opera.
- Esecuzione delle indagini preliminari (riflettografia IR e Fluorescenza UV) e della documentazione fotografica.
- Retro: manutenzione, controllo della struttura di sostegno, trattamento biocida del legno, eventuale risanamento di fessure.
- Superficie dipinta: rimozione della vernice/patina con soluzioni acquose e miscele solvente addensate in gel, previ opportuni test; stuccatura delle lacune con stucco a base di gesso e colla, integrazione a tratteggio delle lacune interpretabili e a velatura delle abrasioni; varie verniciature durante le operazioni e finale protettiva apolare.
Il lavoro avrà da durata di circa un anno, comprensivo della fase preliminare di studio e di indagini diagnostiche.
Grazie al restauro della superficie dipinta potrà essere nuovamente esaltata la vivace gamma cromatica distintiva della tavolozza del Buonconsiglio, tipica del suo periodo di appartenenza: il chiaroscuro, le giustapposizioni di campiture dei pigmenti e la distinzione delle singole pennellate particolarmente apprezzabili sulle parti in luce. Dai rirultati delle indagini diagnostiche e grazie ai dati emersi dalla lettura delle fonti antiche comparati a quelli desunti dall'osservazione della superficie pittorica, potranno essere riconosciute le varie tipologie di ritocchi e rifacimenti, nei loro composti e nella loro collocazione temporale. In accordo con la Soprintendenza di competenza saranno conservate le integrazioni ritenute importanti per la loro storia conservativa o perchè indispensabili per una lettura omogenea della raffigurazione. Con la rimozione dei vari protettivi e consolidanti sarà nuovamente garantita una buona adesione degli strati. Il colore, grazie alle più moderne vernici sintetiche, sarà poi protetto dagli agenti inquinanti e dai raggi UV.
In data 09.05.2024 è stata ottenuta l'autorizzazione prot. n. 15521-P da parte della Soprintendenza competente per il restauro dell'opera.