Sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione ed altri Enti dello Spettacolo (come previsto dalla norma)
I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
Attività principali dell'istituzione
L’Archivio di Stato di Lecce è uno degli Archivi di Stato che operano sul territorio nazionale, uno per ogni capoluogo di provincia, e che dipendono dal Ministero della Cultura.
Gli Archivi sono istituti culturali che raccolgono, inventariano e conservano documenti originali di interesse storico e ne assicurano la consultazione per finalità di studio e di ricerca (Codice dei Beni Culturali Dlgs. 42/2004, art. 101, comma 2, lettera c).
Questi istituti conservano gli archivi degli Stati italiani preunitari e i documenti degli organi giudiziari e amministrativi dello Stato unitario presenti nel territorio di competenza e relativi agli affari esauriti da oltre 30 anni. Le liste di leva e di estrazione sono invece versate settant'anni dopo l'anno di nascita della classe cui si riferiscono, mentre gli archivi notarili versano gli atti notarili ricevuti dai notai che cessarono l'esercizio professionale anteriormente all'ultimo centennio (Codice dei Beni Culturali Dlgs. 42/2004, art. 41, comma 1).
Gli Archivi conservano inoltre tutti gli altri archivi e singoli documenti che lo Stato abbia ricevuto in comodo d'uso, in deposito o in dono, ad esempio archivi privati di rilevante interesse storico.
Svolgono funzioni di tutela e valorizzazione della documentazione che conservano e ne assicurano la pubblica fruizione, curandone l’ordinamento, l’inventariazione e lo studio. Tutelano infine gli archivi correnti e di deposito dello Stato attraverso apposite Commissioni di Sorveglianza (Codice dei Beni Culturali Dlgs. 42/2004, art. 41, comma 5).
La serie dei Ruoli matricolari è tra quelle più consultate dagli utenti per la ricostruzione di eventi bellici, vicende familiari e individuali. Nel corso degli anni, la frequente fruizione degli originali ha determinato un lento ma costante logoramento di questa documentazione. A ciò vanno aggiunti eventi traumatici subiti dai registri che hanno lasciato danni gravi sugli stessi. Si tratta principalmente di danni alle legature, del distacco della coperta che protegge legatura e piatti, con relativa perdita di testo. Si tratta di danni che rendono, allo stato attuale, impossibile la fruizione di questi pezzi sia in presenza sia attraverso digitalizzazione. Generalmente l’alto grado di logoramento - con piegatura, strappi e lacune - raggiunto da quasi tutte le carte, porterà nei prossimi anni alla progressiva esclusione dei registri dalla consultazione per fini conservativi.
Il restauro riguarderà i seguenti registri appartenenti alla serie dei Ruoli matricolari prodotti dal Distretto di Taranto:
Registro n. 155 del 1889
Registro n. 205 del 1893
Registro n. 289 del 1901
Registro n. 374 del 1909
Registro n. 376 del 1909
Registro n. 455 del 1913
Registro n. 477 del 1914
Registro n. 493 del 1915
Registro n. 512 del 1917
Registro n. 513 del 1917
Al termine dell’intervento i registri restaurati potranno nuovamente essere oggetto di consultazione in presenza. Le scansioni realizzate al termine del restauro saranno utilizzate per la fruizione attraverso il servizio di corrispondenza, in modo da evitare di sottoporre nuovamente i registri ai danni che la digitalizzazione per contatto potrebbe causare. Ad ogni modo, il restauro assicurerà la conservazione futura degli originali dei registri dei Ruoli matricolari.