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L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’immobile è situato in via Regina n.17 a Cernobbio. Fino agli anni ’70 del secolo scorso, il Palazzo è stato utilizzato come sede della scuola media comunale; dopo il trasferimento della scuola in altra sede, è stato adibito a biblioteca e sede di associazioni comunali. Dal 2003 ad oggi è in stato di dismissione e di abbandono, a causa delle sue precarie condizioni statiche, manutentive ed igienico-sanitarie. L’importanza dell’edificio è molto sentita dai Cernobbiesi poiché ha rappresentato, all’epoca in cui fu costruito e nei decenni successivi, una concreta espressione dell’importanza che veniva data all’istruzione primaria, un processo che in Lombardia prese avvio negli anni successivi alla Restaurazione. Cernobbio ha compiuto un percorso privilegiato in ambito scolastico, tra i primi centri sul Lario ad avere ospitato per decenni, nel periodo di villeggiatura estiva, il responsabile dello sviluppo dell’istruzione popolare. Solo alcune famiglie potevano permettersi il lusso di ingaggiare un maestro per educare i propri figli e grazie al provvedimento governativo prese avvio una riforma accolta con entusiasmo dai cernobbiesi. Quando nel 1885 si decise di costruire un nuovo edificio dedicato interamente all’istruzione dei piccoli cittadini, Cernobbio ebbe la possibilità di realizzare un’opera che garantiva attenzione all’infanzia, proseguendo un percorso che qualche anno prima aveva visto realizzare anche l’Asilo. L’Amministrazione di allora diede incarico all’ingegnere Luigi Dotti (all’epoca sindaco di Piazza Santo Stefano, oggi frazione di Cernobbio) di predisporre il progetto di una nuova scuola per l’istruzione del corso superiore delle elementari che fu completata nel 1885. Nell’anno 1886 l’edificio venne realizzato nell’area “detta alla posta e al di là della Roggia” al bivio della strada che conduce a Maslianico. Attorno ed all’interno di questo perimetro sussiste un contesto urbano morfologicamente e architettonicamente caratterizzato ancora oggi dal permanere di edifici che sono riconducibili all’epoca compresa tra metà Ottocento e primi del Novecento; si spazia dalla sede dell’attuale scuola secondaria di primo grado, alla villa liberty dell’architetto Campanini, delle residenze operaie lungo la via privata Bernasconi e Cinque Giornate, dei palazzi della ex media e dell’asilo nido, coevo del primo, al palazzo che delimita il bivio tra la vecchia Regina e la Via per Maslianico, presente in mappa già nel 1860 quando intorno c’era solo la campagna. Considerando che la Fondazione si trova già attualmente in quello che possiamo definire un distretto educativo, grazie alla presenza delle scuole d’infanzia, le scuole elementari, quelle superiori e dell’Istituto di alta formazione, tutte disposte lungo la promenade di Via Regina, lo sviluppo del progetto di recupero dell'immobile non poteva che partire da un’attenta e approfondita analisi della sua storia e del contesto nel quale l’immobile stesso è innestato.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’immobile di Via Regina n.17 a Cernobbio necessita di un importante intervento di ristrutturazione e adeguamento alle funzioni didattiche e formative. Attualmente l’immobile è in fase di preoccupante progressivo degrado imputabile all’assenza di qualsiasi attività manutentoria da ormai più di un ventennio. Lo stato di totale disuso da oltre un decennio ne ha accelerato il decadimento. Tuttavia, l’importanza che esso riveste nel contesto urbano, concorrendo a mantenere viva la testimonianza storica della Cernobbio ottocentesca, impone un atto di responsabilità sia civica che culturale finalizzato all’esecuzione di opere atte a garantire comunque, pur con il mantenimento dell’edificio nelle sue connotazioni morfologiche e compositive, i livelli di eccellenza attualmente richiesti. Inoltre, la procedura di verifica di sussistenza dell’interesse storico effettuata negli anni precedenti dall’Amministrazione comunale su alcuni immobili comunali ha portato ad una conferma da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con nota pervenuta il 18.06.2007 prot.11013 con cui si notificava al Comune di Cernobbio ai sensi dell’art. 15 comma 1 del Dlgs.42/2004 e smi (successive modifiche e integrazioni) il provvedimento di tutela. L’accesso all’area di pertinenza è dato da un passo carraio aperto su Via Regina; la zona antistante lo stabile è costituita da un piazzale in terra battuta inghiaiato. L’accesso all’edificio avviene da una gradinata che pone la quota del primo rialzato a circa 80 cm dalla quota del piano giardino. Il corpo di fabbrica si eleva su due livelli fuori terra ed è dotato anche di un piano interrato; ha superficie calpestabile di circa 420 mq per piano. Le componenti strutturali dell’immobile presentano notevoli segni di cedimento, le falde della copertura sono crollate in più punti e la maggior parte degli infissi risultano divelti. La struttura portante è in muri di materiale misto sasso, laterizio e calce, i solai in legno e laterizio e i serramenti in legno. Le finiture esterne sono composte da: intonaco tinteggiato di colore giallo ocra al di sopra della fascia marcapiano e intonaco decorato con stilature della parte superficiale che ripropongono il motivo del bugnato nella parte inferiore. Tutte le facciate sono in avanzato stato di degrado. Le colonne poste a decorazione della facciata principale (frontone) sono in granito e le modanature e fasce marca piano sono in cemento e gesso. Il motivo centrale a coronamento della parte alta della facciata principale è in cemento e non presenta decorazioni particolari. I soffitti del piano primo a volta emergono al piano sottotetto. L’intervento che si intende realizzare è volto principalmente al restauro e al recupero funzionale dell’edificio e della sua area pertinenziale.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'immobile è in disuso da molti anni e terminate le necessarie opere di ristrutturazione saranno previste modalità di fruizione pubblica quali giornate di apertura al pubblico e/o possiibilità di visitare il bene su prenotazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 4.250.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento progettato per l'immobile di Via Regina 17 a Cernobbio è classificabile, ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera c) del Testo Unico Edilizia, come intervento di "restauro e risanamento conservativo", poiché prevede interventi rivolti a "conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano anche il mutamento delle destinazioni d'uso purchè con tali elementi compatibili, nonché conformi a quelli previsti dallo strumento urbanistico generale e dai relativi piani attuativi. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio". L'edificio, sul quale si è progettato il risanamento conservativo essendo soggetto ad un vincolo monumentale, è costituito da due piani fuori terra, oltre ad un piano interrato ad uso locale ex centrale termica e locali di sgombero. La porzione di fabbricato sul retro, aggiunta in epoca successiva alla edificazione dell'edificio e destinata a servizi igienici, verrà demolita per essere sostituita con un nuovo volume edificato, realizzato con strutture in cemento armato, nel quale verrà realizzata la scala di emergenza richiesta per l'adeguamento alle normative antincendio, l'ascensore di servizio dei piani terreno e primo, necessario per l'adeguamento alla normativa disabili, due blocchi di servizi igienici a servizio di ogni piano utilizzato, un piano amezzato con locale tecnico impianti elettrici e copertura utilizzata per il posizionamento dell'unità esterna di condizionamento dei locali (caldo/freddo) a servizio dell'intero immobile. I prospetti degli edifici, ammalorati a causa delle infiltrazioni piovane e della carenza di manutenzione, saranno assoggettati ad un intervento di risanamento e rifacimento degli intonaci, dei cementi decorativi, con sostituzione dei serramenti esterni. E' inoltre prevista la rimozione completa del manto di copertura, delle orditure in legno ed il rifacimento del manto di copertura. L'intervento prevede opere strutturali di consolidamento e messa a Norma statica dell'edificio, oltre che la realizzazione ex novo degli impianti termici, idricosanitari, elettrico e di illuminazione e interventi di adeguamento alla Normativa antincendio. Per l'intervento Campus LakeON è previsto un investimento complessivo pari a circa euro 4.250.000, così segmentato: Interventi per consolidamento strutturale ed edilizio per euro 807.000 e Interventi per restauri esterni ( intonaci, lapidi, comignoli,etc.) e interni (intonaci, soffitti, pavimenti, serramenti) per euro 1.935.000 opere che saranno realizzate con donazioni Art Bonus, altri interventi per euro 1.508.000.