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Attività principali dell'istituzione

PISCINA ARTE APERTA è una galleria di arte contemporanea all’aperto, liberamente fruibile, a Piscina (TO). La sua collezione di opere d'arte en plein air, nata nel 1991, conta  ad oggi  settantacinque opere di artisti Piemontesi diversi per formazione, stile, mezzi tecnici ed espressivi, sviluppandosi lungo tre itinerari a partire dalla sede del Museo in piazza Buniva 5. Soffiantino, Griffa, Tabusso, Gribaudo, Valentini, Antonio Carena, Garis, Francesco Casorati, Cordero, Stoisa, Giletta, Malato, Ruggeri, Preverino sono solo alcuni degli artisti che hanno donato le loro opere alla cittadina diventata un  laboratorio di arte contemporanea.

Nel maggio del 2021, dopo un ventennio di inattività,  grazie alla scommessa dell’attuale amministrazione comunale, da quel lontano progetto spontaneo, è nato il Museo Civico di Arte Contemporanea Piscina Arte Aperta. La rinascita si è concretizzata con un ambizioso progetto  pilota di restauro e schedatura conservativa di alcune opere d’arte della collezione del museo diffuso e, dal 2022 attraverso  nuove installazioni di arte contemporanea che si inaugurano ogni anno in occasione della festa patronale di Piscina all’inizio del mese di ottobre.

Dal 2023 il museo è entrato nel circuito Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta. La promozione e gestione di PISCINA ARTE APERTA è affidata ad un comitato di gestione di volontari nominati dal Sindaco in carica sino allo scadere dell’amministrazione vigente. La sede del Museo, in Piazza Bruniva 5, ospita un archivio ove è possibile reperire documentazione sugli artisti le cui opere sono presenti a Piscina e può accogliere piccole mostre temporanee oltre che attività laboratoriali e formative per ragazzi ed adulti.La mission del museo è quella, oltre che di valorizzare e promuovere la collezione permanente di arte pubblica, di avviare processi virtuosi di conservazione e manutenzione preventiva delle opere presenti sui muri del Paese, di arricchire ogni anno  il museo con nuove acquisizioni, di promuovere iniziative editoriali, didattiche e fruitive che possano rendere l’arte contemporanea, nelle sue diverse declinazioni, sempre più inclusiva e occasione di crescita culturale per la comunità locale ed il territorio, certi che si possa vivere meglio in un paese ove la cultura è di casa in casa.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 161.347,39 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

E’ un progetto pilota triennale di conservazione programmata di arte contemporanea pubblica, comprende, oltre alle azioni di  conservazione  su cinque  opere della collezione pubblica del Museo Civico di Arte contemporanea all’Aperto Piscina Arte Aperta, anche azioni di indagine scientifica, consulenza informatica per la creazione di una piattaforma di raccolta dati, gestione delle operazioni di restauro e  manutenzione programmata per tutte le opere di P.A.A., spese generali di  coordinamento, rendicontazione ed oneri sicurezza. Le cinque opere sono state selezionate su indicazione dell’ICR, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino e del Museo con una logica tale per cui la tipologia di bene (dipinti murali o opere metalliche) possa essere rappresentativa per vulnerabilità, rischio e fasi conservative in modo che il progetto diventi scalabile ed applicabile ad altre realtà simili di arte pubblica. Tre opere sono state già restaurate nel corso dei cantieri didattici e della tesi di restauro del 2021 e 2022 ma sono particolarmente vulnerabili: “Due trance di cielo” – autore  Antonio Carena,  anno 1991 acrilico su muro, si trova su di una facciata nella centralissima piazza Buniva prospiciente la sede del Museo P.A.A. “L’attesa di Odisseo” – autore Marcello Corazzini, anno 1996 costituisce un monumento isolato in un giardinetto pubblico. “Unghie”, - autore Ermanno Barovero, anno 1994 scultura murale collocata su di un edificio nella via, Umberto I, la direttrice principale del paese. Le due opere non restaurate, sono collocate sulla facciata di un  fabbricato di proprietà comunale adiacente al precedente e sono state inserite nel progetto poiché la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Torino ne ha espressamente segnalato la necessità di interventi protettivi e conservativi. “Brattea” – autore Luisa Valentini, anno 1992 scultura murale, “Cranio in rosa” – autore Francesco Barocco, anno 1994 acrilico murale.I due dipinti murari opera di Antonio Carena e Francesco Barocco, presentano le medesime tipologie di degrado: depositi superficiali, alterazioni cromatiche, distacchi degli strati preparatori e pittorici, fessurazioni e cadute di scaglie di intonaco. Le opere scultoree di Valentini, Corazzini e Barovero presentano, oltre ad ingenti depositi superficiali, rischi di ossidazione sui metalli e sui ganci, distacchi degli strati preparatori e pittorici, alterazioni cromatiche dovute  alla luce. Tutte vanno monitorate rispetto al rischio atti vandalici.