I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Villa Picchetta sorge in posizione isolata nella campagna a nord-est di Cameri nei pressi del fiume Ticino.

Già citata in documenti del XVI secolo come proprietà della nobile famiglia dei Cid, a partire dal 1641 e fino alla soppressione dell’ordine nel 1773, si registra la presenza nella Villa del Collegio dei Gesuiti di Novara.

Nel 1779 diviene proprietà dei marchesi Natta d’Alfiano e Tonco, e dopo vari passaggi, nel 1859, della famiglia dell’ing. Luigi Boffa di Milano. 

Nel 1989 è stata acquisita al patrimonio pubblico e dal 2001 è sede dell’Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore. Da allora ne ospita gli uffici, oltre a convegni, visite didattiche, mostre ed eventi.

Il complesso è composto da tre corpi di fabbrica disposti ad U il cui impianto architettonico è attribuibile in gran parte agli interventi ordinati dal marchese Natta agli inizi dell’'800: il corpo centrale era destinato alla funzione di residenza padronale; le due ali laterali disposte simmetricamente rispetto all'asse ideale est-ovest avevano una funzione sussidiaria.

Il corpo centrale è un organismo architettonico a due piani organizzato attorno ad una grande sala ottagonale coperta da una cupola a otto spicchi, che esternamente si evidenzia con un tiburio, sempre ottagonale.

La sala, detta anche “rotonda”, è arricchita da decorazioni dipinte attribuibili all’inizio del XIX secolo con scene di fauni musicanti, anfore, mostri alati e ghirlande riquadrate da grottesche che, alternandosi a leggere cornici, rivestono tutte le superfici.

Dalla sala ottagonale si accede alla sala del consiglio, già utilizzata come salone di rappresentanza della villa;  attribuibile all’inizio del XX secolo quando vennero fusi tra loro tre locali preesistenti, presenta il soffitto a cassettoni in legno, il pavimento in seminato veneziano e vi si può ammirare un grande camino in pietra del XVII secolo.

Il corpo laterale verso nord dipende funzionalmente da quello centrale. L’ala meridionale è invece occupata dell’Oratorio di Santa Margherita e dell’Immacolata, costruito dai Gesuiti tra il 1625 ed il 1632.

La corte d’ingresso è anche chiamata “cortile degli orologi” per via delle numerose meridiane presenti sulle facciate, commissionate dai Gesuiti nel XVIII secolo. Di particolare interesse è il portico d’ingresso architravato sorretto da due coppie di colonne di granito, con il soffitto ligneo e le pareti decorate con paesaggi e motivi ornamentali e nicchie con anfore.

Il “pomario” è il giardino ubicato a sud della villa. Era l’antico frutteto, caratterizzato dalla “topia alla cannobina” con viti americane sostenute da travi e mensole, dalla fontana centrale e dal meleto.

Verso est vi è il giardino principale della villa, costituito da un terrazzo con il giardino formale e dai due boschetti allestiti secondo un disegno naturalistico. Da questo giardino, una strada rettilinea conduce in pochi minuti direttamente al Ticino.

Informazioni sullo stato della conservazione

Dopo gli interventi effettuati a partire dagli anni 90, la villa si trova oggi in discrete condizioni. E’ tuttavia necessario completare i restauri delle decorazioni dipinte, degli intonaci e degli elementi architettonici, così come vanno completati gli interventi di recupero dei giardini storici.

La grande sala ottagonale posta al centro della villa è decorata su tutte le superfici delle pareti e della cupola con dipinti attribuiti all’inizio del XIX secolo. Le decorazioni presentano evidenti segni di deterioramento, con lo sfarinamento e il distacco della pellicola pittorica specialmente nella parte superiore della cupola.

Ancora più critiche sono le condizioni delle decorazioni dipinte del portico d’ingresso, ove si riscontrano anche lacune negli intonaci ed un precario stato di  conservazione del soffitto ligneo.

Le decorazioni dipinte sono presenti anche sulla facciata orientale, il cui stato di conservazione risulta oggi molto compromesso, a causa del dilavamento delle superfici da parte degli agenti atmosferici, per i depositi superficiali e le patine biologiche, che hanno determinato la perdita di una buona parte della pellicola pittorica.

Analogo degrado interessa estesamente gran parte degli intonaci della facciata meridionale della villa e delle torrette.

I giardini storici mostrano lacune e ammaloramenti della componente vegetale e degrado delle componenti architettoniche: le aree a prato, le alberature e gli arbusti, la” topia” del “pomario”, i viali dei giardini ed i manufatti delle recinzioni, delle scalinate e dei viali richiedono urgenti interventi di restauro.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Villa si raggiunge dall'abitato di Cameri (NO) imboccando la Via Picchetta dal Santuario della Madonna di San Cassiano e seguendo le segnalazioni.

E’ dotata di un parcheggio a 150 metri e nelle immediate vicinanze esistono possibilità di ristoro, alloggio e un centro equestre.

La Villa Picchetta, e in particolare le grandi sale al piano terreno e i giardini, è normalmente fruibile negli orari di apertura degli uffici dell’Ente, in cui è aperta al pubblico e visitabile gratuitamente.

Dal 14 aprile al 28 luglio e dal 1 settembre al 27 ottobre è aperta anche tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30, sempre con ingresso gratuito senza prenotazione.

Per le visite guidate didattiche presso la struttura è necessario prenotare con almeno 10-15 giorni di anticipo alla mail oppure al telefono dell’Ente.

Oltre ai suddetti orari la villa viene aperta per eventi e manifestazioni, fra cui convegni, concerti, esposizioni, mostre, proiezioni, serate divulgative e altri appuntamenti culturali, secondo il programma che viene periodicamente aggiornato.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 295.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il “pomario” era il frutteto della villa; vi si accedeva direttamente dalla grande sala ottagonale attraverso una piccola corte: nel recente passato sono stati in parte ripristinati gli antichi esemplari di melo e pero, disposti secondo il disegno originario lungo il perimetro del giardino; sono state anche messe nuovamente a dimora le viti americane sostenute da travetti lignei e mensole in pietra, la “topia alla cannobina”, all’ombra della quale è collocata una fila di panche.

Si prevede l’esecuzione degli interventi necessari al completamento del recupero del giardino storico per riportarlo all’immagine originaria, riqualificandolo dal punto di vista botanico, della sicurezza, dell’accessibilità e della vivibilità e favorendone l’utilizzo per lo svolgimento di manifestazioni, iniziative didattiche, culturali, sportive e turistiche.

Tra gli interventi programmati vi sono:

- il rinnovo delle pavimentazioni dei viali del giardino con la stesura di graniglia calcarea (calcestre) tipo macadam con cordonature in acciaio corten e il rifacimento della pavimentazione in acciottolato della piccola corte d’ingresso alla villa;

- ai fini dell’utilizzo serale e notturno del giardino per lo svolgimento delle attività dell’Ente, si prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione; per la sicurezza dell'area si prevede un impianto di protezione perimetrale;

- il recupero della “topia alla cannobina” comprenderà il restauro degli intonaci e delle travature in legno ed il rinnovo delle panche in pietra. Analoghi interventi di pulitura e risanamento degli intonaci verranno eseguiti alle porzioni ammalorate delle recinzioni in muratura;

- il restauro del cancello carraio ovest e del cancello pedonale sud;

Sono previsti interventi sulla componente vegetale e sul disegno del giardino:

- la formazione di prato con la regolarizzazione del piano di semina e l’installazione di un impianto di irrigazione;

- l’integrazione dei meli storici con la messa a dimora di esemplari antichi reperibili in vivai specializzati, la potatura e sistemazione delle alberature esistenti e della vite americana della “topia”;

- la formazione di siepi in bosso per il ripristino del disegno originario.

Si prevedono infine  interventi di valorizzazione e comunicazione, con il completamento della segnaletica, dei pannelli informativi e dell’arredo del giardino, la progettazione di programmi didattici, di sperimentazione e coinvolgimento attivo della scuola e dell'università, la realizzazione di ausili alla visita che utilizzino anche strumenti innovativi, il tutto con particolare riferimento alla conoscenza dei frutteti storici..

Nota: le donazioni verranno veicolate esclusivamente sui lavori di restauro e risanamento conservativo dei beni; le attività non riconducibili alla finalità di tutela verranno sostenute con altre risorse/fondi pubblici.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 315.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La sala ottagonale o “rotonda” è il grande ambiente centrale della villa già utilizzato come sala delle feste da cui si accede a tutto il complesso edilizio. E’ anche lo spazio interno più importante dal punto di vista architettonico ed artistico. E’ stata costruita all’inizio del XIX secolo dal marchese Natta con ha una superficie di oltre 60 metri quadrati. E’ coperta con una cupola ottagonale dell’altezza di circa 7 metri con un oculo al centro che comunica con l’ambiente al primo piano.

Le pareti e la cupola sono fittamente decorate con scene di fauni musicanti, anfore su piedistalli, mostri alati e ghirlande con riquadrature a grottesche che, alternandosi a leggere cornicette, rivestono tutta le superfici.

Al fine di favorire il pieno utilizzo del grande spazio architettonico, che ben si presta all’allestimento di mostre, esposizioni ed eventi, il progetto prevede i necessari interventi di restauro conservativo degli apparati decorativi, di rinnovo del sistema di illuminazione e di realizzazione dell’impianto di riscaldamento oggi assente.

In particolare sono previsti:

- il restauro conservativo delle decorazioni dell’inizio del XIX delle pareti e della volta della sala;

- la realizzazione di un ’impianto di riscaldamento che favorisca l’utilizzo della sala anche nella stagione invernale e di interventi per la limitazione delle dispersioni termiche: una bussola d’ingresso e il lucernario all’oculo della volta;

- la realizzazione di un nuovo sistema di illuminazione con l’utilizzo di apparecchi di ultima generazione ad alta efficienza e basso consumo, i cui corpi illuminanti siano regolabili e facilmente orientabili in modo da favorire sia la valorizzazione delle decorazioni dipinte della sala e sia l’allestimento di mostre ed esposizioni;

- la realizzazione di un nuovo sistema espositivo per le mostre ed esposizioni, flessibile e facilmente modificabile;

- sono previsti interventi di valorizzazione e comunicazione, comprendenti la realizzazione di segnaletica e pannelli informativi, la progettazione di programmi didattici, realizzazione di ausili alla visita che utilizzino anche strumenti innovativi e digitali da finalizzare alla didattica, alla narrazione e comprensione dei valori del bene architettonico e artistico ed a supporto delle mostre, esposizioni ed eventi che verranno allestiti nella sala ottagonale.

Nota: le donazioni verranno veicolate esclusivamente sui lavori di restauro e risanamento conservativo dei beni; le attività non riconducibili alla finalità di tutela verranno sostenute con altre risorse/fondi pubblici.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 235.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La sala del consiglio, di oltre 70 mq di superficie, è nata come salone di rappresentanza della villa nella sua ultima fase costruttiva, risalente agli anni ’30 del XX secolo.

E’ la sala abitualmente utilizzata per gli eventi organizzati dall’Ente, e ben si presta per riunioni, conferenze, concerti, incontri aperti al pubblico.

Il soffitto ligneo a cassettoni, il pavimento in seminato veneziano ed il grande camino in pietra del XVII secolo caratterizzano questo grande ambiente affacciato sulla terrazza orientale della villa.

L’attuale stato di conservazione richiede urgenti interventi di risanamento dei muri dall’umidità, ed il restauro degli elementi architettonici e decorativi, oltre che l’adeguamento degli impianti ormai obsoleti.

In particolare sono previsti:

- il restauro degli intonaci a calce oggi fortemente ammalorati per la presenza di umidità da risalita dalle fondazioni ed il contenimento dell’umidità sessa con l’installazione di dispositivi non invasivi ad emissione di impulsi elettromagnetici tipo ecodry;

- il restauro della coloriture della pareti con il descialbo delle tinteggiature recenti e la riproposizione dei motivi decorativi preesistenti;

- il restauro dei soffitto ligneo a cassettoni, del pavimento in seminato veneziano policromo e dell’antico camino in pietra;

- il potenziamento dell’impianto di riscaldamento, oggi insufficiente, con l’adeguamento degli apparecchi riscaldanti;

- il rinnovo dell’impianto di illuminazione con l’utilizzo di apparecchi di ultima generazione ad alta efficienza e basso consumo, dell’impianto di videoproiezione e dell’impianto audio con la fornitura dei microfoni ambientali.

- interventi di valorizzazione e comunicazione, comprendenti la realizzazione di segnaletica e pannelli informativi, la progettazione di programmi didattici, realizzazione di ausili alla visita che utilizzino anche strumenti innovativi e digitali da finalizzare alla didattica, alla narrazione e comprensione dei valori del bene architettonico e artistico ed a supporto delle mostre, esposizioni ed eventi che verranno allestiti nella sala ottagonale.

Nota: le donazioni verranno veicolate esclusivamente sui lavori di restauro e risanamento conservativo dei beni; le attività non riconducibili alla finalità di tutela verranno sostenute con altre risorse/fondi pubblici.