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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Dal secolo XV fino all’Ottocento la località del Bagno alla Villa fu una sorta di quartiere costruito dall’aristocrazia lucchese intorno alle acque termali già da tempo apprezzate. Il pregio termale e la villeggiatura furono i maggiori motori dello sviluppo di questa località. Le famiglie importanti come i Baciocchi e i Borboni avevano ognuna una propria residenza esclusiva in questa località, che per la conformazione del luogo, andò formandosi in un accostamento spontaneo di eleganti palazzine e ville intorno alla piazza sulla quale sorgeva l’antico stabilimento termale. Nel 1469 Domenico Bertini, nominato dalla Repubblica Commissario ai Bagni Termali, decide di migliorare a sue spese la località del Bagno alla Villa e realizza, acquistando un terreno, una piazza con alloggi per pubblica utilità, restaura il bagno termale e realizza la "Cappella", oggi denominata del Principe. Il contratto con il Comune di Lucca venne stipulato nel 1474. La cappella venne edificata nel 1470 , sulla facciata si trova lo stemma del Bertini raffigurante un galletto che becca una spiga di grano  probabilmente della bottega di Matteo Civitali. Nel 1573 la cappella è dedicata a Santa Maria della Neve e presentava due altari come viene citato nella visita pastorale del Vescovo di Lucca. Nel libro d'Estimo del 1622 la Cappella apparteneva al Magnifico Comune di Lucca dal quale prese il nome di  "Chiesina del Principe" per Principe si intendeva infatti il consiglio dei Centoventi, ovvero l'antico Governo lucchese. Un'altra lapide si trova sulla facciata e ricorda la visita del Marchese Don Ferrante Gonzaga con i figlioletti Ridolfo e Luigi. L'ultima messa fu celebrata il 26 luglio del 1943, oggi la cappella è stata sconsacrata. Attualmente la cappella si trova collocata sulla piazzetta del Principe tra l'antica casa Berrnardini e la Casa Mansi, quest'ultima caratterizzata dall'elegante serliana frutto di un colto studio architettonico dettato dall'esistenza dei precedenti due edifici. La struttura originale della chiesa era probabilmente isolata, lungo una strada che poi con la costruzione della casa Mansi è diventata l'attuale piazzetta. Sulla parete interna è infatti visibile un ovale in pietra al di sotto dell'intonaco oggi chiuso dai contigui edifici della casa Mansi. E' quindi ipotizzabile che la struttura abbia subito notevoli modifiche ciò si nota in particolare nella facciata che presenta forme dettate da un semplice rigorismo settecentesco. All'interno si ritrova un'originale pavimentazione in cotto e un elegante altare in marmi policromi del XVII secolo. Dal punto di vista architettonico la volumetria della Chiesa del Principe, (attualmente sconsacrata), si sviluppa su di un unico piano ed è composta da due locali, uno destinato al culto di forma rettangolare ed uno di forma irregolare, posto sul retro dell’altare, un tempo utilizzato come sacrestia. L'edificio si colloca su un piano rialzato ed è accessibile da una doppia scala in pietra.

Informazioni sullo stato della conservazione

Completamente da ristrutturare

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Attualmente chiusa al pubblico

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 370.939,51 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento prevede: revisione della struttura lignea compresa il manto di copertura, sostituzione gronde e tubature pluviali, restauro facciate e tinteggiatura interna ed esterna, risanamento muranture esterne e risanamento intonaco interno, rifacimento pavimentazioni e restauro pittorico e decorativo. Restauro infissi interni ed esterni, riqualificazione impianto elettrico ed idrico sanitario.