Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L'immobile denominato “Cascina Carpana” è sito in Milano, in via San Dionigi n. 121, (Municipio n. 4) e individuato al Catasto Edilizio Urbano al Foglio 615, Mappali 49 parte, 2, 54 parte, 55, 57 parte, 58, 61, 221 parte, 222 parte, 225, 282 parte. ll complesso cascinale a corte chiusa e con un’ampia area cortilizia centrale, è composto da diversi corpi di fabbrica. Cascina Carpana presenta pressoché tutti i caratteri tipici del complesso cascinale lombardo: storicamente gli edifici principali della cascina sono raggruppati intorno ad un cortile centrale, dotato di servizi comuni alle diverse funzioni insediate nel compendio. Parte della corte è occupata dall’aia, luogo di lavorazione, essicazione e distribuzione del raccolto prima del suo immagazzinaggio. L’interno del complesso aziendale è caratterizzato dall’armonia dei volumi, dei colori e dei materiali impiegati in tutti i corpi che lo compongono, e dalla ritmica alternanza tra vuoti e pieni caratteristici e funzionali all’uso. La Cascina Carpana è collocata nel settore sudest del territorio comunale, all’interno del perimetro del Parco Agricolo sud Milano a metà strada fra il quartiere Corvetto1 con la sua riconoscibile forma a losanga e l’Abbazia di Chiaravalle. Se a nord si trova la città consolidata, a est, sud e ovest tre parchi: Porto di mare, Vettabbia e Gino Cassinis.La cascina Carpana che compare già nella cartografia del 1865, solo nel 1888 acquisisce la struttura definitiva a corte chiusa. Ed è proprio questa caratteristica alla base del decreto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del 2/04/2007, che lo dichiara di interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 D.Lgs 22 gennaio 2004, n.42 con la motivazione: pregevole complesso rurale a corte chiusa, risalente verosimilmente al XIX secolo, collocato nella campagna sud del capoluogo. L’edificio padronale, collocato perpendicolarmente all’asse viario, presenta un impianto a T e sviluppo su due piani fuori terra. Il suo serrato porticato centrale si compone di 5 archi a tutto sesto su massicci pilastri in mattoni e la composizione è improntata ala massima regolarità e simmetria. I restanti corpi di fabbrica disposti lungo il perimetro a determinare la forma “conclusa” del complesso, adottano caratteristiche costruttive e materiche unitarie quali: mrature portanti e pilastrature in mattoni pieni, solai e capriate in legno.
Il complesso è inoltre sottoposto al regime vincolistico dei beni paesaggistici in quanto ricompreso in “Parchi” ai sensi dell’art. 142.1.f e
a quello di cui all’art. 136.1.c per il caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il complesso cascinale presenta caratteristiche costruttive e materiche unitarie, quali: murature portanti e pilastrature in mattoni pieni, solai e orditure di copertura con capriate in legno. Il complesso presenta qualche limitato rimaneggiamento incoerente ma rivela ancora interessanti caratteri tipologici e costruttivi originari. Il Comune ha messo a bando il diritto di superficie per la riqualificazione architettonica e funzionale di solo alcuni edifici nel complesso cascinale: l’edificio residenziale in linea lungo la pubblica via e il suo rustico, di cerniera d’angolo con la casa padronale, l’edificio dell’ex circolo e il suo annesso (legnaia), una scuderia a sud est del complesso (stalla grande) e una stalla piccola a nord est. Lo stato di conservazione e di qualità architettonica degli immobili non è omogeneo; se la casa padronale relativamente ben conservata e presenta finiture di pregio quali il cotto milanese per i pavimenti, l’edificio residenziale in linea presenta soluzioni architettoniche più rustiche e meno pregiate, in linea con la funzione ed il pregio che si voleva restituire. Nel corso degli anni questo edificio ha sofferto l’assenza di manutenzioni, presentando oggi diversi problemi a svariati livelli, siano essi cedimenti strutturali, infiltrazioni di acqua, deterioramento degli intonaci.
Il tetto di tutti gli edifici necessita di opere di consolidamento e parziali sostituzioni. Le due stalle sono in uno stato di conservazione anche discreto, ma necessitano comunque di lavori di ristrutturazione per poter accogliere le nuove funzioni individuate in sede progettuale; l’insieme degli infissi è comunque pesantemente danneggiato e da sostituire completamente.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Gli spazi della Cascina saranno aperti al pubblico con attività ricreative e conviviali quali: ristorante, bar bistrot, laboratori di circo, teatro, cinema, attività sportive, pet therapy. Gli orari di apertura saranno in generale dalle 9,00 alle 24,00 anche in relazione agli eventi e alle attività organizzate. L’aggiudicazione di Cascina Carpana è stata sancita con determinazione dirigenziale atto n. DD 5063 del 23/06/2022, con concessione di diritto di superficie per la durata di 90 anni, all’associazione SVS Donna Aiuta Donna Onlus quale capofila della costituenda associazione temporanea di imprese “Progetto Ri-Nascita”, che comprende la stessa SVA DAD Onlus unitamente a Campacavallo ASD e Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate Organizzazione di Volontariato.