I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La documentazione storica del fabbricato inizia nel 1528, quando il proprietario Agostino Sacheto cede la casa in permuta al chirurgo e barbitonsore Maffeo Givaldo. Nel Settecento la casa appartenne alla famiglia Francia, ramo rosignanese dei consignori di Cella Monte: vi aprirono una spezieria, ancora attiva nella seconda metà dell’Ottocento. Nel 1900 l’edificio passa alla famiglia Cassano, ultimi proprietari privati che nel 1986 cedono la casa al Comune di Rosignano, lasciandole il proprio nome.

Informazioni sullo stato della conservazione

Dal 2019 sono iniziati lavori di recupero dell’immobile per valorizzarlo e offrire ai residenti e ai turisti spazi per attività pubbliche: il piano interrato accoglie un infernot restaurato (parte della Vetrina del Vino e della Viticoltura Rosignanese), mentre al piano rialzato avranno sede la Scuola del gusto e il Laboratorio di cucina, con spazi polivalenti che potranno ospitare mostre, incontri e degustazioni.

Sulla superficie esterna del fianco est dell’edificio si è recuperata sotto l’intonaco parte di una cornice di finestra in terracotta; la cornice conserva la ghiera esterna, interrotta superiormente dalla rottura del muro per la realizzazione di un terrazzo. Le formelle presentano una decorazione a stampo di tipo “carpologico” che rappresenta i baccelli della fava (Mattirolo, 1935). La loro scoperta si aggiunge alle formelle seriali con la stessa immagine botanica, databili alla seconda metà del Quattrocento, che si trovano a Lu (pal. Corniola e, erratiche, in pal. Bobba e in via Colli), a Conzano (villa Vidua, in origine a Occimiano), a Fubine (rosone della parrocchiale), a Valenza (portale dell’oratorio di S. Bartolomeo, dalla demolita chiesa di S. Francesco), a Chivasso (portale della collegiata) e nel Canavese (San Giorgio, Strambino, Valperga).

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'accesso al palazzo avviene su richiesta.

Al momento il palazzo è in fase di manutenzione e ristrutturazione quindi non accessibile ai visitatori. E' consentito l'accesso al piano interrato che accoglie un infernot restaurato (parte della Vetrina del Vino e della Viticoltura Rosignanese).

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 28.000,00 €

 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Oggetto di questa proposta di intervento sono le volte delle sale AS2 e AS3 del piano seminterrato e le sale 12, 13 e 14 del secondo piano.

A seguito delle precedenti esecuzioni di saggi stratigrafici sulle superfici di volte e pareti, è  stata confermata la presenza di decorazioni sottostanti eseguite in periodi diversi (XVIII-XIX secolo). L'interesse per il recupero dei livelli originali riguarda le volte, le quali presentano tipologie decorative maggiormanete interessanti e meno danneggiate. Sotto più strati di tinteggiatura sono presenti decorazioni degne di essere recuperate e, in alcune sale esse sono più di una, riferibili a momenti diversi di esecuzione.