I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)
Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Palazzo Ducale è un edificio rinascimentale, voluto dai feudatari Castromediano-Lymburgh, dimora del patriota e uomo di lettere S. Castromediano. Ampliato e trasformato tra età rinascimentale e barocca. Fu dimora del patriota e uomo di lettere Sigismondo Castromediano.
La sua galleria, costituita da un grandioso salone rettangolare voltato e affrescato, con pavimento in cotto parzialmente maiolicato, è adorna, all’interno di una partitura architettonica policroma riccamente intagliata, di un ricco apparato scultoreo di 29 statue allegoriche e 9 busti in pietra leccese raffiguranti personaggi della casata, opera del famoso scultore palermitano Carlo D’Aprile, autore dei più noti cicli della Palermo seicentesca.
Divenuta uno degli ambienti più sontuosi di rappresentanza la Galleria del Palazzo Ducale a Cavallino si impose sulla scena della grande aristocrazia del Viceregno di Napoli, facendo diventare Cavallino una vera e propria corte.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il palazzo è stato utilizzato negli ultimi anni come sede per mostre temporanee e di prestigio nazionale e internazionale.
Il costante monitoraggio della Galleria evidenzia la necessità di intervenire con estrema sollecitudine sul restauro degli apparati scultorei interessati da forme di avanzamento del degrado, costanti nel tempo, che si manifestano con la disgregazione degli elementi architettonico‐decorativi e con l’alterazione cromatica delle statue.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 10,00 ALLE 12,00 SU PRENOTAZIONE.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Procedure di Gara
IMPORTO 290.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intervento di restauro degli apparati scultorei si pone in continuità con l’attività di tutela avviata e riconosciuta alla Città di Cavallino per la valorizzazione del Palazzo Ducale e più in generale per il rafforzamento della sua identità di Città d’Arte.
Il progetto è fondato sul complesso delle attività di ricerca e di restauro la cui attuazione dovrà sviluppare un metodo di lavoro mirato a implementare le competenze dell’Ente proprietario in tema di controllo monitoraggio e manutenzione del bene, e inoltre amplificare le conoscenze del linguaggio artistico dello scultore, decoratore e architetto italiano Carlo D’Aprile, artefice di quello che ancora oggi è riconosciuto come un apparato iconografico unico nel suo genere, a lui commissionato dal grande casato dei Castromediano per via matrimoniale a quello degli Acquaviva d’Aragona sotto il marchesato di Francesco, primo marchese di Cavallino (1598-1663).
Il progetto prevede i seguenti interventi:
PORTALI, TRABEAZIONE, MENSOLE, CAPITELLI:
- “Consolidamento di eventuali patinature e/o strati policromi risultati originali interessati da possibili fenomeni di esfoliazione o polverizzazione;
- “Spolveratura;
- “Pulitura superficiale a secco”;
- “Stuccatura delle lesioni e delle lacune tramite utilizzo di malta a base di calce e opportuni inerti locali selezionati per granulometria e colorazione al fine di avvicinarsi come tono al supporto originale”;
- “Integrazione pittorica delle lacune eseguita con tecnica differenziata, astrazione cromatica e selezione cromatica;
- “Protezione finale con utilizzo di nanomateriali”.
STATUE:
- “Spolveratura superficiale a mezzo di pennelli morbidi e aspiratori dove non sono presenti decoesioni superficiali”;
- “Operazioni sottrattive degli strati sovrammessi non originali;
- “Valutazione della riconversione/rigenerazione della biacca;
- “Stuccature con malta specializzata a base calce miscelata ad inerti locali scelti per granulometria e colorazione”;
- “Assemblaggio e imperniazione dei frammenti di modellato scultoreo distaccati;
- “Integrazione estetica della cromia.
L’intervento non prevede la ricostruzione delle parti mancanti che, invece, saranno oggetto di attenta ricostruzione iconografica mediante restituzione digitale”.