Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Castello di Lerici fu costruito a partire dal 1152 e subì numerose trasformazioni ad opera delle Repubbliche marinare, si presenta come fortificazione a base poligonale che si erge in posizione dominante sul promontorio roccioso dell'insenatura di Lerici.
Lerici nel Medioevo era un porto franco senza fortificazioni. I Pisani, sconfitti i Genovesi nella battaglia del Giglio (1241) occuparono il porto e costruirono il primitivo castello e il “borgo pisano”.
Nel 1256 Pisa, sconfitta dai Fiorentini, fu condannata a restituire Lerici, ma rifiutò e una flotta genovese assalì borgo e maniero, che divennero così Genovesi. Con la scoperta della polvere da sparo (1340) le fortificazioni dovettero essere modificate, reincamiciandole. L’entrata da Vico dei Pisani venne spostata lato mare, in un corpo aggiunto. Davanti al castello fu costruito un rivellino di tre piani, opera demolita alla fine del XIX secolo. Fu costruita una battagliola bassa per sparare alle navi.
Il castello di Lerici fu, per secoli, una prigione genovese di massima sicurezza: numerosi furono i prigionieri di rango rinchiusi al suo interno, e numerose le condanne a morte che vennero eseguite al suo interno, soprattutto ai danni di ribelli corsi. Nel castello fu imprigionato anche Francesco I Re di Francia, qui condotto dopo la sconfitta subita a Pavia da parte degli Spagnoli di Carlo V (1525).
Andrea Doria vi si rinchiuse per difendersi dalla flotta francese, che venne a Lerici per farlo prigioniero, quando il grande ammiraglio passò al servizio di Carlo V di Spagna (1528).
Il Petrarca cantò la “snella torre del castello di Lerici”, mentre l’attuale è larga pressoché del doppio della precedente: una curiosità la torre pentagonale che oggi possiamo vedere, pregevolmente decorata da archetti pensili bianchi e neri, ne contiene un’altra, più piccola, di origine pisana.
Con l'ultimo intervento risalente al 1555 il Castello per volere del genovese Offizio di San Giorgio fu completato per assumere l'aspetto attuale e per ricordare questo evento fu applicata la lapide ancora oggi visibile sul portale di ingresso.
Guardando attentamente i tessuti murari si possono scorgere ancora alcune finestre arciere, la scarpa creata nel lato prospiciente la piazzetta San Giorgio (risalente agli interventi del 1555), la primitiva piccola porta di ingresso, che era munita di ponte levatoio.
All’interno del castello, si trova la Cappella dedicata a Santa Anastasia, una vergine uccisa assieme ad altri giovani cristiani nell’isola di Palmaiola, che si trova nel canale di Piombino, per cui è divenuta patrona di questa città. La cappella, con la sua originaria decorazione bicroma, è uno straordinario esempio di chiesta castrense, decorata in stile gotico-genovese.
Il Castello, partito come semplice insediamento difensivo ha subito ampliamenti e modifiche nel corso dei secoli e fu sempre oggetto di contese per la sua posizione strategica dominante sul Golfo della Spezia.
Informazioni sullo stato della conservazione
Sono stati effettuati gli inverventi di restauro e manutenzione delle sale interne al Castello e nel 1997 è stato realizzato il progetto di restauro, risanamento, adeguamento funzionale dei locali e delle strutture del castello per destinarlo a Museo Geopaleontologico grazie al finanziamento approvato dalla Regione Liguria e messo a disposizione dalla allora Comunità Economica Europea.
Successivamente sono stati realizzati lavori di messa a norma dell'impianto antincendio e dell'impianto elettrico e attualmente sono in corso lavori ulteriori sulla sicurezza e sull'impianto di videosorveglianza
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Nel periodo invernale (dal 1 Ottobre al 31 Maggio) il Castello è fruibile dal Martedì alla Domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle 17.30.
Nel periodo estivo (1 Giugno - 30 Settembre) il Castello è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.30, Sabato Domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 22.00