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Attività principali dell'istituzione

Il Comune di Felino si trova in provincia di Parma in zona pedecollinare sulla sponda destra del torrente Baganza. È noto per la produzione di Salame Felino IGP e per la presenza sul suo territorio di numerose aziende di trasformazione delle carni suine. Il Comune è proprietario del Museo del Salame (inaugurato nel 2004) inserito nel circuito dei Musei del Cibo presenti in provincia attraverso apposita convenzione.

Il circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma, per la promozione turistica e culturale dei prodotti tipici del territorio parmense, conta oggi otto sedi espositive aperte al pubblico.

Questi particolari Musei vogliono essere luogo della memoria e monumento alle passate generazioni, ma anche teatro dell’oggi e illustrano e dimostrano il valore di alcuni grandi prodotti più che mai protagonisti del mangiare all’italiana.

La sede del Museo, che per diversi anni è stata collocata nelle cantine del Castello di Felino, viene ora spostata al centro dell’abitato, in via Giosuè Carducci 11, presso il più antico edificio di Felino databile intorno al XIII secolo, di proprietà privata ma concesso al Comune per allestirvi il percorso espositivo.

Il museo ripercorre le vicende storiche del salame Felino, ne segue le tecniche di lavorazione artigianale prima e industriale poi con attrezzi e macchinari d’epoca ma esplora anche gli aspetti gastronomici con un approfondimento sul ruolo del pepe e offre una panoramica su tutti i salami d’Italia.

Organizzato in cinque sezioni, il percorso di visita al Museo inizia con la descrizione del territorio e le testimonianze storiche del rapporto tra Felino ed il suo prodotto-simbolo. In questo spazio un tavolo touch permette di conoscere, attraverso tecnologie interattive, le oltre 70 varietà di salami della tradizione salumiera italiana.

Nella seconda sala si trova la sezione relativa a norcineria e produzione casalinga dell’insaccato, con un’ampia rassegna di oggetti appartenuti ai norcini e alle famiglie contadine del territorio.

Nella Sala grande si trovano la terza sezione, dedicata alla gastronomia e all’impiego gastronomico del salame a Parma, e la quarta che racconta la tecnologia di produzione, rappresentandone le caratteristiche salienti dalle origini fino alla tecnologia attuale con la “carta d’identità” del prodotto odierno, insignito nel 2012 dell’IGP – Indicazione Geografica Protetta - dalla Comunità Europea.

Alcune testimonianze in video, nella quinta sezione, raccontano storie ed esperienze dei norcini e le moderne tecnologie di produzione, ancora fedeli alla ricetta originale. Il museo rappresenta un’occasione per far conoscere e apprezzare non solamente l’essenza del principe dei salami, ma il territorio e la comunità di cui è espressione, a partire dalla qualità delle materie prime, verificata dal Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP, fino alla sapienza delle mani che continuano a produrlo.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 100.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto, oltre all’adeguamento funzionale dei locali, già egregiamente restaurati dal punto di vista architettonico negli anni passati ma bisognosi della creazione di servizi in regola con le norme museali e di percorsi di accessibilità per i portatori di handicap, prevede non solo il completo riallestimento dei materiali già esistenti, secondo il percorso sinteticamente illustrato nelle righe precedenti, ma anche due serie di interventi ad integrazione dell’allestimento:

1 – inserimento di postazioni di interattività per vivacizzare il percorso e favorire la ricerca individuale. È previsto l’inserimento di un tavolo interattivo multi-touch interrogabile da più persone in contemporanea che permetterà di esplorare le oltre 70 varietà di salami italiani, le feste della tradizione dedicate al Salame (in sintonia con il cammino intrapreso in collaborazione con la Direzione Beni Immateriali del Ministero della Cultura), la presenza del salame nella letteratura, nell’arte, nell’editoria, nella gastronomia e l’istallazione di un ulteriore monitor che permetterà di conoscere grazie ad un video, di produzione originale, il territorio del Comune e il circuito dei Musei del Cibo.

2 - integrazione del percorso espositivo nella sezione dedicata alla norcineria con un nuovo allestimento dedicato alla Bicicletta attrezzata del Norcino, opportunamente restaurata secondo logiche museali, e il suo tabarro e nella creazione di una nuova sezione botanica e storica dedicata al pepe, spezia preziosissima fino al Cinquecento, vero status symbol dell’epoca, presente a bacche intere nell’impasto del Salame Felino.

L’intervento, nella sua completezza, intende offrire una introduzione esaustiva alla conoscenza del prodotto, della sua storia e della sua tecnologia di produzione, inserendo il prodotto nel contesto di una corretta alimentazione e portare il visitatore alla conoscenza generale del territorio e delle sue principali rilevanze turistiche.