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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

CAPPELLA DEL S.SEPOLCRO:Detta anche Cappella dei Defunti, si trova sul fianco nord di Santa Marta. Edificata nel 1727 e restaurata nel 1927, svolgeva funzioni di cappella cimiteriale. CAPPELLA DELL'IMMACOLATA DELL'APOCALISSE: E’ composta da una porzione più antica, un pilone con nicchia voltata a botte, forse cinquecentesca, cui nel 1722 fu anteposto un corpo più alto, composto da una coppia di lesene coronate da timpano triangolare. Fu affrescato da Lorenzo Peretti, pittore vigezzino, di cui è emersa la firma autografa con data  probabilmente del 1811, e della cui opera sono visibili lacerti di figure nello sfondato della nicchia, e angeli sulla piccola volta, questi piuttosto ben conservati. L’affresco principale raffigurava l'Immacolata nell'iconografia classica dell'Apocalisse di Giovanni, con Maria in piedi su una falce di luna crescente che calpesta il drago. PILONE DELLA NATIVITA' DI GESU':Si tratta della prima delle quattordici stazioni della Via Crucis. Centralmente, in nicchia, vi è raffigurata la Natività di Gesù, lateralmente a oriente un santo vescovo, a occidente Bartolomeo Testone ,divento Fra’ Giovanni dell’ordine dei Minori Osservanti di Mombaruzzo,nel 1641. La Natività, fu ridipinta negli anni ’50 da Giuseppe Botti, ricoprendo l’affresco originale del Peretti. ALTARE DI SAN VINCENZO FERRER:E’ datato 1735, collocato al fondo del rettilineo della Via Crucis, prima della svolta a destra verso il Santuario della B. V. della Neve. Segna la prima tappa della solenne processione del 5 agosto festa votiva della Madonna della Neve. Sorge su di un podio realizzato in pietra cui si accede tramite alcuni gradini. L’affresco in nicchia, raffigurante Maria Assunta con Gesù bambino, l’Arcangelo Gabriele e San Vincenzo orante, è attribuito a Girolamo Ferroni.

Informazioni sullo stato della conservazione

CAPPELLA DEL SANTO SEPOLCRO:Per quanto concerne lo stato di conservazione- fortemente minacciato da gravi fenomeni di umidità diffusa. 

CAPPELLA DELL'IMMACOLATA DELL'APOCALISSE: Sfortunatamente negli anni ’80 l’intera cappella fu brutalmente rintonacata con rasatura cementizia addizionata con ossidi nelle pareti esterne, e negli anni ’90 ridipinta con pessime figurazioni che hanno ricoperto quelle originali con pittura acrilica. L’incompatibilità delle rasature e delle pitture impermeabili utilizzate ha gravemente compromesso il già precario stato di conservazione in cui il degrado, portato dall’assorbimento per risalita capillare (fenomeno elettro osmotico), è progredito inesorabilmente. 

PILONE DELLA NATIVITA' DI GESU':Le pitture sui fianchi furono orribilmente sconciate negli anni ’90 (dalla stessa mano che deturpò Santa Marta) con vernici acriliche. In particolare Fra’ Testone, vicario dell’ordine dei Minori in Alessandria e in procinto di santità, fu ridipinto con baffi spioventi, come solo un “Narcos” messicano può portare (?!). Le patologie che affliggono detto pilone sono identiche a quelle descritte per la cappella detta del Fossato.

ALTARE DI SAN VINCENZO FERRER Le patologie dovute all’umidità di risalita, sono limitate agli intonaci fino ai piedi delle figure del santo e dell’arcangelo.Risulta inoltre necessario approfondimento del comportamento della struttura alle azoni sismiche, per la sua notevole snellezza.

PROPOSTA D'INTERVENTO:

L'intervento ha lo scopo di eliminare alcune cause dei fenomeni di degrado presenti mediante l'eliminazione di stuccature,rasature cementizie o con materiali non idonei e tutte le tinteggiature eseguite con idropitture che compromettono la traspirabilità della muratura. Gli intonaci  verranno ripristinati con malta di confezionata a piè d'opera a neutro.Fessurazioni,fratturazioni,mancanze su dipinti a calce verranno colmate con maltine di calce e sabbia granulometria e tonailità simile all'originale.Si effettueranno altresì interventi per risolvere il problema di risalita capillare.Si eseguiranno anche leggere reintegrazioni pittoriche a velatura sottotono ove necessario, mentre le stuccature più ampie verranno lasciate a "neutro".

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Percorso aperto, accessibile e senza limitazioni di orari.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 193.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La Via Crucis è composta da 17 stazioni, dall’Immacolata alla Deposizione, un pilone/altare, un pilone/fontana, un arco di trionfo, due cappelle del Santo Sepolcro (iniziale e terminale).

Attraverso il presente BANDO SOS Patrimonio, si intendono completare alcune limitate parti dell’intervento di drenaggio e deumidificazione segnatamente lungo il perimetro esterno della sagrestia della Confraternita sul lato sud, ed affrontare il restauro e le opere di drenaggio e deumidificazione per i piloni/cappelle del S. Sepolcro, dell’Immacolata del Fossato, di Fra’ Testone, di San Vincenzo.Il problema diffuso, non solo per quanto riguarda la conservazione del patrimonio storico-artistico, è la mancanza di una reale, effettiva e condivisa cultura della manutenzione. L’Italia vanta una cultura del restauro invidiabile, ma “arranca” per ciò che concerne l’ordinaria manutenzione, spesso non affrontata adeguatamente dagli Enti locali perché incide sul bilancio delle spese ordinarie.Oltre alle cause strutturali (dettate dalla legislazione che non favorisce la manutenzione e, in alcuni casi nemmeno la prevede) vi sono aspetti culturali e consuetudinari. Per questo è molto importante che vi sia un’azione che parte dal basso, dalle comunità locali che grazie, ad azioni concertate e bandi strutturati, possono auto-organizzarsi e prendere coscienza del problema, affrontarlo e contribuire alla sua risoluzione. Una buona strategia per dare alla comunità una prospettiva passa anche dalla corretta conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, in particolar modo se questa è strutturata con azioni di accompagnamento del progetto e di formazione post-progetto, in fase esecutiva (azioni partecipative, di condivisione e diffusione).L’intervento entra quindi in gioco per mettere in sicurezza le 4 cappelle della Via Crucis di Bannio (da non confondere con quella più conosciuta di Anzino, valorizzata dal FAI), e per l’eliminazione delle gravi problematiche di umidità per la sacrestia di Santa Marta. Si fa notare che attualmente il deumidificatore che è stato installato estrae circa 15-20 litri di acqua al giorno, una quantità preoccupante, d’altronde le misurazioni effettuate col termoigrometro dal Politecnico hanno evidenziato un’umidità relativa del 99% misurata nelle connessioni delle lastre lapidee della pavimentazione.