Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il cofano portabandiera fu donato alla città di Torino nel 1898 in occasione dell’Esposizione generale di commemorazione per il cinquantenario dall’approvazione dello Statuto Albertino e rappresenta uno dei manufatti di maggiore interesse storico-artistico delle collezioni del Museo del Risorgimento.
La seguente proposta è stata redatta dal gruppo di restauratori afferenti alle diverse specializzazioni (legno, metalli, tessuti e cuoi) a seguito della richiesta pervenuta dalla Direzione del Museo ed è finalizzata alla stabilizzazione dei problemi conservativi rilevati nel corso del sopralluogo e alla restituzione del bene inteso nella sua natura manufatto complesso e polimaterico.
Le attività di seguito dettagliate trovano un contesto di collaborazione tra CCR e Museo nell’ambito delle finalità sottoscritte nella Convenzione vigente, in particolare con riferimento alla attuazione di programmi interdisciplinari di restauro, supportati dalle competenze legate alla diagnostica, finalizzati alla messa a punto di una metodologia specifica in base alla peculiarità materica e conservativa dei beni del Museo.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il cofano si presenta in discreto stato di conservazione. Nel corso del sopralluogo sono state rilevate alcune criticità conservative relative a diverse classi di materiali costitutivi.
Per quanto riguarda la struttura lignea si riscontrano fenditure passanti nel fondo attribuibili con certezza alle variazioni dei valori della temperatura e dell’umidità dell’ambiente di conservazione.
Per la parte in cuio sono state documentate alcune alterazioni cromatiche di colore scuro: una macchia lungo il lato destro correlabile ad un evento accidentale e sul fronte una gora di maggiore entità ed estensione di natura incerta, forse imputabile alla stesura di prodotti di finitura a base di oli che, penetrando nella struttura fibrosa, hanno saturato il tono e modificato irreversibilmente l’aspetto estetico della pelle.
I pannelli di velluto si trovano attualmente rivestiti di tulle sintetico: questo intervento, risalente all’ultimo restauro del cofano, è stato effettuato a scopo di proteggere da
ulteriori sfregamenti le fibre di seta del velluto, ma si rilevano alcune tensioni nei punti di cucitura con la conseguente formazioni di bolle e pieghe. Numerose anche le porzioni lacunose del galloncino con il nodo Savoia, integrate mediante l’inserimento di supporti locali.
In generale gli elementi in argento sono offuscati da una leggera patina di ossidazione e presentano patine di solfurazione nere, di maggior spessore, solamente dove il protettivo si assottiglia o abrade più facilmente, ovvero lungo i bordi degli elementi e in corrispondenza delle pennellate di cui sopra.
Infine, i piedini in ferro dorato versano in condizioni peggiori rispetto al resto degli elementi metallici. La superficie è interessata da spessi depositi di polvere coerenti e incoerenti.
Le lacune della doratura favoriscono inoltre i processi di corrosione del ferro sottostante, con formazione di ruggine. Parte della decorazione di uno dei piedini è mancante
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il bene si trova nel percorso espositivo del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nella sala n. 2 dedicata a "Rappresentazioni del Risorgimento nel Museo 1935, 1938".
Apertura al pubblico da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).