Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’affresco strappato da parete è collocato su tre pannelli accostati e rappresenta “La Crocifissione”, dopo i restauri del 1972 riprende posto sulla parete del primo pianerottolo dello scalone d’onore da dove proveniva ed era nato in origine.
Si può affermare che, sebbene oggi è un dipinto su supporto mobile, è rientrato a pieno titolo nell’opera connaturata nell’architettura.
Prende posto sull’alta parete del primo pianerottolo, appena al di sotto dei due finti finestroni quadrilobati ed è rialzato dal piano calpestio di cm 188. Le misure indicative sono cm 490 x cm 910 e i pannelli del 1° e 2° ordine hanno misure maggiori ma non uguali tra loro: i tagli sono stati pensati nei punti di giunzione, per non attraversare le figure sui visi mentre il pannello del 3° ordine ha misure decisamente minori e termina nella parte superiore centrale con l’interruzione della linea orizzontale per il prolungamento dato dalla presenza di una targa facente parte del dipinto stesso.
In questo modo sono separate le scene rappresentate del primo ordine da quelle del secondo ordine con un taglio orizzontale irregolare, mentre il terzo ordine taglia il dipinto in linea orizzontale, appena la di sopra dei bracci orizzontali delle croci.
Nel pannello inferiore sono presentati alcuni soldati, seduti ed altre persone colte in movimento; fanno da quinta in lontananza un paesaggio con montagne, probabilmente a rappresentare la città di Torino. Sono dipinte nel secondo pannello le tre grandi croci: sulla croce centrale è dipinto in piena luce il Cristo Crocifisso, ai due lati sono le croci dei ladroni in penombra. Alla base della croce centrale, a sinistra è la Vergine sorretta dalle pie donne in posizione eretta, mentre seduta su un grande masso è la Maddalena; alla destra è un soldato colto di spalle sopra di un cavallo bianco.
Nel pannello superiore è rappresentata prevalentemente la parte sommitale delle croci, con cartiglio per quella centrale, che si stagliano in un cielo con nuvole e si conclude il tutto con la quadratura architettonica, che vede le due paraste laterali alla scena complete dei capitelli che le sormontano e un architrave a concludere il riquadro in alto.
Al centro sopra alla croce e prossima al cornicione, è rappresentata la Colomba simbolo dello Spirito Santo.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il dipinto, a tecnica mista, è stato strappato dal muro nel 1972 e dopo la foderatura perciò il trasferimento del colore su tela è stato collocato successivamente su tre pannelli di diversa dimensione e dalle forme rettangolari irregolari nei punti delle giunzioni, questo per facilitare le operazioni di restauro poiché lo richiedevano le grandi dimensioni dell’opera.
Il settore inferiore è quello che presenta maggiori mancanze di colore, soprattutto nel lato destro, ma il fenomeno è diffuso in modo più contenuto sull’intera opera.
Gli ultimi restauri che sono interventi con integrazioni, hanno “tonificato” per ridurre le interferenze estetiche ma il tempo ha scurito tali zone generando un ulteriore degrado estetico.
Attualmente la superficie pittorica è sofferente per rinnovati distacchi della stessa del supporto di foderatura (tela) con nuove perdite cromatiche che si registrano sottoforma di punti chiari lasciati dalla caduta delle scaglie. Si rilevano anche distacchi in bolle con andamento per lo più orizzontale e qualcuna
diagonale date dalla separazione della prima tela della seconda tela e dal supporto retrostante.
Le vernici o i fissativi impiegati ed ormai alterati e scuriti, con i ritocchi integrativi che si presentano scuriti anch’essi, creano disturbo di interferenza e concorrono a modificare la lettura con il deposito di sporco di varia natura che ricopre la superficie pittorica.
Alcune macchie rimandano ad attacco biologico perciò a carico delle colle utilizzate.
Grave risulta la zona centrale dove la giunzione al di sotto della croce presenta rottura della tela a “T” con deformazione dei piani e apertura dei giunti denunciando instabilità del primo supporto (tela) dal pannello retrostante più rigido. Questo fenomeno è presente a tratti anche in altri punti lungo il perimetro delle giunzioni.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'Accademia di Medicina di Torino garantisce l'accesso dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 14.30.