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Attività principali dell'istituzione

Errichetta Festival è fondato da 8 giovani musicisti romani con percorsi di studi di musica nei maggiori conservatori europei, accomunati da un interesse parallelo per le musiche tradizionali. Inizialmente nato come un luogo di ritrovo annuale per condividere i propri lavori, questa casa musicale ospita pian piano sempre più artisti, incontrati durante tournée e viaggi di studi. 
Il festival si afferma sempre più, acquisisce sempre maggiore visibilità, riconosciemnti e partecipazione. Dopo anni di attività, Errichetta Festival nel 2022 riceve il sostegno del ministero tra i migliori festival di musica d'autore italiani (art. 24).

Per la sua tredicesima edizione, che si terrà al Teatro Garbatella a Roma e alla Chiesa di San Nicola a Riofreddo dal 12 al 15 dicembre, l’Errichetta Festival consolida la sua vocazione di accogliere il meglio della musica tradizionale dai luoghi del mondo. I cantori dell’Ensemble Borjomi, coro polifonico georgiano guidato da Giorgi Bugianishvili, permetteranno di immergersi nell’antichissima polifonia delle numerose regioni della Georgia. I cori georgiani sono patrimonio dell'Unesco. Attingendo invece alla tradizione yiddish, il fisarmonicista polacco Jarosław Bester, considerato tra i migliori fisarmonicisti al mondo, eseguirà brani scritti dal compositore newyorkese John Zorn. Con un balzo tanto lontano quanto sorprendentemente prossimo l’ensemble Roots Magic ci farà sprofondare nelle vibranti sonorità del delta del Mississipi.
Con il gruppo romano Filuccio e fattacci la canzone romana tornerà a esprimere tutta la sua natura inquieta. Uno dei progetti di punta sarà poi la rivisitazione di brani macedoni a loro volta derivati dalla tradizione turca e ottomana da parte della MEJO, Metropolitan Jazz Orchestra, big band formata dai più talentuosi giovani jazzisti italiani. Con la Mejo ci sarà Sercuk Alimov, virtuoso trombettista macedone, solista della Kocani Orkestar. Marin Bunea, straordinario violinista moldavo, con la sua formazione, un taraf dai colori sfavillanti, ci farà immergere invece nel ricchissimo repertorio moldavo. A chiudere il festival il trio Memorie Popolari, che attraverso la voce poliedrica
della cantante portoghese Juliana Azevedo ci farà immergere in un programma che spazia dal repertorio della canzone tradizionele mediorientale a quella portoghese e italiana. Insieme a questa formazione si esibirà anche il duo Il Bivio, composto da Ange Sierakowski e Lauriane Maudry, che attraverso I differenti registri del clarinetto, spaziando dal repertorio classico a quello della musica tradizionale. Il risultato finale del Festival sarà un floriliegio in cui ciascun fiore contribuirà alla bellezza di un unico bouquet, avvalorando la missione di questa kermesse musicale: rompere i confine per abbracciarsi nella musica che da sempre ha fatto vibrare le corde
dell’umanità.

Il programma di spettacolo dal vivo è accompagnato da seminari gratuiti per musicisti. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 30.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il festival ha bisogno di sostegno per viaggi e ospitalità di artisti che arrivano da Georgia, Polonia, Turchia, Francia e Grecia per diffondere diverse culture ed incontri tra di esse. Saranno protagonisti di questa edizione i cantori dell’Ensemble Borjomi, coro polifonico georgiano guidato da Giorgi Bugianishvili solista della leggendaria formazione Rustavi, che faranno conoscere a Roma l’antichissima polifonia delle numerose regioni della Georgia, ognuna delle quali custode di un repertorio ricchissimo. I nuovi arrangiamenti di Bugianishvili attingeranno a questa antica tessitura con una nuova spinta moderna rendendo l’ascolto un’esperienza unica. Attingendo invece alla tradizione yiddish, il fisarmonicista polacco Jarosław Bester, considerato tra i migliori fisarmonicisti al mondo, eseguirà brani scritti dal compositore newyorkese John Zorn proprio pensando alla straordinaria ricchezza armonica prodotta da Bester, che grazie a tecniche da lui brevettate e sperimentate riesce a rendere la fisarmonica uno strumento dall’amplissimo spettro espressivo. Con un balzo tanto lontano quanto sorprendentemente prossimo l’ensemble Roots Magic ci farà sprofondare nelle vibranti sonorità del delta del Mississipi, attingendo alle radici più profonde del blues.

Grazie al gruppo romano Filuccio e fattacci la canzone romana tornerà a esprimere tutta la sua natura inquieta tra storie, aneddoti, desideri e paure di una popolazione sorniona, sempre intenta a osservare la realtà con distacco, dall’alto della sua storia gloriosa. Uno dei progetti di punta sarà poi la rivisitazione di brani macedoni a loro volta derivati dalla tradizione turca e ottomana da parte di uno dei progetti più vitali della capitale: la MEJO, Metropolitan Jazz Orchestra, big band formata dai più talentuosi giovani jazzisti italiani, un ensemble di solisti capace di arrangiamenti sorprendenti. Sercuk Alimov, virtuoso trombettista macedone, solista della Kocani Orkestar creerà un intero repertorio declinato nella lingua musicale della MEJO. Marin Bunea, straordinario violinista moldavo sarà impreziosito dalla ricerca sui brani di origine ottomana, che viaggiando attraverso i secoli si sono depositati nella piccola nazione.

La ricchezza di queste composizioni sarà anche oggetto di un seminario dello stesso Bunea, e di un’altra esperienza laboratoriale condotta da Sercuk Alimov, sempre incentrata sulle radici turche.

A chiudere il festival il trio Memorie Popolari, che attraverso la voce poliedrica della cantante portoghese Juliana Azevedo ci farà immergere in un programma che spazia dal repertorio della canzone tradizionale mediorientale a quella portoghese e italiana. Insieme a questa formazione si esibirà anche il duo Il Bivio, composto da Ange Sierakowski e Lauriane Maudry, che attraverso I differenti registri del clarinetto, spaziando dal repertorio classico a quello della musica tradizionale di un ampio bacino di paesi, farà vibrare melodie del passato in un excursus attraverso i secoli.