I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La prima attestazione della fabbrica appare nel Registro degli estimi della Diocesi di Vercelli del 1298. Citata come capella sancti Petri de Quaradola sive de Brusasco, è nominata solo nel 1348 come ecclesia sancti Petri de Bruxascho. L’edificio, pur con con alcune parti distrutte e i lavori eseguiti nel corso dei secoli che hanno trasformato l’impianto originale, suscita interesse per le sue peculiarità costruttive e decorative. La pianta è rettangolare, ad aula unica con una sola abside semicircolare. Sommaria è la descrizione settecentesca in cui si citano le altre due cappelle, scomparse, ai lati dell’altare maggiore e il piccolo campanile esistente.
1. Il lato nord è la parte più antica della costruzione. Sulla parete si notano alcune arcate a tutto sesto, chiuse, poggianti su capitelli scolpiti in pietra: testimoni importanti di ciò che rimane dell’antica divisione tra la navata esistente e quella ormai distrutta. Visibili le tracce di ammorsatura dell’abside, in corrispondenza della parasta angolare. È la posizione della chiesa, vicina al Po, che ha comportato il danneggiamento delle strutture durante alcune inondazioni del fiume.
2. L’abside è a fasce alterne in pietra e mattone, diviso in tre campiture da due semicolonne con capitello e delimitata da due lesene piatte. Nella monofora centrale, centinata e a doppia strombatura si notano due colonnine con un capitello figurato di una testa leonina. Nella parte superiore, il cieco e leggero loggiato, arricchito da una serie di colonne con capitelli che sorreggono archetti a tutto sesto, rende il monumento di singolare interesse.
3. Fianco sud. Di certo la chiesa è stata in parte ricostruita, con il recupero di materiale e la mirabile tecnica costruttiva con corsi di mattoni alternati a blocchi di arenaria di color giallo grigiastro, probabilmente provenienti dalla cave di Verrua Savoia, creando una bella tessitura bicromatica, arricchita da archetti pensili e ghiere di arco sulla monofora e sulla porta.
4. La facciata si presenta a semplice capanna, con archetti pensili intrecciati che sembrano esaltare l’apertura della bifora in asse con la porta centinata. La decorazione è realizzata con il solito alternarsi di conci in arenaria e laterizi anche tagliati a rombi sulla ghiera d’arco.
5. L’interno presenta con copertura con capriate a vista e nella parete nord si evidenziano le arcate all’interno della muratura con colonne e capitelli scolpiti. Le pareti affrescate, assai numerose rispetto a quelli che oggi vediamo. Rimangono superstiti una parte degli affreschi nel semicatino dell’abside centrale, documentati alla metà del Quattrocento. Sulla parete sud, con iconografia singolare, un Giovanni Battista additante su un lato la Madonna con il Bambino in braccio e un altro affresco raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, ancora di buona lettura.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

L'edificio necessita di urgenti interventi di manutenzione al tetto ed al campanile, danneggiati da alcuni fortunali. All'interno è urgente provvedere al restauro degli affreschi absidali e tamponare alcune risalite di umidità. Il progetto prevede inoltre un miglioramento delle condizioni di fruibilità, con finalità culturali, quali la predisposizione di un impianto di illuminazione che ne valorizzi le emergenze più significative e la rimozione dell'ingombrante altare eretto nel 1800.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'edificio è inserito nella rete delle Chiese Romaniche astigiane (associazione Incollina): viene regolarmente aperta tutte le prime domeniche del mese, da aprile ad ottobre, grazie alla dedizione di alcuni volontari. recentemente è stat utilizzata anche per iniziative culturali/musicali, anche in collaborazione con il Liceo Musicale "Newton" di Chivasso.

https://www.turismoincollina.it/

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 372.022,09 €

 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede:

Un serie di indagini diagnostiche preliminari:

  • 5 saggi di scavo
  • Analisi stratigrafica delle murature esterne
  • 6 prelievi di campioni sugli affreschi
  • 6 esami FTIR
  • 10 analisi su campioni di malte.

 

Interventi sull’edificio:

  • restauro conservativo dei dipinti quattrocenteschi dell’abside
  • cauta demolizione della parete costruita nel 1905
  • demolizione dell’altare in muratura ottocentesco
  • spolveratura di tutto il paramento murario
  • restauro dei capitelli lapidei, dei gradini e delle lapidi sepolcrali
  • restauro della porta di ingresso e del collegamento con il cimitero
  • impianto elettrico di illuminazione della navata interna
  • realizzazione video di presentazione di tutte le fasi di restauro
  • restauro della pavimentazione in cotto
  • ripassamento dei coppi e dell’intero tetto, compreso il campanile
  • pulitura paramento murario esterno
  • rimozione tracce di umidità
  • consolidamento intonaci
  • presentazione estetica ed eventuale intervento protettivo superficiale