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Attività principali dell'istituzione

Il Museo della Ceramica di Castelli è stato istituito con legge regionale del 24 gennaio del 1984, per promuovere la cultura e l’arte della maiolica, per salvaguardare la storia e le tradizioni locali, per garantire la conservazione e l’esposizione delle opere che testimoniano le produzioni ceramiche castellane succedutesi nei secoli e quelli degli altri centri di analoga, antica tradizione.

Il Museo promuove la cultura e l'arte della maiolica, la salvaguardia della storia e le tradizioni locali, garantisce la conservazione e la valorizzazione delle testimonianze della produzione ceramica di Castelli e di altri centri.

Il Museo raccoglie le testimonianze dell’arte castellana dal XV al XX secolo. Un’ampia sezione della struttura è dedicata alla ricostruzione dell’antica bottega e del tradizionale processo di lavorazione della ceramica. L’allestimento prevede un percorso tematico e cronologico dell’evoluzione dell’arte maiolica locale che permette al visitatore di viaggiare idealmente nel tempo, dalle prime produzioni ceramiche attestate alla fine del XV secolo, passando per le più celebri maioliche cinquecentesche, per i pregevoli oggetti seicenteschi in stile compendiario, culminando con i capolavori dell’Istoriato e del Barocco sei e settecenteschi. Completano la collezione le più recenti opere ottocentesche, le porcellane e più selezionate opere novecentesche.

Arricchiscono la dotazione museale esposizioni non strettamente legate alla tradizione ceramica locale; in particolare, una piccola sezione archeologica che conserva manufatti ceramici provenienti dal sito di San Rustico, una ricca collezione di porcellane di tutta Europa e la preziosissima donazione Paglione di Aligi Sassu, con alcune delle sculture e delle ceramiche più celebri dell’autore.

Tra le opere più pregevoli conservate all’interno del museo bisogna annoverare la celebre Madonna che allatta il bambino di Orazio Pompei, datata 1551; alcuni vasi del cinquecentesco corredo Orsini-Colonna; diversi mattoni appartenenti dal primo (XVI secolo) e secondo (1615-1617) soffitto della Chiesa di San Donato. Tra le maioliche settecentesche esposte si annoverano diversi capolavori di Francesco, Carlo Antonio, Francesco Antonio Grue e loro discendenti e pregevoli opere di membri della famiglia Gentile e Cappelletti.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 74.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Castelli Residenza d'Artista è un progetto pluriennale che mira a ripensare il borgo di Castelli come dimora, permanente o temporanea, di artisti delle diverse discipline - dall'arte visiva, urbana, al teatro, alla musica, alla videoarte...- per creare nuove opere che traggono ispirazione dal borgo, dalle sue comunità, dalla sua memoria e dalla secolare storia legata alla ceramica.

Gli artisti in residenza sono invitati ad entrare in contatto con la comunità castellana e con gli artigiani ceramisti castellani per innescare un circuito virtuoso di contaminazioni artistiche reciproche e allo stesso tempo stimolare gli abitanti al protagonismo cittadino per rendere Castelli un borgo ospitale per gli artisti.

Le opere prodotte dagli artisti in residenza diventano patrimonio pubblico e restituiscono alla collettività una reiterpretazione contemporanea del borgo, valorizzandone la storia e rafforzandone l'attrattività culturale e turistica.

L'edizione 2023, oggetto dell'intervento, prevede l'organizzazione delle residenze artistiche nel periodo gennaio-dicembre 2023.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 6.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Castelli Residenza d'Artista è un progetto pluriennale che mira a ripensare il borgo di Castelli come dimora, permanente o temporanea, di artisti delle diverse discipline - dall'arte visiva, urbana, al teatro, alla musica, alla videoarte...- per creare nuove opere che traggono ispirazione dal borgo, dalle sue comunità, dalla sua memoria e dalla secolare storia legata alla ceramica.

Gli artisti in residenza sono invitati ad entrare in contatto con la comunità castellana e con gli artigiani ceramisti castellani per innescare un circuito virtuoso di contaminazioni artistiche reciproche e allo stesso tempo stimolare gli abitanti al protagonismo cittadino per rendere Castelli un borgo ospitale per gli artisti.

Le opere prodotte dagli artisti in residenza diventano patrimonio pubblico e restituiscono alla collettività una reiterpretazione contemporanea del borgo, valorizzandone la storia e rafforzandone l'attrattività culturale e turistica.

L'edizione 2022, oggetto dell'intervento, prevede 2 attività a completamento del programma estivo già espletato e nello specifico:

1. Laboratori urbani di comunità - settembre/dicembre

Nel periodo settembre/dicembre saranno organizzati dei laboratori urbani di comunità, diffusi nel borgo, per avviare un processo di innovazione sociale.

L’idea è quella di creare un laboratorio partecipato dalle varie comunità, locali, universitarie e scolastiche che conduttori selezionati coadiuveranno nella elaborazione di proposte, idee, progetti.

L’apertura dei lavori sarà condotta dal Prof. Lucio Argano.
Gli esiti dei laboratori rappresenteranno il punto di partenza verso le future edizioni del progetto.

2. Raccolta fondi - novembre/dicembre

Saranno implementati gli strumenti per la raccolta fondi per il completamento del programma dell’edizione 2022 e per le future edizioni, permettendo nel lungo termine, da una parte l’evoluzione del format, dall’altro l’elevazione qualitativa della programmazione artistica.