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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il fabbricato ottocentesco denominato "ex cronicario” sorge per volontà dal canonico saviglianese don Luigi Carignani di Chianoc, il quale dopo aver costituito nel 1825 in forma ufficiale lo "Spedale de' Cronici della B. Vergine del Buon Consiglio decise di acquistare nel 1826 i fabbricati ed i terreni  già appartenuti ai Lovera di Piatto e d’Utelle da destinare alla sua opera. L’edificio aveva  lo scopo di ricoverare il crescente numero dei bisognosi e doveva essere  un  luogo dove poter terminare l’umana sofferenza. Inizialmente, su quel luogo, sorgevano due palazzi eretti nel sec. XVI con attigui ampi giardini che mal si adattavano alle esigenze di ricovero di quei derelitti bisognosi; erano necessari  spazi, configurati su schemi simili a quelli della nuova edilizia ospedaliera.

Il progetto di sistemazione e di riplasmazione dell'immobile, redatto dall'Arch. Giuseppe Vigliari nel 1831, prevedeva una serie di interventi, tra i quali la completa revisione delle aperture sulla facciata prospettante la via pubblica, la ricollocazione della scala di collegamento con il piano superiore, nella manica trasversale centrale, la creazione di un altro corpo scale di dimensioni minori  inserito nella manica trasversa verso mezzanotte. Si erigeva, ex novo, una terza ala trasversale, di profondità eguale e quelle due già esistenti, sul lato meridionale del complesso, raccordando i tre corpi verso il giardino con un porticato sia a piano terreno che al primo.

Il progetto redatto dall'Arch. Vigliari tendeva quindi ad una migliore distribuzione dei percorsi di collegamento, sia verticali, sia orizzontali, attraverso l'inserimento dei porticati al piano terreno e primo, i quali consentivano, inoltre, il disimpegno di quegli ambienti prima obbligatoriamente interdipendenti.

L'ultima consistente modifica del complesso edilizio dell'"Ospedale dei Cronici" avviene nel 1917, su progetto dell'Ing. Jaffa Guido, attraverso l'ulteriore ampliamento del fronte lungo la via degli Ospedali con un nuovo corpo edilizio attiguo a quello antico.

Dal 1918 il fabbricato assume, volumetricamente, l'assetto definitivo, che conserverà sino al momento di allontanamento dell'"Ospedale dei Cronici" nella nuova struttura edificata a scopo di casa di riposo.

Il complesso si articola con pianta a forma di L appena abbozzata realizzato sul fronte strada , limitrofo alla portineria, composto da tre piani fuori terra, un seminterrato e un sottotetto.

I prospetti sui cortili interni sono intervallati da diversi avancorpi di poco aggettanti rispetto al filo del fabbricato e in alcune zone permane la tessitura muraria a vista, mentre altre sono intonacate. Al primo e secondo piano fuori terra si aprono ampie vetrate che portano luce ai retrostanti corridoi coperti da volte a botte con sottarchi.

Gli interni in parte adeguati per rispondere alle normative vigenti presentano ambienti voltati e controsoffittati con pregevoli decorazioni.

Informazioni sullo stato della conservazione

Nel corso degli anni sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e/e modifica della destinazione d’uso (da sanitaria a amministrativa o viceversa) al fine del soddisfacimento delle necessità di organizzazione ospedaliera; tali interventi non sempre sono stati eseguiti all’insegna di una visione organica di un edificio tutelato.

Durante il biennio ’89 - 90’ si svolse una indagine della Soprintendenza circa i lavori eseguiti senza richiedere l’approvazione prevista dall’art. 18 della legge 1089. L’iter della procedura sanzionatoria si concludeva con nota prot. 5888 (MM) del 09/06/1990 coerentemente all’art. 59 della legge 1089/39 all’epoca vigente, e in particolare si segnalava che: 

- non sono state eseguite importanti demolizioni;

- le nuove tramezzature sono reversibili e sono state collocate coerentemente rispetto alle volte;

- dovrà essere rimossa la controsoffittatura nella cappella;

- dovrà essere studiata diversa collocazione della centrale termica;

- la rimozione della soletta nel grande locale dell’ala nord dovrà essere studiata nell’ambito di un definitivo progetto di restauro.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Trattasi di edificio destinato ad uso amministrativo e ambulatoriale.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 923.507,86 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento in progetto, prevede il rifacimento dell'orditura lignea del tetto, allo stato attuale in precarie condizioni manutentive, comprensiva di tegole e opere di lattoneria, quali canali di gronda, faldali e pluviali; la nuova orditura verrà posizionata sulla struttura esistente a sostituzione della pre esistenza e correttamente dimensionata in funzione dei carichi agenti.