Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
A Saluzzo nei primi anni del Settecento la Congregazione di Carità che aveva il compito di soccorrere a domicilio i poveri inabili al lavoro stabilisce la costruzione di un nuovo ospedale da utilizzare per il ricovero dei poveri bisognosi. Nel 1718 venne acquistato un terreno subito al di fuori della città, l’attuale via Spielberg, , nel sito dove sorge tuttora e nel 1719, l’architetto Francesco Gallo fornì il progetto articolato in due costruzioni rettangolari delle quali solo una venne realizzata. Nel dicembre del 1751 l’amministrazione affidò l’incarico al capo mastro Antonio Piacenza per restaurare quanto costruito e proseguire il progetto iniziale del Gallo. Nel 1771, l’ospedale di Saluzzo era ancora costituito dalla unica parte realizzata del progetto iniziale del Gallo: un unico corpo articolato su due piani destinati, quello superiore, alle donne e quello inferiore agli uomini. I locali di degenza, le “infermerie”, erano affiancati da un corridoio volto a levante alle cui pareti erano appesi, secondo la consuetudine del tempo, i ritratti dei benefattori.
Si dovrà attendere fino al 1868 per assistere ad una nuova prosecuzione dei lavori con il completamento della manica prospiciente via Spielberg.
Nei primi anni del Novecento l’incarico di redigere un piano di ristrutturazione venne affidato al geometra Brunetti in modo da conciliare “le esigenze della moderna profilassi colle necessità finanziarie dell’istituto”.
Si provvide alla ristrutturazione delle corsie, al rifacimento dei pavimenti e degli impianti igienici, al riordino dei locali destinati ai malati cronici, alla costruzione di una adeguata sala operatoria, vennero inoltre progettati particolari ambienti destinati al ricovero degli ammalati affetti da malattie croniche, da malattie infettive e per i tubercolosi.
Nella parte di ospedale volta verso la via vennero collocati al piano terreno locali destinati a magazzino, l’alloggio del portinaio, la farmacia e gli ambulatori; al primo piano erano gli uffici amministrativi, l’archivio e le stanze di degenza per cronici, le camere a pagamento e la sezione Maternità. Al secondo piano trovarono spazio i locali destinati alle suore, la cappella, il reparto Malattie infettive e quello per gli “incurabili”. La vecchia “manica” del Gallo, prolungata nella seconda metà dell’Ottocento, ospitava, a piano terra, i dormitori per gli infermieri, la cucina, la lavanderia ed in un corpo adiacente, lungo il bedale dei molini, il padiglione dei tubercolotici. Al primo piano era la sezione chirurgica suddivisa in due parti, uomini e donne, dai locali della sala operatoria, al secondo piano venne collocata la sezione medica. All’ultimo piano della torre angolare era prevista la costruzione dell’infermeria militare.
Gli interventi contemplati dal progetto Brunetti del 1906, possono essere considerati ad un tempo il punto di arrivo della lunga fase costruttiva dell’ospedale settecentesco e l’inizio di una nuova fase di ammodernamenti e riconversioni
Informazioni sullo stato della conservazione
La struttura dell’edificio è realizzata in muratura portante in laterizi pieni e semipieni ed in pilastri e setti di calcestruzzo armato; il tetto è realizzato con orditura in legno e tegole e finitura in tegole marsigliesi con ferma neve inglobati con le stesse.
Si evidenzia che la struttura portante del tetto (sia l’orditura primaria che quella secondaria) è stata accomodata probabilmente verso la fine degli anni ’90 e mostra visibili segnali di parziali ammaloramenti ed imbracature come risulta dai fotogrammi allegati, che comunque non pregiudicano la staticità del manufatto presumibilmente per almeno un quinquennio o decennio prossimo venturo.
Le pareti del piano terra e del primo piano sono realizzate in muratura portante, i solai così come i setti che contengono ascensore e monta lettighe sono in calcestruzzo armato.
Nei collegamenti dei corridori che congiungono le varie maniche del fabbricato, si rilevano testimonianze di assestamento che richiederanno un intervento di manutenzione straordinaria nel medio – lungo periodo.
L’edificio non risulta coibentato e i serramenti dotati di vetrocamera non si presentano in ottime condizioni, specialmente le finestre lato sud evidenziano screpolature nelle traverse orizzontali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Struttura ospedaliera