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Attività principali dell'istituzione

Effimera è una giovane società di produzione nata nel 2018 dalla caparbietà di due donne dall’amore sviscerato per il teatro e desiderose di portare avanti progetti comuni, che dal 2020 iniziano a produrre spettacoli teatrali di qualità. Una società tutta al femminile che trova nel Maestro Gabriele Lavia la luce che illumina il suo cammino e la sua direzione.

La compagnia “Effimera” ha, come missione, di “Fare Teatro”.

È presto detto.

Se pensiamo a questo “presto detto” in modo essenziale, fino in fondo, fino all’estremo, questo “presto detto” nasconde un pericolo. Il pericolo di un volo.

Ma se c’è il pericolo c’è anche la possibilità̀ e la salvezza.

Questa possibilità̀ di salvezza è il teatro. E il pericolo é sempre il teatro. È il pericolo che salva. Salva tutto ciò̀ che è umano nnell’uomo. Che cosa noi pensiamo che sia questo teatro come “salvazione”? È affrancare, slegare, liberare, salvaguardare, custodire, preservare l’Umano nel nostro Mondo, nella nostra società̀

Holderling dice: “Dov’è il pericolo è anche ciò̀ che salva e cresce”.

Gabriele Lavia

La linea culturale della nostra compagnia è caratterizzata da un forte legame di continuità con la storia del grande teatro italiano.

Un forte legame con la nostra tradizione.

La parola tradizione contiene in sé la radice della parola “tradimento”. Le nostre produzioni sono e saranno sempre tradimenti della tradizione. Quello che chiamiamo tradizione è un concetto “temporale”. Nel senso che un “tempo” antico viene trasferito, “tradizionato”, nel tempo di “oggi” che è il tempo-moderno. È attraverso questo “modo” che noi siamo il “tempo”. Moderno è il nostro modo di essere il Tempo.

Questa “rigorosa” tradizione del tempo è il nostro impegno.

Siamo legati al nostro Passato. Sappiamo però che Passato si dice anche “anteriore” che vuol dire “prima” e “davanti”. Futuro si dice “Posteriore” che vuol dire “dopo” e “dietro”. Solo con lo sguardo-sul-passato (sull’Anteriore), sulla tradizione, potremo essere “sorpresi” dal “futuro”.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 300.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto artistico della nostra società nel 2022 sarà caratterizzato dalle rappresentazioni de “Le Leggi Della Gravità” di Jean Teule’ con la regia di Gabriele Lavia che lo vede in scena assieme a Federica di Martino ad un giovane attore della Silvio d’Amico: Enrico Torzillo. Inoltre, si riprenderanno sia “Le Favole di Oscar Wilde” - una lettura come solo un grande maestro del teatro può presentare a un pubblico che è rimasto lontano dalle sale teatrali forse troppo tempo alimentando la voglia di teatro e di partecipazione riportando l’attenzione degli spettatori all’attenzione al presente, attraverso la genialità di Wilde. Lavia sapientemente ricerca in questi testi il pretesto per abbandonarci all’ascolto di storie fantastiche, che alludono alle contraddizioni di una moralità che condiziona spesso la nostra vita - sia “Lavia Legge Leopardi” dove Lavia «dice Leopardi»: dice, perché non legge né interpreta, ma riversa sul pubblico, in un modo assolutamente personale nella forma e nella sostanza, le più intense liriche leopardiane.

“Amori Rubati” un progetto culturale composito che riproponiamo, che ha l’obiettivo di dare voce a una preghiera: a nessuno deve essere più rubato l’amore. Un progetto di teatro, di performance, di incontri, di informazione. Ma soprattutto di condivisione. Ogni rappresentazione di “Cronaca di Un Amore Rubato” tratto dal racconto “Cronaca di Uno Stupro di Gruppo” di Dacia Maraini adattato ed interpretato da Federica Di Martino, è introdotta dalla lettura di un racconto sempre della Maraini, tratto dalla sua raccolta “L’Amore Rubato”.

La una nuova importante messa in scena “Il Berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello adattata da Gabriele Lavia che ne cura anche la regia. Interprete principale Lavia con Federica Di Martino, Francesco Bonomo, Matilde e Maribella Piana, Mario Pietramala, Giovanna Guida e Beatrice Ceccherini. Le scene di Alessandro Camera ed i costumi realizzati dagli allievi dell’Accademia Costume & Moda coordinati da Andrea Viotti. Musiche di Antonio Di Pofi.  Ne “Il Berretto…” Ciampa, interpretato magistralmente da Gabriele Lavia, umile scrivano che ricorre alla follia per mantenere la facciata di rispettabilità̀ del suo triste matrimonio, è il primo dei grandi personaggi pirandelliani a prendersi un’amara rivincita dalle umiliazioni di una vita. Il berretto a sonagli fu scritto da Luigi Pirandello nel 1916, in siciliano, per il grande Angelo Musco. Poi Pirandello la tradusse in italiano. «Non c’è dubbio – dichiara Lavia – che in siciliano questa “commedia nerissima” sia più̀ viva e lancinante. Noi faremo una mescolanza tra la “prima” e la “seconda” versione di questo “specchio” di una umanità che fonda la sua convivenza “civile” sulla menzogna.