Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nel 1870 Ferdinando IV di Borbone decise, con la realizzazione della
colmata a mare, l’ampliamento della Villa Comunale; su progetto di Carlo
Vanvitelli fu quindi eseguito un nuovo ingresso principale, su piazza della
Vittoria, abbattendo quello vecchio di Luigi Vanvitelli che era costituito da
due padiglioni simmetrici ed in occasione di quei lavori furono qui
collocate otto delle statue neoclassiche, che erano poste all'interno e che
provenivano dalla Reggia di Caserta.
Le otto sculture di periodo neoclassico, copie di sculture di epoca romana
raffiguranti soggetti mitologici, sono poste su alti basamenti, sul fronte di
ingresso, da Piazza Vittoria, della Villa Comunale.
L'ottava scultura raffigurante il Fauno che suona il piffero al momento non
è visibile e i pezzi che la compongono si trovano custoditi in un deposito.
Una parte di queste sculture neoclassiche è stata scolpita dal
genovese Tommaso Solari senior, un'altra invece dallo scultore
romano Andrea Violani.
Da destra verso sinistra in sequenza si susseguono, rispettivamente:
- Il Fauno che suona il piffero –ridotta in pezzi e non visibile- in deposito
- L’Apollo del Belvedere
- Statua di Ercole con Fauno - autore Andrea Violani
- Fauno con fanciullo in braccio
- Statua di guerriero con clamide.
- Statua di Ercole con fauno
- Statua di Apollo, detta l’Apollina
- Fauno con cembali
Informazioni sullo stato della conservazione
Le sculture neoclassiche all’ingresso della Villa Comunale di Napoli
costiuiscono un insieme di grande decoro a testimonianza di un periodo
storico durante il quale architetti di grande valenza del calibro di Luigi e
Carlo Vanvitelli progettavano e realizzavano splendide opere
architettoniche ornate dai più grandi artisti dell’epoca per il Regno delle
due Sicilie.
Le sculture necessitano di operazioni di restauro conservativo per
preservare il bene dal degrado e dalla decoesione del marmo anche
attraverso la rimozione delle croste nere causate dagli agenti inquinanti.
Inoltre i basamenti sono deturpati da numerose scritte vandaliche.
In particolare la scultura raffigurante il Fauno che suona il piffero non
è al momento visibile ed i pezzi sono conservati in un deposito del
Comune di Napoli.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Spazio pubblico all'aperto.