Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Policlinico Umberto I di Roma, dedicalo all'omonimo re italiano, è il policlinico universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università “La Sapienza” di Roma.
Si tratta del più grande ospedale pubblico italiano, la cui costruzione venne iniziata nel 1883 su progetto di Giulio Podesti (1842-1909).
La costruzione venne completata vent'anni dopo, e l'inaugurazione venne presenziata dal rettore dell’epoca, Luigi Galassi, e dal re Umberto I a cui poi verrà dedicata la struttura.
Fin dal 1874 Roma, neo-capitale d’Italia, sentì la necessità di dotarsi di un grande ospedale moderno e nel 1881 viene istituita una commissione, presieduta dal Ministro Guido Baccelli, per definire il problema e successivamente è bandito un concorso nazionale.
Per la realizzazione del complesso viene individuata una ampia area decentrata di circa 160.000 mq, tra il Castro Pretorio e l’attuale viale Regina Margherita. La scelta fu ritenuta da molti di cattivo auspicio per la vicinanza al cimitero del Verano.
Il concorso bandito nel 1883 dal Ministero della Pubblica Istruzione è vinto da Giulio Podesti con un progetto di concezione moderna, che sfrutta le ultime acquisizioni della cultura ospedaliera europea.
Presentato nella sua forma definitiva nel 1888, subisce nel corso dei lavori frequenti modifiche sia nella disposizione planimetrica generale, sia nell’impianto dei singoli edifici, ma i criteri compositivi e le scelte di base caratterizzano ancora oggi l’intero complesso.
Il Podesti pianifica in modo funzionale e seriale un complesso iniziale di dieci padiglioni o cliniche, circondate dal verde e collegate da un duplice sistema di passaggi sotterranei e passerelle aeree o di gallerie sopraelevate su colonne di ghisa. Vi aggiunge anche gli edifici per l’amministrazione e poi tutti i servizi necessari per un ospedale.
Podesti stilisticamente segue la grande moda del Neocinquecentismo, ma motivi economici lo costringono a rinunciare all’idea di utilizzare materiali di pregio e, riesce ad integrare perfettamente l'uso degli intonaci e degli stucchi con le strutture in ferro e ghisa.
Il fronte principale sul Viale del Policlinico, su cui prospettano le cliniche e in particolare l'Edificio 7 - Clinica Dermatologica, è caratterizzato da edifici trattati come monumentali ville classicheggianti, con timpani e fregi, riuniti poi uno all'altro con un sistema di passerelle sostenute da esili colonne di ghisa.
Tra il 1889 e il 1892 viene appaltato all'Impresa Ceribelli il I Lotto dei lavori, che comprende le due cliniche medica e chirurgica (Clinica Medica I e Cardiochirurgia) e le due cliniche propedeutiche (Clinica Medica II e Chirurgia II). Alla stessa Impresa Ceribelli vengono appaltati il II Lotto (tra i 1892 e il 1894) che comprende il Palazzo dell'Amministrazione, l'Economato, la Centrale Termica, la “caminiera” e i relativi tratti di gallerie, e poi il III Lotto (tra il 1893 e il 1895) che comprende la clinica dermosifilopatica (l'odierna Clinica Dermatologica, Edificio 7) e la clinica oculistica.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato di conservazione del bene è in generale piuttosto scadente.
All'esterno, i prospetti sono molto articolati e sono presenti numerose porzioni ammalorate da infiltrazioni, in particolare i cornicioni, i fregi e tutte le parti in aggetto necessitano di manutenzione radicale.
All'interno, al piano terra, sono presenti spazi voltati pregevoli, che riguardano il connettivo di distribuzione e in generale lo spazio riservato al pubblico; gli ambienti hanno uno stato di conservazione comunque molto differenziato e disarmonico, sia nelle finiture che nella distribuzione, frutto di rimaneggiamenti successivi e interventi eseguiti in maniera disomogenea nel corso di decenni.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La Clinica Dermatologica è attualmente aperta agli utenti e funzionante, con gli orari istituzionali dell'Ospedale.