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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il polittico di Carlo Crivelli, raffigurante nell’ordine superiore Sant’Antonio, Santa Chiara e San Ludovico e nell’ordine inferiore Santa Caterina da Siena, San Pietro e Maria Maddalena, proviene dalla chiesa di San Francesco a Montefiore dell’Aso ed è databile fra il 1471 e il 1473.
Il manufatto è stato purtroppo smembrato negli anni Cinquanta del XIX secolo: la tavola raffigurante Cristo sorretto da angeli è stata acquistata dalla National Gallery di Londra nel 1859, mentre la Madonna in trono col Bambino e il San Francesco sono stati comprati dai Musées Royaux des Beaux-arts de Belgique nel 1862. La predella, ricondotta al polittico da Federico Zeri nel 1961, si trova oggi sparsa in varie istituzioni museali nel mondo ed era composta da varie tavolette con santi e apostoli raffiguranti: Cristo Benedicente (Williamstown, Massachusetts, Clark Art Institute), S. Andrea e San Marco (?) (Honolulu, Academy of Arts, collezione Kress), San Giovanni Evangelista e San Pietro Apostolo (Detroit Michigan Institute of Fine Arts), un Apostolo con cartiglio (New York, Metropolitan Museum, collezione Robert Lehman), San Giovanni (?) e un Apostolo (Upton House, Banbury-Oxfordshire, National Trust).

Informazioni sullo stato della conservazione

L’opera è attualmente collocata su parete contigua ad ambiente chiuso, all’interno di una nicchia dotata di impianto antifurto localizzato e di una recinzione. Sia la parte superiore sia la parte inferiore del polittico sono ancorate alla parete di fondo della nicchia mediante staffe metalliche.
Supporto lignei
I supporti sono deformati: si può notare, infatti, un imbarcamento medio della tavola con la Maddalena e un imbarcamento piuttosto evidente in corrispondenza della tavola con San Ludovico da Tolosa. Tali deformazioni si sono prodotte anche dopo l’applicazione della struttura di contenimento applicata da Leonetto Tintori nel 1963, generando delle forze che agiscono con trazione del retro e compressione del davanti con pericolose ripercussioni sugli strati pittorici. L’applicazione di una traversatura mobile e forte sul verso delle tavole avrebbe dovuto controllarne l’imbarcamento, trasformando le forze che davano origine alla deformazione in movimenti lineari di dilatazione e restringimento, ma spesso questi sistemi si sono purtroppo dimostrati decisamente inadatti nel tempo per le tavole dipinte.
Sul supporto del San Ludovico si riscontra la presenza di una fessurazione di media grandezza in corrispondenza del bordo esterno e della traversa superiore. Anche sul supporto del Sant’Antonio da Padova è presente una piccola fessurazione nell’angolo sinistro, in corrispondenza della traversa inferiore.
Su tutta la superficie delle assi lignee, si possono notare numerosi fori circolari di sfarfallamento causati da un attacco xilofago avvenuto in passato. Dall’ultimo sopralluogo effettuato, non è stata riscontrata la presenza di un attacco biologico in corso (cfr. § Interventi precedenti).
Sono state rilevate alcune macchie da umidità, in particolare gore ubicate sul retro del San Ludovico lungo il bordo sinistro, al centro delle tavole con Sant’Antonio da Padova e Maddalena e nella parte inferiore destra della tavola raffigurante Santa Caterina.
Infine, nella parte inferiore della tavola raffigurante Santa Caterina è stato scoperto dalla scrivente un disegno eseguito probabilmente a tempera mediante un pennello sottile e interrotto da una nottola per l’applicazione della traversa inferiore. L’ardua identificazione del soggetto raffigurato non ci consente di avanzare ipotesi sulla paternità dello schizzo. Tuttavia, la tipologia dei tratti mostra somiglianze con il disegno conservato sul retro della tavola con San Francesco conservata a Bruxelles.
Struttura di contenimento
La struttura di contenimento non presenta né deformazioni né sconnessure o elementi mancanti. Tuttavia, è da rilevare un attacco biologico di età non definita ma probabilmente non più in corso: sono presenti, infatti, alcuni fori di sfarfallamento, diffusi soprattutto sui tasselli delle traverse. Inoltre, nell’ultimo sopralluogo svolto nel mese di giugno 2021, sono stati rilevati numerosi insetti morti sulle traverse e all’interno della nicchia dove è collocata l’opera.
Cornice

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Esposto Presso Polo Museale S.Francesco di Montefiore dell'Aso

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Le operazioni prevedono innanzitutto lo smontaggio della cornice lignea dorata e il trattamento della
stessa e del legno di supporto mediante disinfestazione anossica per la prevenzione e l'eliminazione di
attacchi di microrganismi e di organismi biodeteriogeni (insetti xilofagi). Verrà eseguito il ristabilimento
dell'adesione dei materiali costitutivi degli strati preparatori e pittorici in corrispondenza dei
sollevamenti e scaglie di colore.
Se necessario, si effettuerà il ristabilimento della coesione del supporto ligneo dal verso e si valuterà
l’effettuazione di un risanamento del legno di supporto (ed eventualmente del legno della cornice)
mediante applicazione di listelli o inserti in legno, in presenza di fessurazioni nelle tavole. Le traverse
presenti sul verso dell’opera saranno accuratamente ispezionate per valutarne la stabilità e l’eventuale
necessità di rimozione e di sostituzione con un sistema di contenimento adeguato.
Le operazioni di pulitura della superficie dipinta e di rimozione della vernice alterata non originale
avverranno in maniera graduale e si svolgeranno sotto microscopio ottico, lenti di ingrandimento e
visori ottici. La pulitura mirerà alla rimozione di depositi superficiali coerenti (polveri grasse, fumi), di
sostanze soprammesse di varia natura quali vernici o ravvivanti non originali e cromaticamente alterati,
di reintegrazioni pittoriche o ridipinture cromaticamente alterate o eseguite con materiali non idonei alla
conservazione del manufatto.
La presentazione estetica dell’opera si eseguirà seguendo il criterio della localizzazione ed estensione
delle mancanze: si effettuerà la stuccatura delle lacune della preparazione e della pellicola pittorica e la
reintegrazione pittorica con finalità di ricostituzione del tessuto cromatico e di riduzione
dell'interferenza visiva delle lacune. Il trattamento finale del manufatto si otterrà mediante verniciatura
della pellicola pittorica con finalità di protezione e ristabilimento del corretto indice di rifrazione della
superficie.


Elenco cronologico delle fasi operative:
- Interventi conoscitivi e di documentazione
- Consolidamento degli strati preparatori e pittorici
- Trattamento anossico del legno di supporto e della cornice
- Smontaggio della cornice
- Operazioni di pulitura del verso
- Rimozione dell’attacco fungino pregresso in forma quiescente
- Operazioni di pulitura e rimozione delle sostanze soprammesse
- Rimozione delle stuccature non idonee e delle ridipinture
- Consolidamento e risanamento del supporto ligneo
- stuccatura delle lacune
- reintegrazione pittorica
- protezione superficiale finale