Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’ex chiesa dei Santi Faustino e Giovita è un edificio storico di proprietà del Comune di Vicenza attualmente in concessione a Cinema Odeon Srl, impresa completamente partecipata da Società Generale di Mutuo Soccorso, che fin dal 1858 ha avuto in gestione il Bene.
Il luogo in cui venne costruita la chiesa primitiva è facilmente individuabile, perché la chiesa - nonostante i restauri e le modifiche - corrisponde all'attuale Cinema Odeon, con la facciata rivolta verso Piazzetta Goffredo Parise e il fianco lungo Stradella dell'Isola.
Il primo documento che la nomina è del 971, quando il vescovo di Vicenza Rodolfo e il patriarca di Aquileia Radoaldo sedettero in giudizio a Verona per comporre una lite tra il monaci di Santa Maria in Organo e i preti della chiesa vicentina dei santi Faustino e Giovita; viene poi citata anche nel privilegium di Urbano III del 1186. Nel XIII secolo divenne sede parrocchiale e veniva citata fra le sette cappelle urbane.
Così come la vicina chiesa di Sant'Eleuterio, anche quella di San Faustino fu sede di fraglie, come quella dei fabbri che vi eressero l'altare del loro patrono Sant'Eligio, che aveva un notevole peso nella vita della chiesa.
Influente era anche la fraglia degli orefici che seppellirono qui l'incisore e cesellatore Valerio Belli.
Nel 1686 il giureconsulto Giovanni Maria Marchesini procurò l'officiatura della chiesa dei Santi Faustino e Giovita - che fino ad allora era sempre stata gestita da sacerdoti secolari dipendenti dai canonici della cattedrale - ai padri filippini, che si occuparono del suo restauro, tanto che il nome di San Filippo fu aggiunto a quello di Faustino e Giovita nel titolo della chiesa. Essi però vi rimasero solo fino al 1719, quando si spostarono dov'era stata la prima chiesa vicentina dei Gesuiti, per costruirvi la propria, dedicata a San Filippo Neri. Altri lavori furono compiuti nei primi decenni del Settecento, anche per riparare i danni conseguenti al terremoto del 1695.
Nel 1710 fu posta la prima pietra del campanile, su disegno di Francesco Muttoni.
La facciata barocca, che ricorda quella della parrocchiale di Santa Caterina, è dovuta all'architetto Ottavio Bertotti Scamozzi ed è stata costruita alla fine del Settecento.
Nel 1807, in base ai decreti napoleonici, la parrocchia di San Faustino fu soppressa e la chiesa fu sconsacrata e quasi completamente spogliata di tutte le opere d'arte che possedeva. Passato al demanio comunale, l'edificio venne utilizzato come magazzino - nel 1843 lo era per il legname di costruzione della Rua - nonostante i tentativi dei fedeli di poterlo riaprire quanto meno come oratorio.
Questa istanza trovò risposta dopo il 1858, quando venne ceduto alla Società del Mutuo Soccorso fra gli artigiani vicentini, che lo utilizzava per adunanze e cerimonie religiose. Qualche decennio più tardi però, nel 1898 la Curia vescovile vi vietò ogni funzione religiosa e l'edificio venne definitivamente adibito soltanto a sala conferenze.
Dal maggio 1907 divenne sala cinematografica, il Cinema Odeon.
Informazioni sullo stato della conservazione
La Società Odeon Srl, che gestisce le attività del Cinema Odeon in Vicenza, ha sottoscritto una convenzione di utilizzo dell’ex Chiesa dei Santi Faustino e Giovita con il Comune di Vicenza, che ne è il proprietario. Detta convenzione prevede la gestione del Bene anche negli aspetti di restauro e manutenzione straordinaria, in ottemperanza alla quale, la società Odeon srl ha effettuato negli anni, una serie di piccoli interventi di gestione soprattutto impiantistica, volti a garantire sempre la sicurezza e la rispondenza alle norme nell’utilizzo della struttura da parte del pubblico. Tuttavia, ad un esame più ampio ed approfondito, emerge la necessità di un intervento organico, che restauri e protegga il Bene nella sua interezza, al di fuori delle logiche di gestione commerciale della destinazione a cinema.
Il Progetto prevede un piano di interventi finalizzato a restaurare, recuperare e ricomporre la compagine monumentale dell’ex Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, a partire dalla facciata principale, prospicente Piazzetta Goffredo Parise, e dalla facciata lungo Stradella dell’Isola, il cui stato di conservazione è classificabile da “scarso” a “pessimo”, caratterizzato da un nutrito quadro fessurativo, nonché da piccole mancanze di materiale. Le porzioni ad intonaco risultano dilavate, diffusamente cavillate, ed, in alcune parti, completamente mancanti. Gli elementi lapidei decorativi riportano pesanti depositi organici e non. Il portone ligneo è, anch’esso, molto degradato.
Il manto di copertura principale sembra invece abbastanza omogeneo ed in buono stato di conservazione; tuttavia, preoccupa un andamento sinuoso del colmo, che denota, in un punto in particolare, un probabile cedimento – o almeno una pesante deformazione – probabilmente delle strutture lignee secondarie.
Il primo stralcio dei lavori, riguardante la facciata principale, è stato avviato a novembre 2021.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Su appuntamento