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Attività principali dell'istituzione

ErosAntEros nasce nel 2010 dall’incontro di Davide Sacco, regista e music designer ravennate, e Agata Tomšič, attrice, regista e dramaturg italo-slovena, prima come collettivo artistico che manipola fonti e linguaggi espressivi disparati con l’obiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale; poi anche come organizzazione che promuove la cultura teatrale attraverso la produzione e distribuzione di spettacoli di teatro contemporaneo, la programmazione di eventi, progetti formativi e partecipativi, lo sviluppo del lavoro artistico di ErosAntEros in Italia e all’estero.

Dal 2018 dirige a Ravenna POLIS Teatro Festival, ospitando ogni anno a maggio a Ravenna i protagonisti della scena internazionale contemporanea e stimolando le persone mediante progetti partecipativi e formativi, per riscoprire l’importanza dell’arte teatrale e riflettere attraverso di essa sui nodi del presente.

Negli anni ha prodotto spettacoli con istituzioni teatrali di massimo prestigio come Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Slovensko Mladinsko Gledališče, TNL – Théâtre National du Luxembourg, Teatro Stabile di Bolzano, Ravenna Festival, Campania Teatro Festival, Teatro della Toscana, TPE - Teatro Piemonte Europa –, e ospitato artisti europei di grande rilievo e giovani emergenti.

ErosAntEros ha preso inoltre parte a numerosi progetti internazionali presso: il Festival d’Avignon (nel 2023 e 2022 con European Theatre Convention; nel 2018 con ProHelvetia e MiBACT); diverse conferenze internazionali di EASTAP European Association for the Studies of Theatre and Performance (Aarhus 2023; Milano 2022); il Kosovo Theater Showcase 2022; la candidatura di Piran2025 a Capitale Europea della Cultura (consulenti artistici 2019-2020 con una rete di 30 partner europei di massimo rilievo), il F.I.N.D. Festival dello Schaubühne di Berlino (nel 2015, con ERT – Emilia Romagna Teatro e Progetto Prospero), il Grotowski Institute di Wroclaw e il Nordisk Teaterlaboratorium di Holstebro (tra il 2014 e il 2017, con Odin Teatret).

POLIS Teatro Festival è sostenuto da Ministero della Cultura (FNSV 2022-2024), Regione Emilia-Romagna (L.13 2022-2024), Comune di Ravenna (Convenzioni culturali 2023-2027). Ogni anno accede ai contributi di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (dal 2019), Fondazione Cassa di Ravenna (dal 2021) e di altri soggetti pubblici e privati.

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POLIS Teatro Festival giunge nel 2025 alla sua 8a edizione, dopo sette anni di successi per uno dei pochi festival teatrali italiani che indagano tematiche fondamentali quali la difesa dei diritti civili, il cambiamento climatico, il ruolo dell’arte nella società. Dal 2018 il festival si è fatto conoscere dal panorama teatrale internazionale, diventando un appuntamento consolidato, che porta ogni anno a teatro anche cittadini che per motivi economici o sociali non vi mettono piede e centinaia di giovani under30.

xPOLIS 2025 mette al centro un focus internazionale sul teatro contemporaneo della penisola iberica, che si svilupperà tra il 6 e l’11 maggio 2025 nei principali luoghi culturali di Ravenna (Teatro Rasi, MAR - Museo d’Arte della Città di Ravenna, Artificerie Almagià, Teatro Socjale).

Oltre 25 eventi, tra cui nomi di punta della scena teatrale internazionale, prime nazionali, coproduzioni con i maggiori teatri e festival europei, momenti di confronto tra artisti, studiosi e operatori internazionali, che richiameranno l’attenzione di critici e spettatori da tutta Europa, confermando la proposta artistica di massimo rilievo distintiva del festival. Un programma ricchissimo, che accompagna gli spettacoli con momenti di incontro con critici e studiosi, attività formative e progetti partecipativi, in un’ottica di inclusione e cittadinanza attiva che è anima del festival sin dalla prima edizione (Biglietti sospesi, Biglietti Under30, Progetto Visionari, Laboratori Universitari). Sono fondamentali per essi la collaborazione a più livelli con l’Università di Bologna (Dipartimento di Interpretazione e Traduzione di Forlì; LM I-Contact di Ravenna, Fondazione Flaminia di Ravenna), le cooperative sociali del territorio (Villaggio Globale, CIDAS, Solco), le reti nazionali In-Box e L’Italia dei Visionari.

POLIS Teatro Festival è sostenuto da Ministero della Cultura (FNSV 2022-2024), Regione Emilia-Romagna (L.13 2022-2024), Comune di Ravenna (Convenzioni culturali 2023-2027). Ogni anno accede ai contributi di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (dal 2019), Fondazione Cassa di Ravenna (dal 2021) e di altri soggetti pubblici e privati.

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POLIS 2024 mette al centro un focus internazionale sul teatro contemporaneo dell’area di lingua tedesca, che si sviluppa tra il 7 e il 12 maggio 2024 nei principali luoghi culturali di Ravenna (Teatro Rasi, Artificerie Almagià, Teatro Socjale) e con un prologo straordinario il 24 aprile presso il Teatro Alighieri, in collaborazione con La Stagione dei Teatri.

Oltre 25 eventi, tra cui nomi di punta della scena teatrale internazionale, prime nazionali, coproduzioni con i maggiori teatri europei, momenti di confronto tra artisti, studiosi e operatori. In primo piano il nuovo lavoro internazionale e multilingua di ErosAntEros, Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, che prevede il coinvolgimento della band cult slovena Laibach, coprodotto con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Slovensko Mladinsko Gledališče, TNL – Théâtre National du Luxembourg, Teatro Stabile di Bolzano e ospitato a Ravenna in un’imperdibile occasione, il 24 aprile.

Tra le prime nazionali dei principali artisti europei: il collettivo femminista di Berlino She She Pop con POSSEDUTOUn monologo collettivo che rinnova il concetto di "teatro senza pubblico" attraverso un monologo polifonico in cui la comunità dice la sua. Tra le importanti ospitalità internazionali: Rimini Protokoll, gruppo berlinese tra i più riconosciuti, con The Walks, performance itinerante che utilizza lo spazio pubblico come uno scenario teatrale; l’artista svizzero Mats Staub con Death and Birth in My Life che affronta temi universali attraverso testimonianze individuali creando un luogo intimo dove provare un'esperienza comune; la compagnia italo-tedesca Barletti/Waas con lo storico spettacolo Autodiffamazione del Premio Nobel austriaco Peter Handke. Altra coproduzione del festival: Sulla difficoltà di dire la verità di ErosAntEros, tratta dal saggio politico-letterario di Brecht Cinque difficoltà per chi scrive la verità, innesca la ricerca sonora-vocale della compagnia con le fotografie di Michele Lapini.

La programmazione di POLIS è arricchita da ospitalità, residenze e coproduzioni di artisti europei più giovani: con Millenovecento/89 Le Cerbottane, duo femminile, che, nell’ormai consueta formula della domenica a pranzo al Teatro Socjale di Piangipane, racconta la caduta del muro di Berlino e la fine del P.C.I. mescolando memorie di famiglia a quelle storiche; Caterina Marino, selezionata attraverso la rete nazionale In-Box, che con Still Alive analizza il disagio di una generazione che non riesce a proiettarsi nel futuro; i due spettacoli scelti dagli spettatori ravennati tramite il progetto nazionale L’Italia dei Visionari.

Un programma impreziosito damomenti di incontro e convegni internazionali con artisti, critici e studiosi (trasmessi anche in streaming), attività formative e progetti partecipativi che si sviluppano durante tutto l’anno, in un’ottica di inclusione e cittadinanza attiva che è anima del festival sin dalla prima edizione.


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Dal 3 all’8 maggio 2022 POLIS accoglierà artisti italiani e internazionali, con la grande novità di un focus speciale sulla drammaturgia contemporanea francese, che confermerà e rafforzerà la proposta culturale di alto livello distintiva del festival. Oltre alle ospitalità italiane in programma, vanto dell’edizione 2022 saranno infatti diverse produzioni internazionali. Al centro del focus saranno le prime nazionali di Pascal Rambert con 8 ensemble, di Ivica Buljan con La Machine de Turing di Benoit Solès, di Licia Lanera con Con la carabina di Pauline Peyrade; lo spettacolo multilingua CONFINI di ErosAntEros con l’autore Ian De Toffoli e Lo straniero di Teatro i ispirato a Camus, arricchiti da incontri di approfondimento con artisti e studiosi.

Il cuore del festival prevede un totale di 20 eventi che si articoleranno nei luoghi culturali più prestigiosi di Ravenna: il Teatro Alighieri, il Teatro Rasi, le Artificerie Almagià e il Teatro Socjale di Piangipane. Un programma culturale ricchissimo, che agli spettacoli affianca momenti di incontro e di approfondimento, attività formative e progetti partecipativi, che vedono al centro il coinvolgimento diretto dei cittadini già a partire dall’inverno, in un’ottica di inclusione e cittadinanza attiva che è anima fondante del festival dalla prima edizione. Tra questi, Biglietti sospesi, Visionari e Parteci-Polis, sono progetti conosciuti e consolidati che anno dopo anno coinvolgono diversi strati del tessuto cittadino, contrastando la marginalità sociale e culturale; ad essi si aggiunge nel 2022 l’ingresso di POLIS nella rete nazionale In-Box, che promuove alcune delle esperienze più interessanti della scena emergente italiana, e una nuova collaborazione con l’Associazione Ateatro e Stefano Romagnoli, coordinatore del gruppo Spettatore professionista, sul Manifesto dei diritti e doveri degli spettatori.

Grande attenzione sarà data inoltre ai giovani, sia attraverso progetti formativi in collaborazione con l’Università e la Fondazione Flaminia, sia riproponendo il progetto di Biglietti under30, che, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Ravenna, ha portato nel 2021 a teatro quasi 300 giovani e studenti della città.

Il festival gode del sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna (convenzione quinquennale 2018-2022) e della Regione Emilia Romagna (L.13 per lo spettacolo dal vivo, triennio 2019-2021). Dal 2021 è inoltre l’unica realtà della Romagna ad essere riconosciuta dal Ministero della Cultura (FUS 2021) nella categoria festival di teatro. Dal 2019 POLIS è sostenuto di anno in anno anche dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e nel 2021 dai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.


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POLIS 2023 mette al centro un focus internazionale sui Balcani, che si sviluppa tra il 2 e il 7 maggio 2023 nei luoghi culturali più prestigiosi di Ravenna e il 10-11 giugno, con un epilogo straordinario in collaborazione con Ravenna Festival.

La nuova edizione prevede un ampliamento del programma, per un totale di oltre 25 eventi, tra cui prime italiane dei protagonisti della scena internazionale, che richiamano l’attenzione di critici, operatori e spettatori da tutta Europa, confermando la proposta artistica di massimo rilievo distintiva del festival.

Tra le ospitalità di primo piano, due artisti tra i più provocatori del panorama teatrale europeo sud-orientale: il regista bosniaco-croato Oliver Frljić, con Dannato sia il traditore della patria sua! spettacolo sulla disgregazione dell’ex-Yugoslavia, produzione dello Slovensko Mladinsko Gledališče di Lubiana (Slovenia), che a 13 anni dal debutto continua ad attraversare i più importanti palcoscenici del mondo; il drammaturgo kosovaro Jeton Neziraj, che con la sua compagnia Qendra Multimedia affronta la tradizione albanese della Vergine giurata mettendola in relazione con le questioni di genere e lo show business contemporanei. Si somma a essi Branko Šimić, artista poliedrico di Amburgo (Germania) originario di Tuzla (Bosnia) che in un’installazione performativa ricorda in chiave disco la rivolta dei minatori di Husino (1920) per riflettere sulla transizione dal socialismo al post-capitalismo.

Ampio spazio viene dato anche ad artisti internazionali più giovani, con le prime italiane del progetto transdisciplinare dell’artista italo-svedese Gemma Hansson Carbone (tratto dal poema Muoio come un paese del grande Dimitris Dimitriadis), del collettivo francese Zone – Poème, coprodotto e ospitato da POLIS con una tappa del progetto internazionale Ennemi, e Gejm, spettacolo sulla rotta migratoria balcanica della nuova promessa del teatro documentario sloveno Žiga Divjak. Completano il focus Roberta Biagiarelli in un progetto speciale per le scuole superiori sul genocidio di Srebrenica e il giovanissimo attore italo-albanese Klaus Martini, seguito da un momento conviviale al Teatro Socjale di Piangipane, domenica a pranzo con i cappelletti dei volontari del circolo.

Tra le coproduzioni in programma anche gli ultimi due lavori di ErosAntEros: lo spettacolo multidisciplinare LIBIA e GAIA, il nuovo spettacolo partecipativo e site-specific dedicato al pianeta Terra che, coprodotto con Ravenna Festival e il sostegno de La Chartreuse di Avignone, debutta il 10 e 11 giugno.

Un programma ricchissimo, che, attraverso le reti nazionali In-Box e L’Italia dei Visionari, offre spazio anche a compagnie emergenti italiane, accompagna gli spettacoli con momenti di incontro e convegni internazionali con artisti, critici e studiosi (trasmessi anche in streaming), attività formative e progetti partecipativi (Biglietti sospesi, Biglietti Under30, Progetto Visionari, Laboratori teatrali, Parteci-Polis), in un’ottica di inclusione e cittadinanza attiva che è anima del festival sin dalla prima edizione.


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