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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'attuale corpo di fabbrica è in comproprietà fra il Comune di Seravezza l'Ente Parco delle Alpi apuane e due privati.

Le origini del palazzo vengono tradizionalmente fatte risalire al alla metà del Cinquecento.

Da un punto di vista planimetrico le ampie dimensioni del fabbricato contrastano con il tessuto urbano tardo medievale che costituisce il perimetro della piazza.

Anche la collocazione del duomo non sembra essere particolarmente felice e coerente con un allineato e organizzato programma edilizio urbano : infatti il palazzo Rossetti occlude quasi interamente la vista del sagrato.

Il duomo sembra aver assunto la connotazione attuale tra la seconda metà del Quattrocento ed il primo ventennio del secolo successivo. Appare assai improbabile quindi che il palazzo possa essere stato realizzato ex novo dopo questo periodo, le autorità ecclesiastiche si sarebbero opposte senz’altro. Sembra pertanto plausibile che a questo periodo potessero essere presenti dei fabbricati medievali, solo successivamente ristrutturati in un unico palazzo. Quando e in che forme la ristrutturazione abbia avuto luogo non è noto. Indicativamente potrebbe risalire ad un periodo compreso tra la metà del secolo XVI e la metà del secolo XVII. Anche l’entità della ristrutturazione non è nota: gli antichi edifici potrebbero essere stati completamente rasi al suolo come potrebbero essere stati parzialmente riutilizzati.

Esiste un fondo archivistico collocato presso l’Archivio storico del Comune di Pietrasanta, dove sono collocati alcuni terrilogi di epoca tarda ai quali si farà riferimento in seguito.

La veduta più antica, pubblicata nel 1623 e, risalente ad alcuni anni prima, raffigura, di fronte al duomo, alcuni modesti fabbricati, senza metterne in risalto alcuno. Tuttavia l’attendibilità della veduta, per i dettagli, non è particolarmente significativa.

E’ solo con i catasti ottocenteschi che si hanno le prime rappresentazioni dettagliate dell’edificio e del giardino annesso, soprastante via Sant’Antonio. Tuttavia le rappresentazioni ottocentesche hanno una certa utilità nel dimostrare che lo stato di fatto non ha subito significative variazioni negli ultimi due secoli. Il catasto Leopoldino riproduce l’ingombro che esattamente corrisponde all’attuale, con il cavedio centrale e la scala interna. E’ rappresentato il collegamento voltato con il giardino su via Sant’Antonio e la porzione di fabbricato che affaccia su detta strada.

La famiglia Rossetti, che ha rilevato il palazzo dalla famiglia Bonamini, ha lasciato un archivio storico familiare che è depositato presso l’Archivio Storico del Comune di Pietrasanta. Tra le carte di famiglia si conserva un terrilogio risalente al secolo XIX, con la raffigurazione planimetrica del palazzo. Anche in questo caso non si rilevano significative variazioni rispetto allo stato attuale ed alla rappresentazione del catasto Leopoldino salvo una rappresentazione più dettagliata del giardino.

Informazioni sullo stato della conservazione

Ad oggi sono stati eseguiti interventi di restauro sulle seguenti parti comuni:

Facciate, Copertura, cortile, e consolidamento del giardino. E’ inoltre stato installato l’ascensore in comproprietà tra il Parco delle Alpi Apuane ed il Comune.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La porzione del palazzo di proprietà del Comune di Seravezza non è al momento fruibile in quanto sono in corso i lavori di cui al III lotto.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 561.600,68 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede il recupero del secondo piano di palazzo Rossetti per la parte di proprietà comunale che comprende il fabbricato terra-tetto collocato su via Sant’Antonio, le due ampie sale del palazzo ed il vano di collegamento soprastante alla struttura voltata che sovrasta via Sant’Antonio.

Il piano terra ed il primo piano del fabbricato sono occupati dalla scala interna che conduce dal piano terra al secondo piano. La scala, sebbene possa considerarsi ridondante, dal momento che è presente un ascensore ed una scala esterna, ha un valore strategico in quanto rappresenta una ulteriore via di esodo da utilizzarsi per lo svolgimento di eventi nel giardino verticale del palazzo. La scala esterna infatti risulta abbastanza stretta e consente al giardino un limitato accesso di fruitori. Una volta recuperata, la scala, consentirà agli utenti di raggiungere il secondo piano. Nel vano di sinistra saranno realizzati i servizi igienici che potranno essere utilizzati sia per utenti degli uffici sia per eventuali fruitori degli eventi che si terranno all’interno del giardino esterno.

Nei due saloni del palazzo saranno invece realizzati ambienti ad uso ufficio di tipo open space.

Il progetto prevede .

- Rifacimento e/o consolidamento dei solai in legno

- Rifacimento dei soffitti

- Rifacimento degli intonaci

- Sostituzione dei serramenti

- Realizzazione di impianto elettrico

- Realizzazione di impianto termico

- Realizzazione di rete dati

I solai sono in legno e si prevede il consolidamento attraverso la realizzazione di una soletta a basso spessore ( 4-cm) con rete elettrosaldata e connettori tipo tecnaria. L’intervento consente il miglioramento statico dell’edificio e nello stesso tempo il mantenimento delle quote originarie.

Sopra il massetto verranno posizionate delle mattonelle in cotto ad eccezione del salone dove saranno ricollocate le piastrelle originali.

I servizi igienici saranno realizzati ex novo come da tavole allegate e saranno accessibili ai disabili come riprodotto nelle tavole specifiche.

I serramenti interni di pregio saranno accuratamente restaurati mentre le finestre esterne saranno sostituite con serramenti nuovi aventi caratteristiche estetiche e tecniche analoghe a quelli installati al secondo piano nella proprietà del Parco.

Gli impianti elettrici saranno completamente realizzati ex novo tenendo conto della distribuzione che sarà principalmente a pavimento.

Utilizzando i vani a piano terreno per ospitare le macchina con pompa di calore la rete distributiva sarà eseguita con gas VRV per poter mantenere una ridotta sezione delle condotte. Vi saranno poi mobiletti ventilatori in grado di produrre, per convezione, raffrescamento e riscaldamento.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 320.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

I lavori riguardano il consolidamento dei solai al piano primo di esclusiva prorpietà comunale e la realizzazione degli impianti di rete elettrici

illuminazione e climatizzazione oltrechè la sostituzione degli infissi. 

Verranno realizzate delle solette collaboranti per adeguare sismicamente gli orizzontamenti i nuovi pavimenti integrati con gli impianti tecnologici e la sostituzione con infissi con infissi a taglio termico per il contenimento dei consumi energetici e dell'inquinamento acustico.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 662.242,08 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Facciate.

Restauro complessivo con recupero di decori affreschi originali. Recupero della loggetta antistante alla facciata del Duomo;

Copertura.

Smontaggio e rimontaggio manto di copertura ,revisione completa dell’orditura secondaria, sostituzione di qualche travicello ammalorato ed alle mezzane rotte. Incollaggio di uno strato di guaina impermeabilizzante bicomponente, successivamente all’incollaggio di pannelli di sughero, un nuova guaina impermeabilizzante ed infine la posa di coppo ed embrice

Si procederà all’installazione di un ascensore avente un ingresso specifico dal cavedio ed in grado di raggiungere tutti i piani dell’edificio in modo da permettere l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per consentire l’installazione dell’ascensore verranno praticati dei fori nei solai soprastanti. L’ascensore avrà una struttura autoportante con castelletto metallico interno protetto da vetri, del tipo già impiegato nel vicino palazzo mediceo. In questo modo l’ascensore non avrà alcun impatto visivo sul centro storico. Nella tavola specifica sono indicati i percorsi d’accesso ed i vani di sbarco.

Per quanto riguarda il primo piano non sono previsti interventi strutturali, salvo il ripristino del solaio tagliato per il passaggio del vano autoportante dell’ascensore, ma il progetto è finalizzato al restauro delle peculiarità architettoniche dell’edificio: restauro del salone e ripristino dei valori coloristici messi in luce dai saggi stratigrafici, rimozione dei tamponamenti della soggetta, demolizione del volume aggiunto nel cavedio con smontaggio e trasporto a discarica della copertura in cemento amianto.