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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La fontana è situata all’interno del centro storico del capoluogo del territorio comunale di Fiuminata, lungo la via che costeggia la sede municipale; da come si evince dall’inscrizione sulla zona basamentale, risale con certezza al 1908 ed è stata forgiata nelle antiche fonderie di Terni.

Il manufatto, essendo stato realizzato oltre settanta anni fa, è classificato come bene vincolato ai sensi dell'Art. 10 comma 1 e dell'Art. 12 comma 1 del D. Lgs. n. 42/2004.

Il manufatto è presente nella sua collocazione attuale ancor prima della messa in funzione dell’impianto dell’acquedotto cittadino degli anni venti del XVIII secolo e fungeva da principale punto di approvvigionamento idrico per l’intera comunità, vista anche la sua centralissima posizione rispetto al nucleo abitativo di Fiuminata (allora denominata Massa).

Dal punto di vista compositivo il monumento è formato da vari elementi: al corpo centrale in ghisa della fontana si sviluppa il muretto ad andamento circolare di mattoni pieni in cotto su cui poggia un sistema di colonnine in ghisa della stessa fattura della fontana e catene di collegamento, a protezione da eventuali cadute accidentali.

La parte basamentale è costituita da una platea di forma circolare in calcestruzzo armato con la presenza ai margini di un ciglio di contenimento costituito da un piatto metallico calandrato, sopra cui si impianta il blocco quadrangolare su cui poggia il corpo principale di ghisa

Informazioni sullo stato della conservazione

L’opera si presenta in cattivo stato di conservazione con forme di degrado tipiche dei monumenti all’aperto in contesto urbano.

L’analisi dello stato conservativo è stata effettuata mediante la valutazione macroscopica del degrado.

Tutte le superfici risultano interessate da diffusi depositi di particellato atmosferico e di aggregati di diversa natura e coerenza, per lo più aderenti al substrato: sono visibili estese e stratificate patine di corrosione di diversa colorazione, scie di percolazione e strie geodetiche che descrivono le vie preferenziali di scorrimento delle acque meteoriche.

Le vasche di raccolta presentano evidenti depositi calcarei conseguenti al ristagno delle acque. In alcune zone, in particolare sull’attacco tra i due volumi componenti la fontana, sono presenti anche fessurazioni (cricche).

L’area del piano di calpestio in calcestruzzo, come sopra accennato, non presentando alcuna pavimentazione di rivestimento, è esposta a degrado e frammentazione del conglomerato, prevalentemente a causa degli eventi metereologici invernali, mentre il sistema murario di contenimento del lieve dislivello, realizzato a ricorsi regolari di manufatti in cotto che perimetra l’intero monumento, manifesta fenomeni di efflorescenze, depositi superficiali di varia natura e patine biologiche; il degrado è più evidente sulla superficie orizzontale. Si sono verificati distacchi diffusi delle fughe e delle stuccature e leggeri disassamenti dalla verticale dell’apparato murario.

Si rileva la presenza di tratto di pavimentazione che si sviluppa per tutta la lunghezza del muretto, consistente in una singola fila di mattoni smussati pieni in cotto posti a coltello. Le colonnine che compongono il parapetto risultano essere meno degradate rispetto all’elemento centrale della fontana, poiché meno esposte all’elemento acqua, ma necessitano anche queste di un intervento di tipo conservativo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il monumento si trova nelle immediate vicinanze della sede comunale ed è visitabile ed accessibile in qualsiasi momento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 9.760,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Prima di effettuare qualsiasi intervento conservativo sull’opera, dovranno essere eseguite prove propedeutiche di pulitura (cm 10x10 max), in modo da ottimizzare le metodologie d’intervento previste dal progetto. Andranno definiti puntualmente i tempi di contatto e il grado di pulitura e l’eventuale azione combinata delle differenti operazioni computate, tenendo conto delle disomogeneità del manufatto, soprattutto in relazione allo stato conservativo delle superfici. Verranno documentate tutte le varie fasi lavorative, sia graficamente che fotograficamente, fino a quella conclusiva.

La proposta progettuale prevede due categorie complementari di intervento:

  • restauro specifico di sulle parti in ghisa;
  • restauro specifico sulle parti in muratura e sulle superfici cementizie.

    In ultimo, nel rispetto degli elementi materici compositivi del manufatto, si procederà al ripristino del basamento d’appoggio dell’elemento in ghisa e della pavimentazione cementizia all’interno della superficie di calpestio agevolando lo scorrimento delle acque meteoriche verso la caditoia dell’impianto di smaltimento della pubblica fognatura.