Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Nelle vicinanze di Valle San Giovanni, una piccola frazione del Comune di Teramo, si ergono solennemente i
resti di quel che rimane dell’abbazia di San Giovanni in Pergulis, la quale ha rivestito una grande importanza
e influenza nel remoto passato. Dalle ricerche effettuate dall’archeologo Nicola Di Saverio emerge che la sua costruzione risale alla prima metà del XII secolo ad opera dei Padri Benedettini, ma durante i lavori di pulitura del rudere, in anni passati, sono venuti alla luce materiali romani; si deduce che l’abbazia sia stata realizzata su un antico sito preesistente, una villa rustica. Dal XVI secolo il monastero venne utilizzato dai Circestensi, venne poi abbandonato nel 1775 e definitivamente chiuso nel XIX secolo. Le numerose pergamene manoscritte, appartenute all’abbazia, molte ancora da decifrare, sono confluite e gelosamente conservate nelle biblioteche della provincia.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il rudere è situato appena fuori il centro abitato, collegato ad esso tramite una stradina rurale, su un terreno
scosceso prospiciente il torrente Fiumicello e i resti di quella che doveva essere la città medievale di “Frunti”.
Della prestigiosa fabbrica rimane quella che molto probabilmente era la facciata principale con la vela
campanaria e alcune porzioni delle pareti trasversali.
Ora la vegetazione fa’ da cornice ai resti della chiesa, ma se da un lato questa enfatizza il fascino del passato,
dall’altro rappresenta un effetto dannoso al rudere; infatti la presenza numerosa degli alberi e l’invasività delle
loro radici ostacolano la staticità della struttura.
Si evidenziano in aggiunta gravi lesioni nel rosone e all’interno della cella campanaria.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Si tratta di un sito strategico a livello culturale e turistico in quanto posto all’inizio della Valle del Tordino ed itinerario per le visite delle numerose chiese presenti nei vicini borghi (Faieto, Pagliaroli, Cortino...). L’importante strada conduceva, in tempi antichissimi, a Pagliaroli e alla Rocca di Padula. Inoltre, nelle stagioni più calde, numerosi sono i ciclisti e gli escursionisti, anche stranieri, che popolano la frazione di Valle S. Giovanni, dove ha inizio il percorso culturale dalla Chiesa di S. Maria delle Neve che, come ci attestano i documenti ritrovati, dal 1802 ha sostituito completamente l’abbandonato monastero, oggetto del nostro interesse. Inoltre il sito è facilmente raggiungibile poichè dista a soli 400m dal centro del paese di Valle San Giovanni, è possibile visitare l'abbazia in qualsiasi momento.