Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’Oratorio del Gesù, situato lungo il tracciato dell’antica Via Francigena nel cuore del Borgo Vecchio, un tempo animato da botteghe artigiane e ricchi mercanti, rappresenta un affascinante esempio di stratificazione storica e stilistica. Divenuto sede della locale Compagnia del Gesù nella seconda metà del Seicento, il complesso evidenzia contrasti architettonici tra le preesistenze tardo-trecentesche e le trasformazioni barocche imposte successivamente.
All’interno, l’aspetto barocco si manifesta attraverso una navata unica con impianto trapezoidale, coperta da una volta a botte lunettata e suddivisa in quattro campate da lesene in finto marmo, sulle quali si impostano arconi a tutto sesto. L’altare, in stucco e decorato con un’icona coeva, risale a pochi anni dopo il 1673, data in cui la Compagnia del Gesù completò i lavori per trasferirsi nella nuova sede. A contrastare questo stile più recente, le finestre a sesto acuto, oggi murate ma ancora visibili nel prospetto principale e sul lato rivolto verso il cortile, rimandano alla struttura originale, risalente alla fine del Trecento o ai primi decenni del Quattrocento.
La costruzione presenta una pianta rettangolare con strutture verticali in muratura mista, prevalentemente in cotto, e orizzontali costituite da volte di varia tipologia: a botte, a crociera a tutto sesto, a sesto acuto e a padiglione lunettata. La copertura a falde, con capriate lignee, travetti sporgenti e manto in coppi, conferisce ulteriore carattere al complesso. Sul lato ovest, una scalinata esterna conduce al sagrato della vicina chiesa di Santa Maria, mentre un basso campanile a pianta quadrata, in cotto a vista, fu edificato nello stesso periodo, probabilmente da maestranze di origine luganese.
Attualmente, l’Oratorio del Gesù è al centro di un programma di valorizzazione che include l’iniziativa "Chiese a Porte Aperte," la reinstallazione di una statua votiva, l’implementazione di un sistema phygital per donazioni e un allestimento interno permanente. Questi interventi mirano a rendere il complesso non solo un luogo di culto e memoria storica, ma anche un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità, capace di attrarre fedeli e visitatori.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’edificio è caratterizzato da uno stato di degrado generalizzato, dal quale emergono alcune criticità che potrebbero comprometterne la funzione come luogo espositivo e di conseguenza l’apertura al pubblico. La mancata manutenzione della copertura potrebbe portare al verificarsi di infiltrazioni che causerebbero gravi danni ai soffitti, limitandone così l’utilizzo.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
È raggiungibile a piedi, in auto con possibilità di parcheggio nella vicina via Porta Ferrata.
Per i portatori di disabilità la chiesa è accessibile se accompagnati, presenza di via di accesso con pendenza provenendo da Piazzetta Santa Maria.