Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La villa mediceo lorenese del Poggio Imperiale è situata ad un chilometro da porta Romana e domina da un lato la vallata dell'Ema e dall'altro
tutta la città di Firenze. La villa sorgeva già come "casa da signore" nel 1427, quando per la prima volta fu denunciata al catasto fiorentino da
Jacopo di Pietro Baroncelli, che ne fu il primo proprietario e le dette il suo nome. Fino al 1487 rimase di proprietà dei Baroncelli che dovettero
poi cederla ai Pandolfini per debiti. Nel 1548 divenne proprietà dei Salvati che la trasformarono in una delle più confortevoli ville della
campagna fiorentina. Cosimo I la confiscò a Alessandro Salviati nel 1565 per via della sua opposizione al potere mediceo e la donò alla figlia
Isabella e al marito Paolo Giordano I Orsini. Al piano nobile è presente un Salone delle Feste, la Sala Bianca, decorato con pregevoli stucchi dai
fratelli Albertolli, dove Wolfgang Amadeus Mozart il 2 Aprile 1770 si esibì, accompagnato dal violinista Pietro Nardini, alla corte del Granduca
Pietro Leopoldo. Il salone è preceduto da un vestibolo e si trova al primo piano nella facciata posteriore della villa . Il sontuoso apparato
decorativo in stucco rispecchia il nuovo classicismo europeo e fu realizzato da Grato Albertolli e dai suoi collaboratori su disegno di
Giocondo.Troviamo sopra l’arco d’ingresso i volti di Pietro Leopoldo e Maria Luisa raffigurati all’interno di un medaglione incorniciato da una
corona d’alloro e sorretto da due figure femminili alate, personificazioni della vittoria. Al di sopra delle otto porte e di quattro porte finestre si
trovano dodici altorilievi in stucco dedicati alla madre di Pietro Leopoldo, la grande sovrana riformatrice Maria Teresa d’Austria raffiguranti i
momenti più significativi del suo regno (realizzati da Giovan Battista Capezzuoli). La decorazione parietale si conclude, tra i capitelli corinzi, con
una serie di panoplie, composizioni di armi (spade,scudi,elmi, faretre) che ci riportano ad un gusto di ispirazione classica. Il Salone delle Feste è
la stanza di rappresentanza dell'intero immobile ed al suo interno sono custoditi arredi di pregiata fattura fiorentina che saranno anch'essi
oggetto di restauro.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il Salone delle Feste, oggetto d'intervento, si presenta in un discreto stato di conservazione. Le preziose sale risultano allo stato attuale
offuscate da una patina di pulviscolo atmosferico e nerofumo che appiattiscono i rilievi degli stucchi impedendone la corretta lettura. Si notano
inoltre alcune infiltrazioni pregresse che hanno creato processi di esfoliazione della pellicola pittorica, soprattutto nella vestibolo, in prossimità
del cornicione. E’ necessario pertanto un intervento che ripristini l’unitarietà cromatica dell’ambiente e che verifichi la stabilità degli
stucchi attraverso un' analisi ravvicinata. L’intervento di restauro mirerà a restituire la solennità degli ambienti e la percezione delle tonalità, che
creavano “ab originem” effetti di luce e suggestioni, attraverso i preziosi rilievi ed i colori pastello tipici del periodo lorenese. La pavimentazione
decorata a finta graniglia risulta essere in pessimo stato di conservazione; sollevata e decoesa dal supporto in cotto per circa il 70 % dell’intera
superficie (interessando salone, vestibolo e ricetto), necessita pertanto di un recupero complessivo nel rispetto del disegno
originale conferendo così al prezioso ambiente la sua organicità figurativa.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Sabato mattina su prenotazione