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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Nel cuore del Giardino all’italiana della Villa Mediceo Lorenese del Poggio Imperiale si trova una monumentale fontana marmorea, di notevole valore storico e artistico. La Villa, già residenza delle granduchesse di Toscana e poi collegio femminile dal 1865, conserva ancora oggi, nei suoi spazi verdi, una raffinata testimonianza dell’arte decorativa del giardino e concepita come elemento centrale della geometria paesaggistica. Al centro della vasca si innalza un basamento in muratura che sorregge un elegante elemento scultoreo verticale, a forma di candelabra, culminante in una tazza decorativa finemente scolpita. Su di essa è posta una statua in marmo raffigurante Artemis, realizzata a grandezza leggermente inferiore al vero. La dea è rappresentata con compostezza classica, secondo modelli iconografici tradizionali, coerenti con il gusto neoclassico dominante nelle committenze lorenesi. 

Informazioni sullo stato della conservazione

La fontana, con vasca circolare interrata di diametro di circa 7 metri, ospita attualmente delle ninfee. L’acqua impedisce di comprendere l’effettivo stato di conservazione in cui versano il fondo e la parete della vasca.
Sopra la parete circolare della vasca è posizionato un bordo modanato in marmo bianco largo circa 50 cm. Al centro della vasca, al di sopra di un dado in muratura, è disposta una sorta di candelabra sormontata da una grande tazza circolare lavorata, anch’essa in marmo. Rispetto a quattro anni fa lo stato conservativo è molto peggiorato. Il bordo della vasca, il dado, la candelabra e la tazza, presentano diffusi attacchi di organismi biologici; sono infatti presenti su tutta la loro superficie, muschi e licheni., nonché diffuse presenze di croste nere e calcare. Il bordo mostra numerose fratture di diverse dimensioni, tra cui ne spicca una in particolare, ampia e lunga circa 1 metro. Quest’ultima, unitamente ad altre fratture che nel frattempo si sono ampliate, ha subito un dissestamento causato dall’insorgere di piante e radici, la cui crescita ha provocato uno sfalzamento degli elementi costituenti l’intero bordo e la rottura delle staffe metalliche di giunzione. 

Fanno parte del complesso architettonico della fontana anche quattro panchine in pietra serena che versano in un pessimo stato conservativo: le sedute presentano numerose fratture; la pietra serena è in fase di esfoliazione, e alcune porzioni rilevanti di panchine sono mancanti; altre sono sparse nell’area del giardino circostante.

Scultura in marmo raffigurante “Artemis"
Si tratta di una scultura in marmo di dimensioni leggermente inferiori al vero. L’opera globalmente si trova in un discreto stato conservativo, anche perché è stata conservata in ambiente chiuso. La figura risulta mancante del naso e di un braccio, che è conservato, e che verrà dunque riancorato alla scultura.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

E’ possibile visitare l’Area Museale della Villa di Poggio Imperiale solo su prenotazione in giorni ed orari prestabiliti.
Le visite hanno una durata di circa un’ora e mezza e generalmente sono condotte dagli studenti dell’Educandato in lingua italiana, inglese e tedesca. Previa autorizzazione, i gruppi possono essere accompagnati anche da guide turistiche esterne.

Gli indirizzi di posta elettronica di riferimento sono: areamuseale@poggio-imperiale.edu.it segreteriacda@poggio-imperiale.edu.it;l’ufficio preposto si occuperà di comunicare il calendario di visite guidate in programma e di gestire le prenotazioni.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 51.240,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede un intervento organico di restauro e valorizzazione della vasca monumentale, delle panchine in pietra serena e della scultura marmorea raffigurante Artemis, nel rispetto delle normative rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e tutela dei beni culturali. L’allestimento del cantiere verrà realizzato con una tettoia in tubolare metallico. Per l’intera durata del cantiere verrà previsto il noleggio di gru o paranco per il sollevamento e lo spostamento degli elementi lapidei. Le prime operazioni riguarderanno lo svuotamento della vasca e l’eventuale smaltimento dei detriti in discarica autorizzata. Contemporaneamente, un’azienda florovivaistica si occuperà del prelievo delle antiche ninfee, del loro trasferimento in vasche temporanee presso la propria sede e della successiva reintroduzione in loco a lavori ultimati. Seguiranno lo smontaggio delle porzioni in marmo interessate da dissesti, la rimozione della vegetazione infestante e il trattamento biocida. Le murature danneggiate della vasca saranno ricostruite con tecniche compatibili e materiali coerenti con l’originale. Tutte le superfici lapidee verranno pulite con impacchi specifici: muschi e licheni saranno rimossi. Completata la pulitura, le porzioni marmoree saranno rimontate utilizzando perni in acciaio inox e ripristinando le staffe metalliche originali. Le fessurazioni verranno stuccate con resine caricate con polvere di marmo, e rifinite con rimessa a colore per uniformare l’aspetto estetico. Per il recupero del cordolo esterno si procederà alla rimozione del terreno, alla ricostruzione delle parti mancanti e alla stuccatura delle fratture. Al termine, tutte le superfici saranno trattate con protettivo idrorepellente. Per quanto riguarda le panchine in pietra serena, una volta completata la procedura analoga a quella descritta per la vasca, si procederà alla pulitura delle superfici e all’applicazione di un consolidante a base di silicato d’etile. I frammenti staccati saranno riassemblati mediante resine epossidiche e perni in acciaio inox. Vista la perdita di numerose porzioni, sarà necessaria la ricostruzione delle parti mancanti in pietra serena. Le fratture residue saranno stuccate, le stuccature rifinite esteticamente e sarà infine applicato un trattamento idrorepellente protettivo. Infine, la scultura in marmo raffigurante Artemis sarà oggetto di un delicato intervento di restauro. Si procederà con la pulitura completa delle superfici utilizzando prodotti idonei e non aggressivi. Verrà poi applicato un consolidante a base di silicato d’etile steso a pennello fino a saturazione. L’intervento si concluderà con piccole stuccature e ritocchi pittorici mirati a ristabilire l’integrità estetica e cromatica della scultura. Tutti gli interventi saranno eseguiti da operatori specializzati sotto la supervisione della Direzione Lavori, nel pieno rispetto delle caratteristiche storiche e artistiche del contesto.