I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il museo ha sede nella Rocca visconteo-veneta, imponente forticazione eretta probabilmente intorno al Mille e fatta ricostruire nel XIV secolo dai Visconti. Vi sono esposti 700 esemplari di uccelli impagliati, alcuni dei quali estinti in Italia. Organizzata secondo criteri ecologici, la raccolta è allestita in quindici grandi vetrine, corredate da schede illustrative con le principali notizie sulle specie. L'intera collezione si deve all'ornitologo Gustavo Adolfo Carlotto.

Già dal 21 luglio 1996, la collezione attuale (ampliata nel 2000) è stata ubicata all’interno di uno degli edifici monumentali di proprietà della Fondazione Ugo Da Como, ovvero nei quattro ambienti della cosiddetta “Casa del Capitano” posta nel quartiere della Rocca denominato “Rocchetta".

Informazioni sullo stato della conservazione

La Collezione di uccelli imbalsamati prevede attualmente l’esposizione al pubblico di circa 350 esemplari esposti, organizzati secondo criteri ecologici, raggruppati cioè secondo l’ambiente di appartenenza in dodici grandi vetrine (ambiente boschivo, montano, alto montano, mediterraneo, zone umide salmastre, zone umide d’acqua dolce, rurale, urbano, migratori del Lago di Garda), oltre alle vetrine degli “estinti”, quella delle “rarità” e quella dei “casi particolari”

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

  • Dal 1° maggio al 30 settembre: tutti i giorni, dalle 10 alle 18 (in occasione di particolari eventi e prenotazioni, l'orario di chiusura potrebbe essere anticipato; per informazioni dettagliate si consiglia di chiamare il numero +39 030.9130060)
  • Dal 1° ottobre al 30 aprile: sabato e Domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 al tramonto (altri giorni, per singoli e comitive, su richiesta)

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 115.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Museo Civico Ornitologico di Lonato del Garda ha la funzione di conservare e valorizzare la Collezione di Gustavo Adolfo Carlotto. La visita offre spunti di lettura molto precisi quali le peculiarità delle differenti specie, la loro classificazione, gli adattamenti evolutivi, la diversità biologica e gli ambienti ecologici. 

La collezione presenta in modo completo l'avifauna italiana e comprende esemplari estinti o molto rari per il nostro Paese. Fanno eccezione gli uccelli brasiliani di provenienza esotica. Ad oggi l’esposizione conta circa 330 esemplari, mentre altrettanti sono conservati a magazzino; il museo è organizzato secondo criteri rappresentativi dell’ecosistema: gli esemplari esposti sono riuniti nelle vetrine secondo l'ambiente tipico di appartenenza. Vi sono altre sezioni riservate alle specie migratrici e svernanti sul Lago di Garda e ad esemplari con caratteristiche particolari (rarità, anomalie di piumaggio, casi teratologici). 

Se dal punto di vista scientifico e didattico questa suddivisione è oggi ancora valida e pertinente, l’impianto museografico, costituito da vetrine da reimpiego, presenta gravi problemi conservativi perché le teche non sono perfettamente isolate dall’ambiente esterno e quindi molti insetti riescono a penetrare all’interno e potenzialmente possono attaccare gli esemplari malgrado i continui controlli effettuati dal personale incaricato della conservazione. 

Le luci in dotazione delle vetrine inoltre non sono fredde e quindi non tutelano gli esemplari che rimangono esposti alla luce e al calore delle lampade, che favoriscono quindi attacchi patogeni. Gli esemplari sono inoltre conservati ed esposti all’interno di armadi e vetrine non climatizzati; i materiali conservati richiedono un range di umidità fra il 30 e il 50%; poiché risulta che il 40% dei giorni nel periodo giugno-febbraio registrano valori di UR superiori al 50%, è necessario provvedere a deumidificare le vetrine in questi periodi. 

La necessità è dunque quella di una revisione completa dell’allestimento secondo i più moderni standard espositivi, museologici e museografici.

Per questa ragione le erogazioni liberali saranno destinate alla tutela, protezione, messa in sicurezza ed eventuale restauro della collezione e, nello specifico, verranno utilizzate per

  • realizzare teche speciali idonee per la ottimale conservazione della collezione;
  • acquistare ed installare un impianto luci adeguato alla collezione e alla sua tutela;
  • restaurare degli esemplari danneggiati;