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Attività principali dell'istituzione

La Biblioteca "Giacomo Racioppi" di Moliterno è tra le più antiche della Basilicata. Istituita come Biblioteca pubblica gia sul finire del XIX secolo, si arricchì con la preziosa donazione da parte dello storiografo moliternese Giacomo Racioppi, della sua biblioteca privata. Negli anni Sessanta il Comune ha acquistato i testi che appartenevano alla biblioteca privata del deputato Francesco Lovito. Il Fondo Antico dellas Biblopteca è costituito da oltre duemilacinquecento volumi tra i quali anche un incunabolo che risale al 1490, diverse cinquecentine, quattro manoscritti, una buona dotazione di testi del 1600 e del 1700, con una prevalenza di testi stampati nel
1800.
Dal 1975 la biblioteca è stata aperta al pubblico, attuando un servizio di prestito e consultazione e conta attualmente un fondo vivo di circa venticinquemila testi.
Con l'inaugurazione della nuova sede nel Palazzo Valinoti, avvenuta il 27 aprile 2004, la biblioteca si è trasformata anche in mediateca.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 28.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

  1. Rendere fruibile, studiare, analizzare, organizzare e gestire due importanti fondi librari: Racioppi e Lovito, conservati all’interno della Biblioteca Comunale di Moliterno, non ancora catalogati e resi accessibili al pubblico.
  2. Contribuire a che le entità culturali diventino il modo privilegiato di visitare il territorio dei beni culturali, superando gli attuali contenitori informativi in cui l'utente si muove a fatica.
  3. Renderli riconoscibili come biblioteche d’autore affinché siano parte della lettura dei patrimoni compositi dell’intera area territoriale, nonché possibile luogo di incontro futuro fra diverse discipline del cultural heritage.
    Attività previste: 1) Recupero e conservazione del materiale antico, raro e di pregio dei fondi “Racioppi” e “Lovito”. Le attività di recupero porranno attenzione alla presa visione degli eventuali processi di degrado e dello studio e organizzazione dei luoghi predisposti ad ospitare il fondo per attuare i corretti processi di conservazione; 2) catalogazione del patrimonio librario per l’inserimento dei dati nel Polo Regionale delle Biblioteche della Basilicata e, di conseguenza, nel Sistema Bibliotecario Nazionale (Sbn), nel rispetto degli standard nazionali di catalogazione del patrimonio librario antico, moderno e delle pubblicazioni seriali richiesti dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU), per un totale di 4150 unità bibliografiche; 3) studio e analisi degli esemplari editi e inediti dei due fondi al fine di rilevare il pregio bibliografico delle raccolte costituitesi intorno alle esigenze di studio e ricerca dei relativi possessori, nel rispetto delle “Linee guida sul trattamento dei fondi personali” a cura della Commissione nazionale biblioteche speciale, archivi e biblioteche d’autore dell’Associazione Italiana Biblioteche, e al fine di evidenziare i dati rilevanti per la conoscenza del territorio ponendo particolare attenzione alla relazione fra i documenti che costituiscono la raccolta, descrizione analitica delle peculiarità specifiche degli esemplari, dei segni d’appartenenza (ex libris, ex dono, etc.), delle tracce d’uso (annotazioni, sottolineature, etc.), analisi delle tracce manoscritte e di elementi aggiuntivi, raffronti grafologici dove necessario.