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Raccolta realizzata a seguito della Risoluzione n. 136/2017 dell'Agenzia delle Entrate

Attività principali dell'istituzione

Il Museo Pavesiano è allestito al secondo piano della Fondazione ed è stato inaugurato nel 2019. L’allestimento comprende un’installazione interattiva e una serie di video-proiezioni relative alla vita, privata e professionale, di Cesare Pavese. Alla fine del 2022 è stato rimodulato con l’inaugurazione di una nuova sala, Dialoghi che – oltre alla copia dei Dialoghi con Leucò su cui lo scrittore lasciò il suo ultimo messaggio – ospita anche una serie di inediti pavesiani donati dalle famiglie Molina e Vaudagna

Libri annotati, lettere, manoscritti, articoli di giornale appuntati e sottolineati, cartoline, bozze di racconti che – adeguatamente custoditi e valorizzati grazie a un innovativo allestimento multimediale – sono ora messi a disposizione del pubblico. Una grande opportunità che rende la Fondazione Cesare Pavese l’ente di riferimento in Italia e nel mondo per la custodia e la diffusione dei documenti editi e inediti relativi allo scrittore. 

La nuova sala del museo pavesiano è dedicata alla memoria di Maurizio Cossa Majno di Capriglio, pronipote di Cesare Pavese e consigliere della Fondazione prematuramente scomparso a febbraio 2022. 

La prima e la terza sala ospitano una serie di libri appartenuti allo scrittore, prime edizioni, libri con dedica e alcuni suoi oggetti personali. La seconda sala racconta invece le vicende umane e professionali di Cesare Pavese, ripercorrendo le tappe della sua vita nei luoghi da lui attraversati. Una serie di postazioni lungo le pareti invita il visitatore a leggere tra le righe di alcune opere dello scrittore, per coglierne le riflessioni più intime. La quarta sala – dal 2022 intitolata a Maurizio Cossa Majno di Capriglio e denominata Dialoghi – invita appunto a entrare in dialogo con l’opera e la poetica pavesiana, grazie a un nuovo allestimento multimediale interattivo. Qui è custodita la copia originale dei Dialoghi con Leucò su cui lo scrittore ha lasciato la sua ultima frase, prima di togliersi la vita. E qui hanno trovato casa i fondi Molina e Vaudagna, accessibili per intero al pubblico grazie alla loro completa digitalizzazione. 

Grazie alla collaborazione con il Centro Studi “Guido Gozzano-Cesare Pavese” e con l’Archivio di Stato il percorso museale è inoltre arricchito da un insieme di pannelli con i manoscritti originali di alcune opere dello scrittore. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Pavese Festival 2026 si svolgerà a Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese, da lunedì 22 a domenica 28 giugno 2026. Il programma di questa 26ma edizione sarà come sempre caratterizzato da una molteplicità di eventi tra presentazioni di libri, spettacoli dal vivo, mostre e laboratori per adulti e bambini e verrà presentato nella seconda metà di maggio e pubblicato sul sito della Fondazione Cesare Pavese. 

La manifestazione nasce nel 2001 come rassegna annuale di letteratura e spettacolo dal vivo per rendere omaggio allo scrittore nel suo paese natale. Il Pavese Festival porta infatti grandi protagonisti della cultura italiana e internazionale a confrontarsi con Cesare Pavese in un dialogo unico e intimo tra le persone, la letteratura e le colline di Santo Stefano Belbo, così amate dallo scrittore. 

Negli anni il Festival si è trasformato diventando ora un appuntamento non solo per gli appassionati di Pavese ma anche per chi vuole visitare le Langhe, territorio riconosciuto Patrimonio Unesco nel 2014.

Attraverso un fitto calendario di eventi, il Festival punta ad attrarre sul territorio santostefanese un numero sempre maggiore di persone da avvicinare all’opera dello scrittore e ai luoghi che l’hanno ispirata, promuovendoli e valorizzandoli. Al cuore dell’offerta culturale della Fondazione Cesare Pavese, il Museo Pavesiano ospitato al suo interno è il naturale punto di partenza del percorso di visita ai luoghi pavesiani: l’adiacente Chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, sede di gran parte degli eventi del Festival; la casa natale dello scrittore e la casa-bottega dell’amico Nuto, co-protagonista del romanzo La luna e i falò.

Tra i grandi nomi delle passate edizioni del Festival gli Avion TravelClaudio Baglioni, Luca BarbarossaMario BiondiAndrea BoscaBoostaEzio BossoMario CalabresiVinicio CaposselaColapesce & DimartinoCristina DonàMarcello Fois, Vera GhenoJhumpa LahiriFiorella MannoiaNeri MarcorèStefano NazziPacificoOmar PedriniAlessandro PreziosiIsabella RagonesePablo Trincia, Paola Turci, per citarne alcuni. 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Per la sua venticinquesima edizione il Pavese Festival ha anticipato all’inizio dell’estate il consueto appuntamento con la letteratura e lo spettacolo dal vivo tra le colline di Cesare Pavese: la manifestazione si è svolta infatti dal 23 al 29 giugno 2025 a Santo Stefano Belbo, paese natale dello scrittore. 

Il tema scelto per l'edizione 2025 - Mari proibiti e coste barbariche (dalla traduzione pavesiana di Moby Dick) ha offerto l'occasione di esplorare i temi del viaggio, reale e metaforico, del superamento dei confini, della ricerca costante e della tensione verso l’oltre e l’altrove, spaziando dalla letteratura americana alla traduzione, dall'innovazione culturale alle nuove frontiere della divulgazione, dall'arte contemporanea all'attualità. Questi i temi e gli ambiti toccati dai tanti eventi che componevano il programma: spettacoli, presentazioni di libri - con un’attenzione particolare all’editoria indipendente - talk, mostre, laboratori per adulti e bambini che hanno ridato vita al borgo vecchio del paese.

Tra gli ospiti di questa edizione, Paola Turci e Gino Castaldo, con il nuovo spettacolo La rivoluzione delle donne, Neri Marcorè e Luca Barbarossa, con uno spettacolo ideato appositamente per il Pavese Festival, e Roberto Mercadini con il suo Moby Dick. Ma anche Francesco Bianconi ospite della puntata live del podcast Copertina di Matteo B. Bianchi, l’attore Andrea Bosca, nelle vesti di poeta con la raccolta La voce blu, e gli ultimi romanzi di Roberto Cotroneo, Carlo Greppi, Gian Marco Griffi e Orso Tosco

Anche quest’anno è tornato l’appuntamento con Dieci piccoli editori, la festa dell’editoria indipendente che nel fine settimana ha portato i libri in spazi non convenzionali, dai caffè del centro storico al palazzetto dello sport.

In questi 25 anni il Festival si è trasformato diventando ora un appuntamento non solo per gli appassionati di Pavese ma anche per chi vuole visitare un territorio riconosciuto Patrimonio Unesco nel 2014. Attraverso il suo fitto calendario di eventi, il Festival punta infatti ad attrarre qui un numero sempre maggiore di persone da avvicinare all’opera dello scrittore e ai luoghi che l’hanno ispirata, promuovendoli e valorizzandoli. Al cuore dell’offerta culturale della Fondazione Cesare Pavese, il Museo Pavesiano ospitato al suo interno è il naturale punto di partenza del percorso di visita ai luoghi pavesiani: l’adiacente Chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, sede di gran parte degli eventi del Festival; la casa natale dello scrittore e la casa-bottega dell’amico Nuto, co-protagonista del romanzo La luna e i falò.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 11.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Pavese Festival nasce nel 2001 come rassegna annuale tra musica, arte, teatro e libri per rendere omaggio allo scrittore nel suo paese natale. Il Pavese Festival porta infatti i grandi protagonisti della cultura italiana a confrontarsi con Cesare Pavese in un dialogo unico e intimo tra le persone, la letteratura e le  colline di Santo Stefano Belbo, così amate dallo scrittore. 

Negli anni il Festival si è trasformato diventando ora un appuntamento non solo per gli appassionati di Pavese ma anche per chi vuole visitare un territorio riconosciuto Patrimonio Unesco nel 2014. Inserito fra i tre eventi principali della provincia di Cuneo, il Pavese Festival offre infatti l’opportunità di scoprire le Langhe in una delle stagioni più significative: quella della vendemmia. Si tiene infatti nel mese di settembre, a ridosso del compleanno di Cesare Pavese, nato proprio qui il 9 settembre 1908. 

Attraverso un fitto calendario di eventi, il Festival punta ad attrarre sul territorio santostefanese un numero sempre maggiore di persone da avvicinare all’opera dello scrittore e ai luoghi che l’hanno ispirata, promuovendoli e valorizzandoli. Al cuore dell’offerta culturale della Fondazione Cesare Pavese, il Museo Pavesiano ospitato al suo interno è il naturale punto di partenza del percorso di visita ai luoghi pavesiani: l’adiacente Chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, sede di gran parte degli eventi del Festival; la casa natale dello scrittore e la casa-bottega dell’amico Nuto, co-protagonista del romanzo La luna e i falò.

Dal 2023, al Festival è affiancato anche il Premio Pavese, che ogni anno celebra Cesare Pavese con cinque sezioni che ne rispecchiano la poliedrica attività - editoria, narrativa, poesia, saggistica e traduzione - premiando chi, in linea con l’attitudine pavesiana, negli anni si è distinto per dedizione, meticolosità e innovazione in tali ambiti.

Tra gli ospiti delle passate edizioni del Pavese Festival, gli Avion Travel, Claudio Baglioni, Luca Barbareschi, Mario Biondi, Andrea Bosca, Boosta, Ezio Bosso, Canzoniere Grecanico Salentino, Vinicio Capossela, Colapesce & Dimartino, Cristina Donà, Marcello Fois, Alessandro Haber, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Federico Mecozzi, Musica Nuda, Laura Morante, Pacifico, Omar Pedrini, Michele Placido, Alessandro Preziosi, Enrico Rava, per citarne alcuni.


NOTE Intervento archiviato