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Attività principali dell'istituzione

Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto.

Sotterraneo negli anni riceve alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011) per Dies irae, Eolo Award (2012) per La Repubblica dei Bambini, ACT Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per Homo ridens, Best of Be Festival (2016)  per Overload_studio, Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2018)  per Overload, Premo Scenari Pagani (2019).

Sotterraneo si occupa anche di formazione teatrale, curando progetti laboratoriali per varie strutture tra le quali Comune di Firenze, Fondazione Toscana Spettacolo, Centrale Fies, Amat, Irigem, Fanny & Alexander, Laboratorio Nove, Università degli Studi di Firenze, Associazione Teatrale Pistoiese, Theatre of Europe (London), Istituto italiano di cultura (London), Be Festival (Birmingham), Teatro de La Abadia (Madrid).

Nel biennio 2008-2009 la compagnia è sostenuta dal progetto ETI “Nuove Creatività”, dal 2008 a oggi riceve un contributo annuale dalla Regione Toscana, mentre dal 2015 viene riconosciuto e finanziato dal Comune di Firenze e dal Ministero dei Beni Culturali. Dal 2007 entra a far parte del progetto Fies Factory creato da Centrale Fies, dal 2013 è compagnia residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese, nel 2017 entra a far parte del network europeo Apap – Performing Europe 2020 e nel 2019 del network europeo SHIFT KEY.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 16.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Con BURN! _ 5 fuochi per 5 quartieri Sotterraneo immagina un DJ-Set performativo da realizzarsi in 5 spazi culturali della città, uno per quartiere, in modo da formare una sorta di costellazione temporanea che unisca luoghi di aggregazione poco conosciuti in una festa dislocata e danzante. Immaginiamo un progetto che porti il pubblico a ballare su una playlist pensata come una struttura drammaturgica, mentre di quando in quando alcuni performer leggono dei frammenti di Fahrenheit 451 di Bradbury, irrompono materializzando alcuni personaggi, scatenano azioni collettive: la danza pensata come un fuoco che non brucia i libri e di conseguenza la conoscenza (come accade nel romanzo di Bradbury), ma anzi come fiaccola che si faccia portatrice sana di liberazione del corpo dopo le restrizioni della pandemia, di pensiero-in-azione tra dionisiaco e apollineo, di scossa emotiva che stimoli le terminazioni nervose del pensiero e dell’intelligenza collettiva. Il progetto è pensato per qualsiasi tipo di pubblico senza distinzione di età, background culturali, contesti di riferimento. Il periodo previsto è tra settembre e dicembre, con due repliche per ciascun luogo coinvolto.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L’idea dei Simposi Conviviali nasce dal desiderio di inventare una modalità nuova di divulgazione culturale recuperando un formato antico che possa però avere pregnanza nel presente.

In un’epoca in cui la rivoluzione digitale ha modificato il nostro modo di stare al mondo, e l’isolamento imposto dalla pandemia ha ulteriormente ridotto le possibilità di incontro, l’urgenza è quella di recuperare una dimensione comune del vivere in cui profondità e accessibilità si facciano strumento per stimolare il pensiero.

Il progetto, da realizzarsi tra giugno e settembre negli spazi del Teatro di Rifredi, cerca di intercettare questo bisogno condiviso: un’ora di “brunch”, aperto a qualsiasi tipo di pubblico, che assomigli più a una tavolata di famiglia in cui i convitati siedono e mangiano insieme, mentre una professoressa e un attore li intrattengono disquisendo di argomenti di scottante attualità declinati tramite il filtro della classicità.

Le vivande sono, etimologicamente, cose necessarie al vivere: i Simposi Conviviali rimettono il sapere al centro dei bisogni primari di Sapiens.

Totale incontri: 6


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 80.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il cantiere progettuale per la realizzazione dello spettacolo L’Angelo della Storia è iniziato nel 2019: il debutto era previsto per il 2020, ma lo sviluppo della pandemia ci ha impedito di portare a termine il progetto secondo le tempistiche inizialmente preventivate.

Dopo il biennio 2020/2021 passato a fare sperimentazione sulle possibilità adattive del teatro e su come ribaltare le limitazioni in punti di forza, la compagnia ha puntato sul 2022 come anno in cui tornare a una fruizione integrale e non confinata dello spettacolo dal vivo grazie a un progetto che interroga la Storia per cercare risposte (o ulteriori domande) sul presente, incrociando il pensiero storico-filosofico di Walter Benjamin, Yuval Noah Harari e Daniel Kahneman. L’Angelo della Storia si propone di far dialogare il teatro e la sua dimensione irrimediabilmente “al presente” con la storiografia e in generale gli strumenti dello sguardo storico, creando una sorta di riflessione live sul rapporto fra pensiero in azione nel presente e narrazione del passato. Sotterraneo ha catalogato numerosi aneddoti storiografici in cui alcune persone hanno compiuto gesti irrazionali ma al tempo stesso capaci di rappresentare intere epoche: azioni forse illogiche, assurde, disperate, che suscitano stupore o commozione, spaesamento o pietà, gesti che in una parola potremmo definire paradossali. Ne L’Angelo della Storia abbiamo utilizzato questi aneddoti come vero e proprio materiale scenico dello spettacolo: l’idea di partenza è stata quella di avviare un progetto di ricerca su queste brevi storie paradossali, partendo da un loro reenactment basilare, ma lavorando sulla decostruzione del costume d'epoca, sulla ricodificazione dell’immagine e del suo contesto e sull’innesto di elementi docufictionali, nel tentativo di trasfigurare gli aneddoti e metterli in risonanza gli uni con gli altri, per arrivare a una specie di “mappa del paradosso” come strumento per ripensare la Storia.

Il percorso di ricerca si avvalso anche del contributo di ragazze e ragazzi dell’ITT Marco Polo di Firenze, a cui abbiamo raccontato il progetto in due incontri dal vivo e che sono poi stati stimolati a creare esercizi di immaginazione di futuro in chiave aneddotica, scenari alternativi scaturiti dal “What if…” rispetto a vari eventi storici, prove di narrazione a partire dalle proprie storie personali in relazione alla Storia.

Oltre al contributo di Fondazione CR Firenze, lo spettacolo è stato coprodotto da Marche Teatro, ATP – Teatri di Pistoia, CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG e Teatro Nacional de Lisboa, si è avvalso del contributo del Mic e della Regione Toscana e del supporto di Centrale Fies, La Corte Ospitale e Armunia. L’Angelo della Storia ha debuttato a giugno 2022 al Festival Inteatro ad Ancona. Lo spettacolo è stato visto già da circa 2500 spettatori, ottenendo un grande successo di pubblico e critica tanto da vincere il Premio Ubu come Miglior Spettacolo del 2022 ed essere candidato come Miglior Novità Drammaturgica.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 8.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto Dizionario illustrato della Pangea rientra nell’ambito delle attività artistiche da realizzarsi entro il primo trimestre 2021, e prevede la produzione di uno spettacolo teatrale e di un’installazione video da mostrare in anteprima per la città di Firenze.

Il punto di partenza è il libro Lost in translation, in cui la fumettista Ella Frances raccoglie parole “impossibili” da diverse lingue del mondo, concetti complessi raccolti in vocaboli unici: citiamo a titolo d’esempio la parola inuit “iktsuarpok”, ovvero “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”.

Il progetto prevede una prima fase di ricerca in cui la compagnia rintraccia una persona madrelingua per ogni vocabolo selezionato e registra una breve intervista con una sua spiegazione del termine e del suo uso nella lingua di riferimento. Questo sistema di incontri interculturali – che ci pare oggi più suggestivo che mai, vista la condizione di distanziamento e confinamento –, potrà accadere online ma anche  fisicamente, rintracciando alcune di queste persone all’interno del tessuto urbano a sottolineare la vocazione internazionale e l’apertura culturale della città di Firenze.

Esaurita questa fase di ricerca - che confluirà in un video realizzato da un videomaker professionista da presentare contestualmente allo spettacolo -, immaginiamo una performance in cui gli attori rappresentino le situazioni indicate dai vari vocaboli lasciando inevitabilmente emergere l’impossibilità di dar corpo ad alcune di queste a causa delle norme di distanziamento tuttora vigenti, che però da pure restrizioni si ribalterebbero in un potenziamento emotivo dei concetti. Il Dizionario è un tentativo di tenere in vita la dimensione dell'incontro ai tempi del Covid.

Relazione Finale:

Il progetto Dizionario illustrato della Pangea (successivamente rinominato in via definitiva Atlante linguistico della Pangea) è iniziato nel settembre 2020 con tutta una fase di studio e di ricerca preliminare allo spettacolo: dopo aver individuato parole cosiddette “intraducibili” da tutte le lingue del mondo (attraverso libri, siti internet, articoli di giornale), abbiamo rintracciato una persona madrelingua per ogni vocabolo selezionato e registrato una breve intervista con una sua

spiegazione del termine e del suo uso nella lingua di riferimento. Le persone sono state rintracciate tramite conoscenze personali, gruppi di Associazioni su Facebook, Ambasciate di paesi stranieri, studiosi di lingue, antropologi, e in alcuni casi è stato possibile incontrarle personalmente sul territorio fiorentino in quanto persone residenti (in pianta stabile o temporaneamente) nel capoluogo toscano. Alcune di queste interviste sono confluite all’interno dello spettacolo, le cui prove sono iniziate tra settembre e ottobre 2020 con l’idea di rappresentare le situazioni

indicate dai vari vocaboli lasciando inevitabilmente emergere l’impossibilità di dar corpo ad

alcune di esse a causa delle norme di distanziamento, che però da pure restrizioni si sarebbero ribaltate in un potenziamento emotivo dei concetti. Lo spettacolo avrebbe dovuto debuttare a novembre 2020, ma la chiusura dei teatri lo ha impedito: abbiamo dunque riconfigurato il progetto sul 2021, riaprendo il cantiere di lavoro e approfittando dello slittamento del debutto per continuare a lavorare allo spettacolo con l’intenzione di affinarlo, perfezionarlo e approfondirne le tematiche. Anche per questo abbiamo sentito l’esigenza di posticipare la presentazione fiorentina del progetto rispetto al calendario previsto dal bando: temevamo che le restrizioni ancora imposte a causa della pandemia ci avrebbero impedito di presentare il lavoro nelle migliori condizioni possibili.

Lo spettacolo ha infine debuttato in anteprima a giugno 2021 al Festival Inteatro ad Ancona, in anteprima regionale al Teatro Excesior di Reggello per poi debuttare al Festival Drodesera e replicare nei festival Da Vicino Nessuno è Normale a Milano, Kilowatt a Sansepolcro, Opera Estate a Bassano del Grappa, L’Altra Scena a Piacenza e infine approdare al Teatro Cantiere Florida di Firenze il 22 e 23 ottobre 2021: quasi 200 persone a sera hanno potuto assistere al lavoro, finalmente senza distanziamento in sala, e chi vorrà potrà approfondire l’argomento rintracciando online su Vimeo (con fruizione libera) il video Pangea Calling, a cura del coreografo e videomaker Jacopo Jenna, che raccoglie tutte le interviste fatte per il progetto centrifugandole con frammenti di videoclip, film, serie tv, spezzoni di video da youtube, in un melting pot culturale di lingue, stili e riferimenti all’immaginario collettivo che fanno da specchio fedele al lavoro teatrale.

Per la realizzazione dello spettacolo sono state impiegate 3 persone in qualità di autori e registi (Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, nucleo direttivo di Sotterraneo), 5 attori (Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini), 1 drammaturgo (Daniele Villa), 1 disegnatore luci (Marco Santambrogio), 1 sound designer (Mattia Tuliozi), 1 videomaker (Jacopo Jenna), 1 costumista (Laura Dondoli), 1 grafico (Lorenzo Guagni), 1 traduttore (Fabrizio Gallai), nonché varie figure in  ruoli di di amministrazione (Federica Giuliano), produzione e logistica (Eleonora Cavallo), gestione contabile (Anna Tanturli), consulenza del lavoro (Gianna Bonaventura).

Grazie al contributo della Fondazione, dunque, Sotterraneo è riuscito a realizzare un progetto di grande respiro culturale, coinvolgendo e dando lavoro a un ampio gruppo di persone nel corso di un biennio particolarmente complesso dal punto di vista della produzione e della sicurezza economica, approdando a uno spettacolo che continuerà a circuitare nel 2021 (Vicenza, Brescia, Pistoia) e negli anni successivi.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 3.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il programma inizialmente proposto, tutto basato su giornate comunitarie di partecipazione culturale, viene rimodulato con L'Angelo della Storia _ playlist, una serie di proposte culturali pensate come espansioni del progetto L'Angelo della Storia - che avrebbe dovuto debuttare a novembre 2020 ed è stato posticipato di un anno a causa dell'emergenza COVID.

1) Desktop Tales, un progetto streaming in cui la videocamera non inquadra una persona ma la superficie circoscritta di un tavolo dove compaiono-scompaiono solo le mani dei performer ed elementi 2D fatti di stampe e ritagli attraverso cui viene a costruirsi una mappa di aneddoti storici che entrano in relazione gli uni con altri, scatenando associazioni e slittamenti di senso. Per l'occasione il progetto verrà realizzato live, per cui il pubblico potrà vedere il  risultato del video proiettato su uno schermo ma al tempo stesso anche le azioni dei performer che manipolano gli oggetti.

2) Europeana non-stop, una durational performance in cui un attore legge per intero la storia del XX secolo mentre in diretta un software traduce il testo in codice binario e un raggio laser oltrepassa la stratosfera indicando nello Spazio la nostra posizione: se mai qualcuno dovesse usarlo per localizzarci. 


NOTE Intervento archiviato