DESCRIZIONE INTERVENTO
Il progetto Dizionario illustrato della Pangea rientra nell’ambito delle attività artistiche da realizzarsi entro il primo trimestre 2021, e prevede la produzione di uno spettacolo teatrale e di un’installazione video da mostrare in anteprima per la città di Firenze.
Il punto di partenza è il libro Lost in translation, in cui la fumettista Ella Frances raccoglie parole “impossibili” da diverse lingue del mondo, concetti complessi raccolti in vocaboli unici: citiamo a titolo d’esempio la parola inuit “iktsuarpok”, ovvero “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”.
Il progetto prevede una prima fase di ricerca in cui la compagnia rintraccia una persona madrelingua per ogni vocabolo selezionato e registra una breve intervista con una sua spiegazione del termine e del suo uso nella lingua di riferimento. Questo sistema di incontri interculturali – che ci pare oggi più suggestivo che mai, vista la condizione di distanziamento e confinamento –, potrà accadere online ma anche fisicamente, rintracciando alcune di queste persone all’interno del tessuto urbano a sottolineare la vocazione internazionale e l’apertura culturale della città di Firenze.
Esaurita questa fase di ricerca - che confluirà in un video realizzato da un videomaker professionista da presentare contestualmente allo spettacolo -, immaginiamo una performance in cui gli attori rappresentino le situazioni indicate dai vari vocaboli lasciando inevitabilmente emergere l’impossibilità di dar corpo ad alcune di queste a causa delle norme di distanziamento tuttora vigenti, che però da pure restrizioni si ribalterebbero in un potenziamento emotivo dei concetti. Il Dizionario è un tentativo di tenere in vita la dimensione dell'incontro ai tempi del Covid.
Relazione Finale:
Il progetto Dizionario illustrato della Pangea (successivamente rinominato in via definitiva Atlante linguistico della Pangea) è iniziato nel settembre 2020 con tutta una fase di studio e di ricerca preliminare allo spettacolo: dopo aver individuato parole cosiddette “intraducibili” da tutte le lingue del mondo (attraverso libri, siti internet, articoli di giornale), abbiamo rintracciato una persona madrelingua per ogni vocabolo selezionato e registrato una breve intervista con una sua
spiegazione del termine e del suo uso nella lingua di riferimento. Le persone sono state rintracciate tramite conoscenze personali, gruppi di Associazioni su Facebook, Ambasciate di paesi stranieri, studiosi di lingue, antropologi, e in alcuni casi è stato possibile incontrarle personalmente sul territorio fiorentino in quanto persone residenti (in pianta stabile o temporaneamente) nel capoluogo toscano. Alcune di queste interviste sono confluite all’interno dello spettacolo, le cui prove sono iniziate tra settembre e ottobre 2020 con l’idea di rappresentare le situazioni
indicate dai vari vocaboli lasciando inevitabilmente emergere l’impossibilità di dar corpo ad
alcune di esse a causa delle norme di distanziamento, che però da pure restrizioni si sarebbero ribaltate in un potenziamento emotivo dei concetti. Lo spettacolo avrebbe dovuto debuttare a novembre 2020, ma la chiusura dei teatri lo ha impedito: abbiamo dunque riconfigurato il progetto sul 2021, riaprendo il cantiere di lavoro e approfittando dello slittamento del debutto per continuare a lavorare allo spettacolo con l’intenzione di affinarlo, perfezionarlo e approfondirne le tematiche. Anche per questo abbiamo sentito l’esigenza di posticipare la presentazione fiorentina del progetto rispetto al calendario previsto dal bando: temevamo che le restrizioni ancora imposte a causa della pandemia ci avrebbero impedito di presentare il lavoro nelle migliori condizioni possibili.
Lo spettacolo ha infine debuttato in anteprima a giugno 2021 al Festival Inteatro ad Ancona, in anteprima regionale al Teatro Excesior di Reggello per poi debuttare al Festival Drodesera e replicare nei festival Da Vicino Nessuno è Normale a Milano, Kilowatt a Sansepolcro, Opera Estate a Bassano del Grappa, L’Altra Scena a Piacenza e infine approdare al Teatro Cantiere Florida di Firenze il 22 e 23 ottobre 2021: quasi 200 persone a sera hanno potuto assistere al lavoro, finalmente senza distanziamento in sala, e chi vorrà potrà approfondire l’argomento rintracciando online su Vimeo (con fruizione libera) il video Pangea Calling, a cura del coreografo e videomaker Jacopo Jenna, che raccoglie tutte le interviste fatte per il progetto centrifugandole con frammenti di videoclip, film, serie tv, spezzoni di video da youtube, in un melting pot culturale di lingue, stili e riferimenti all’immaginario collettivo che fanno da specchio fedele al lavoro teatrale.
Per la realizzazione dello spettacolo sono state impiegate 3 persone in qualità di autori e registi (Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, nucleo direttivo di Sotterraneo), 5 attori (Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini), 1 drammaturgo (Daniele Villa), 1 disegnatore luci (Marco Santambrogio), 1 sound designer (Mattia Tuliozi), 1 videomaker (Jacopo Jenna), 1 costumista (Laura Dondoli), 1 grafico (Lorenzo Guagni), 1 traduttore (Fabrizio Gallai), nonché varie figure in ruoli di di amministrazione (Federica Giuliano), produzione e logistica (Eleonora Cavallo), gestione contabile (Anna Tanturli), consulenza del lavoro (Gianna Bonaventura).
Grazie al contributo della Fondazione, dunque, Sotterraneo è riuscito a realizzare un progetto di grande respiro culturale, coinvolgendo e dando lavoro a un ampio gruppo di persone nel corso di un biennio particolarmente complesso dal punto di vista della produzione e della sicurezza economica, approdando a uno spettacolo che continuerà a circuitare nel 2021 (Vicenza, Brescia, Pistoia) e negli anni successivi.
NOTE Intervento archiviato