I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Casa Rossa si innalza su una duna di sabbia; dalle sue finestre un tempo si vedevano il mare e le colline di Romagna. E’ la villa che lo scrittore Alfredo Panzini acquistò nel 1909. Qui trascorse con la famiglia molta parte dei suoi anni, soprattutto in estate.

Questa casa a due piani più interrato risalente al 1906 diventa per Panzini un luogo di rifugio, ma anche un osservatorio privilegiato. Da qui egli segue le trasformazioni del mondo, da qui egli osserva, irridendoli, i nuovi riti della borghesia. Qui vengono scritte molte delle opere importanti, dal Diario di guerra al Padrone sono me! Qui lo vengono a trovare gli amici romagnoli, Marino Moretti, Antonio Baldini, Renato Serra. Quello che riproponiamo al pubblico non è un monumento come gli altri ma un luogo di meditazione, un luogo del pensiero e della scrittura, una casa che va visitata per capire chi era Alfredo Panzini, quali misteri si nascondono ancora dietro le lenti dei suoi occhiali e al suo volto rubicondo un po’ da curato di campagna, un po’ da fattore astuto. Alfredo Panzini, un professore che conosceva bene i suoi contemporanei e sapeva come inchiodarli all’eternità con l’arma più innocente e terribile: la penna.

Informazioni sullo stato della conservazione

La Casa restò a lungo in disuso finché un accurato restauro dell’arch. Giovanna Giuccioli, ultimato nel dicembre 2006, portò alla sua apertura al pubblico. Grazie alla direzione scientifica del prof. Marco Antonio Bazzocchi e a un originale allestimento dell’artista Claudio Ballestracci, dal 2007 le stanze abitate dallo scrittore sono tornate a vivere. L’ingresso accoglie il visitatore con vele che riportano parole autografe a prendere il vento verso il mare della memoria. C’è la celebre bicicletta - la severissima Opel - de La Lanterna di Diogene e delle gite in campagna. Al piano superiore c’è la stanza da letto con comodini, armadio e poltrone. C’è il bagno che merita di essere visto per la raffinata e intelligente riproposizione. E c’è lo studio, dove oggi si celebrano anche matrimoni, con la scrivania a cassetti e tanti manoscritti.

L'arredo originale era costituito da un ampio tavolo di acero e poltrone poste vicino all'ingresso secondario che dava sul giardino. Il mobile appoggiato alla parete di sinistra, rispetto all'ingresso dal mare, nascondeva un piccolo montacarichi per le vivande, fatte salire dalla cucina che si trovava nell'interrato. Soffitti e pareti della sala e degli altri ambienti hanno ancora decorazioni "a secco" di sapore liberty e decò, dove domina la scritta “Stracci” voluta dallo scrittore.
La Casa Rossa, detta un tempo “il palazzone”, sui quattro lati ha i resti delle ceramiche incastonate riportanti i titoli delle principali opere di Panzini. Al piano terra della villa vi erano la sala da pranzo e il soggiorno. Sul lato ferrovia c'era il pozzo. Proseguendo per un sentiero si arriva alla dependance della casa per gli ospiti, detta “il pensatoio”, che oggi viene utilizzata quale spazio coworking rivolto ai giovani. Un parco giardino con vegetazione mediterranea la circonda ancora; un tempo costituiva il podere con la casa colonica del mezzadro Finotti, la stalla del cavallo, la rimessa per il calesse. Queste pertinenze sono destinate a spazio espositivo (Casa Finottti), Punto ristoro e Magazzino.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Nel periodo estivo la Casa Rossa è visitabile da giugno a settembre (dal lunedi al sabato dalle 20.30 alle 22.30) mentre nella restante parte dell'anno su appuntamento o in occasione delle aperture straordinarie.

Maggiori informazioni: https://www.comune.bellaria-igea-marina.rn.it/cultura/cms/page/musei-lacasarossaalfredo/

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 90.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il parco giardino che circonda la Casa Rossa un tempo costituva il podere con la casa colonica del mezzadro Finotti, la stalla del cavallo e la rimessa per il calesse. Queste pertinenze sono destinate oggi a spazio espositivo. Il parco, ricco di vegetazione mediterranea, è anch'esso spazio culturale privilegiato soprattutto nei mesi estivi: rassegne concertistiche, teatro all'aperto, proiezioni e incontri culturali.

L'intervento prevede la riqualificazione paesaggista del parco annesso alla casa allo scopo di recuperare gli elementi costitutivi originari, aggiungendo nuove forme e funzioni a integrazione e valorizzazione di quelle esistenti, sulla base delle esigenze di fruibilità attuali.

La morfologia del parco riqualificato sarà percettivamente fluida e continua nelle sue parti e contribuirà a valorizzare ulteriormente casa Panzini.

Il progetto, complesso e articolato, investe più ambiti di intervento e mira a riportare al suo antico splendore il parco della resistenza attraverso interventi di riqualificazione del verde, l’allestimento di un percorso che organizzi gli spazi in modo logico e funzionale e che renda facile la fruizione delle diverse zone del parco, interventi di arredo che valorizzino gli spazi espositivi, la riqualificazione delle attività ludiche e ricreative esistenti e la realizzazione di un progetto di light design che ricrei l'atmosfera del parco-giardino vissuto da Alfredo Panzini. 

Il miglioramento della fruizione del parco è agevolato anche dalla previsione di realizzare un ampliamento dell'unico ponte che permette l'attraversamento del fosso Cagnona Bassa; la cui assenza comporterebbe una vera e propria cesura del parco in prossimità di casa Panzini.

Tale intervento, prioritario, renderà il ponte un punto di alta frequentazione sicuro e agevole permettendo a tutti, pedoni e velocipidi, un attraversamento in sicurezza del fosso Cagnona Bassa.

Nello specifico l'intervento prevede:

  • riqualificazione del verde
  • allestimento percorso e relativa segnaletica
  • realizzazione e posizionamento di arredi
  • riqualificazione area giochi e aree ricreative attrezzate
  • realizzazione di nuova illuminazione esterna
  • ampliamento ponte sul fosso Cagnona Bassa


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 60.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di riqualificazione del complesso di casa Panzini è un intervento ambizioso di restauro e valorizzazione della struttura architettonica e di sistemazione e riqualificazione paesaggista del parco monumentale.

L'intervento si prefigge l'obiettivo di valorizzare un patrimonio che ha un grande valore per la città e per il territorio circostante poiché rappresenta uno dei luoghi più espressivi della propria identità storica e culturale.

Il progetto di restauro evidenzia il carattere monumentale e sobrio della struttura, caratteristico di questa abitazione-laboratorio artistico dei primi del novecento. I lavori di valorizzazione della struttura architettonica prevedono il restauro di parti non strutturali dell'edificio con risanamento dei paramenti murari e degli infissi, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un progetto di sistemazione illuminotecnico esterno in cui la luce artificiale possa divenire elemento di valorizzazione architettonica e degli spazi esterni adiacenti all'immobile.

Nel dettaglio la realizzazione di questo intervento prevede: 

  • Restauro degli scuri e degli infissi interni;
  • Sverniciatura, ripristino dell'intonaco e verniciatura;
  • Risanamento dei muri interni relativi al locale interrato;
  • Rampa per il superamento delle barriere architettoniche per l'ingresso al piano terra.