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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’edificio è caratterizzato nel fronte principale da un prospetto tripartito, rettilineo quello centrale, inclinati e convergenti i due laterali.

La facciata è articolata su tre piano; al centro del primo registro, la cui definizione luministica è ottenuta grazie alla reiterata segmentazione in orizzontale dei fascioni continuo della facciata, si apre il portale posto in asse con la balconata che seziona parte del piano nobile.

A tale quota le finestre si susseguono regolari quali elementi caratterizzanti la facciata dal punto di vista plastico per il fluido e nel contempo calibrato dipanarsi dei motivi ornamentali, nastriformi e a volute, che si assestano sul timpano trapezoidale a conclusione delle cornici.Il centro storico è ricco di memorie passate e conserva varie opere d’arte, infatti Orte ha alle spalle una storia 

millenaria, dagli Etruschi che l’hanno abitata dal VI secolo, ai Romani che la elevarono a municipio agli inizi del I secolo A.C. .

Piazza della Libertà costituisce il fulcro del centro storico di Orte, luogo di incontro tra la vita religiosa e quella civile, con resti archeologici che testimoniano la presenza del foro in epoca romana. Vi sfociano le sette strade provenienti dalle sette contrade cittadine. A partire dalla piazza principale, molti sono i punti di interesse di Orte.

Concentrandosi sui palazzi più belli, troviamo senz’altro Palazzo Nuzzi, costruito agli inizi del ‘700 per ordine del Cardinale ortano Ferdinando Nuzzi su progetto dell’architetto Carlo Fontana, oltre che il Palazzo dell’Orologio e la Cattedrale.

L’opera di costruzione dell’attuale sede comunale, Palazzo Nuzzi, fù condotta pressochè a termine grazie all’intervento del Cardinale ortano Ferdinando Nuzzi per le commissioni di stretta rilevanza familiare.

Il palazzo di fatto era stato oggetto di vari interventi a partire dagli anni ottanta del Seicento, quando i Nuzzi attuarono una serie di acquisti delle aree circostanti e degli edifici a ridosso dell’attuale Piazza del Comune, fino all’uniformazione delle unità immobiliari preesistenti, finalizzata alla redazione di un progetto organico portato a compimento entro il primo ventennio del Settecento.

Si deve ascrivere quest’ultima fase alla presenza ad Orte di Carlo Bizzaccheri operante nel Cantiere della nuova cattedrale a cui si attribuisce la progettazione del “Palazzo in Orte del Rev.ssmo Cardinale Nuzzi”.

Informazioni sullo stato della conservazione

Le stanze del piano nobile conservano decorazioni pittoriche, le più interessanti delle quali sono state eseguite all’interno di una sala di rappresentanza, attuale aula consiliare, e in quella che probabilmente doveva essere la camera da letto del Cardinale Ferdinando.

La decorazione pittorica della prima stanza consta di un complesso partito decorativo, un aulico esempio di architettura simulata il cui impaginato è scandito dalla reiterazione di elementi strutturali, colonne vitinee trabeate, e ornamentali – ovali con figurazioni a monocromo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L’immobile oggetto di intervento, situato nel comune di Orte, è individuato al catasto fabbricati al

foglio 36 particella n. 924 subalterni 9-10-11-12-13 e ha come attuale destinazione d’uso prevalente cat.B4 Uffici pubblici.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Procedure di Gara

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Operazioni preliminari

 

Per l’impostazione dell’intervento e delle scelte operative relative ai dipinti murali ci si avvarrà delle analisi diagnostiche e dei test di pulitura effettuati durante i recenti cantieri di restauro, svolti in fasi successive dai tesisti, dai tirocinanti e dagli alunni del corso in Conservazione e restauro dei beni culturali.

L’intervento di restauro prevederà le seguenti operazioni preliminari, utili a una maggiore conoscenza dell’opera e propedeutiche all’intervento:

  • Documentazione fotografica e grafica di tutte le superfici
  • Rimozione meccanica del deposito incoerente

 

L’intervento sui dipinti murali

Successivamente verrà completato il restauro dei dipinti murali dell’anticamera e del cubicolo della stanza cardinalizia. In particolare nel primo ambiente, previa rimozione degli impianti elettrici e di riscaldamento, verranno concluse le operazioni di stuccatura, di reintegrazione pittorica e di equilibratura cromatica avviate nella fase di lavoro precedente. Nel cubicolo invece l’intervento verrà effettuato seguendo lo stesso approccio metodologico individuato durante le precedenti campagne di restauro. La prima parte dell’intervento, che sarà strettamente conservativa, prevederà operazioni per la messa in sicurezza dei materiali costitutivi come consolidamento, fissaggio e riadesione della pellicola pittorica e degli intonaci in fase di distacco. Seguirà la rimozione delle stuccature e delle ridipinture non originali, nonché la pulitura chimica e meccanica delle superfici. La rimozione dei depositi di particellato atmosferico verrà eseguita a secco mediante pennelli e apposite spugne, mentre la rimozione di macchie e gore, presenti in zone circoscritte dei dipinti, avverrà chimicamente mediante solventi organici.

A seguito dell’intervento di pulitura si provvederà al risarcimento delle lacune degli strati preparatori con malte aeree tradizionali, coerentemente con quanto già effettuato nei cantieri di restauro precedenti. Il lavoro verrà concluso con la fase di presentazione estetica, ovvero la reintegrazione cromatica delle lacune della pellicola pittorica e delle stuccature a vista. La metodologia di reintegrazione verrà adeguata alle scelte effettuate durante i recenti interventi, al fine di conferire omogeneità a tutte le superfici.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

RELAZIONE TECNICA DELL’INTERVENTO

Il presente progetto prevede, quale completamento dei cantieri di restauro, i quali sono intervenuti su una porzione del ciclo pittorico parietale, con la scena di Muzio Scevola al cospetto di Porsenna, e su parte dell’arco in stucco decorato a finti marmi.

Per l’impostazione dell’intervento e delle scelte operative ci si avvarrà delle analisi diagnostiche e dei test di pulitura effettuati durante i suddetti cantieri pilota.

L’intervento di restauro prevederà le seguenti operazioni preliminari, utili a una maggiore conoscenza dell’opera e propedeutiche all’intervento:

  • Documentazione fotografica e grafica di tutte le superfici
  • Rimozione meccanica del deposito incoerente

Seguiranno le operazioni di messa in sicurezza dell’opera, in particolare mediante una campagna di consolidamento e riadesione della pellicola pittorica. Parimenti si effettuerà la messa in sicurezza delle porzioni di intonaco e di stucco in fase di distacco, saltuariamente presenti sia nel ciclo pittorico che nelle parti di modellato dell’arco in stucco.

Verranno effettuati dei consolidamenti di profondità laddove siano presenti dei distacchi tra gli strati, fenomeno di degrado che sembra interessare quasi esclusivamente il ciclo pittorico parietale.

Seguirà la rimozione delle stuccature e delle ridipinture non originali, estensivamente presenti sui piedritti dell’arco in stucco e in porzioni limitate dei dipinti murali.

A seguito dell’intervento di pulitura si provvederà al risarcimento delle lacune degli strati preparatori, coerentemente con quanto già effettuato durante i cantieri di tesi.

Il cantiere verrà concluso con una campagna di reintegrazione cromatica delle lacune della pellicola pittorica e degli interventi di stuccatura a vista. La metodologia di reintegrazione si baserà sulle scelte effettuate durante i due cantieri pilota, al fine di conferire omogeneità agli interventi e alle superfici.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 7.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il presente progetto di restauro ha come oggetto il ciclo decorativo di uno dei due ambienti che costituiscono l’attuale ufficio del sindaco del Comune di Orte, il quale in origine ospitava la camera da letto del Cardinale Ferdinando Nuzzi.

Per l’impostazione dell’intervento e delle scelte operative ci si avvarrà delle analisi diagnostiche e dei test di pulitura effettuati durante i suddetti cantieri pilota.

L’intervento di restauro prevederà le seguenti operazioni preliminari, utili a una maggiore conoscenza dell’opera e propedeutiche all’intervento:

  • Documentazione fotografica e grafica di tutte le superfici
  • Rimozione meccanica del deposito incoerente

Seguiranno le operazioni di messa in sicurezza dell’opera, in particolare mediante una campagna di consolidamento e riadesione della pellicola pittorica. Parimenti si effettuerà la messa in sicurezza delle porzioni di intonaco e di stucco in fase di distacco, saltuariamente presenti sia nel ciclo pittorico che nelle parti di modellato dell’arco in stucco.Verranno effettuati dei consolidamenti di profondità laddove siano presenti dei distacchi tra gli strati, fenomeno di degrado che sembra interessare quasi esclusivamente il ciclo pittorico parietale.

Seguirà la rimozione delle stuccature e delle ridipinture non originali, estensivamente presenti sui piedritti dell’arco in stucco e in porzioni limitate dei dipinti murali.Successivamente si eseguirà la pulitura delle superfici.

Verranno effettuati dei consolidamenti di profondità laddove siano presenti dei distacchi tra gli strati, fenomeno di degrado che sembra interessare quasi esclusivamente il ciclo pittorico parietale.

Seguirà la rimozione delle stuccature e delle ridipinture non originali, estensivamente presenti sui piedritti dell’arco in stucco e in porzioni limitate dei dipinti murali.

Successivamente si eseguirà la pulitura delle superfici. Sulla base dei test di pulitura effettuati durante i cantieri di tesi si è individuato il seguente approccio metodologico: pulitura meccanica a secco mediante spugna naturale per le superfici del ciclo pittorico, interessate da un semplice apporto di particolato atmosferico; pulitura chimica mediante solvente chetonico per i fondi e le modanature a finto marmo dell’arco in stucco, interessati dalla presenza di una resina naturale deteriorata; pulitura chimica mediante soluzioni acquose per gli elementi in stucco decorati a foglia d’oro, interessati da depositi coerenti di particolato atmosferico.

A seguito dell’intervento di pulitura si provvederà al risarcimento delle lacune degli strati preparatori, coerentemente con quanto già effettuato durante i cantieri di tesi.

 Il cantiere verrà concluso con una campagna di reintegrazione cromatica delle lacune della pellicola pittorica e degli interventi di stuccatura a vista. La metodologia di reintegrazione si baserà sulle scelte effettuate durante i due cantieri pilota, al fine di conferire omogeneità agli interventi e alle superfici.