I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

Il Centro d’Arte dell’Università di Padova nasce nell’autunno del 1945 come libera associazione studentesca, con l’intento di integrare la proposta didattica dell’ateneo con una serie di iniziative sulle ultime tendenze in ambito artistico – letteratura, pittura, musica – ed è stata in assoluto la prima associazione del genere in Italia. Fin dall’inizio l’attività del Centro d’Arte si è focalizzata prevalentemente sull’ambito musicale, con regolari stagioni di musica da camera che presto si allargano alla musica di ricerca, alla contemporanea, al jazz.

Fin dai primi decenni di attività il Centro d’Arte si concentra sulle esperienze artistiche più innovative, proponendo preziose occasioni d’ascolto con i principali compositori contemporanei – spesso invitati anche in veste di performer, una rarità per quegli anni – quali Karlheinz Stockhausen, Morton Feldman, David Tudor, Sylvano Bussotti, Frederic Rzewski, Terry Riley, Salvatore Sciarrino. Sul versante del jazz, a partire dagli anni Cinquanta il Centro d’Arte contribuisce a fare di Padova uno dei centri nevralgici per la diffusione di questa musica, invitando – spesso per la prima volta in Italia e all’interno di tour che toccano pochissime altre città – i nomi più importanti della scena internazionale, come Thelonious Monk, Earl Hines, Lennie Tristano, Gerry Mulligan, il Modern Jazz Quartet, Chet Baker, Gil Evans. Dagli anni Settanta il Centro d’Arte assume poi un ruolo di apripista per alcune delle esperienze più entusiasmanti in circolazione, ospitando grandi maestri del jazz d’avanguardia come Cecil Taylor, Ornette Coleman, Steve Lacy, Paul Bley; e introducendo giovani talenti che presto diventeranno esponenti di primo piano del jazz, come Roscoe Mitchell e Art Ensemble of Chicago, Anthony Braxton, Henry Threadgill, Evan Parker, Tim Berne, John Zorn, Bill Frisell.

L’attenzione verso le tendenze più avventurose della musica attuale è diventata negli anni una cifra curatoriale distintiva, aprendosi a derive stilistiche che toccano spesso altri ambiti musicali, come la libera improvvisazione e la ricerca elettronica, contribuendo a promuovere artisti e gruppi come Dave Douglas, Myra Melford, Uri Caine, e in anni più recenti Rob Mazurek, Mats Gustafsson, Irreversible Entanglements, The Necks.

Nel corso del tempo l’assetto organizzativo è cambiato diverse volte, ed oggi il Centro d’Arte è un’associazione indipendente senza scopo di lucro, costituita da professionisti altamente qualificati che contribuiscono all’organizzazione e alla direzione artistica con diverse esperienze e specializzazioni. Fedele al proprio statuto il Centro ha sempre mantenuto uno stretto rapporto con l’Università di Padova, di cui costituisce un vero e proprio centro di ricerca esterno, e dedica la propria attività a tutta la cittadinanza ma in particolar modo alla popolazione studentesca e al pubblico giovanile, con l’intento di promuovere le ultime tendenze della musica di oggi, al di là dei generi musicali codificati.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 145.000,00 €

 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Centro d’Arte inaugura la nuova stagione e apre i festeggiamenti per il suo ottantesimo anniversario con Akira Sakata, Jim O’ Rourke e una serie di eventi in esclusiva.
Con questa rassegna fuori dell’ordinario, il Centro d’Arte ribadisce il suo ruolo di autentica avanguardia, offrendo al pubblico uno sguardo acuto e sempre più aggiornato sulle esperienze musicali più attuali.
Come sempre, la molteplicità di questa offerta è possibile grazie all’organico rapporto dell’Associazione con l’Università degli studi di Padova e al fondamentale sostegno del Ministero della Cultura.
Anche per il 2025 si rinnova inoltre la media partnership con Rai Radio 3, che durante l’anno trasmette regolarmente le registrazioni dei concerti.

Il Centro d’Arte si presenta al suo pubblico nel 2025 applicando nuove formule e modalità di presentazione della musica attuale, raggruppando come in brevi ma intensi festival esperienze musicali affini e complementari. 

Il nuovo anno si apre così con un doppio anniversario che celebra la musica e la creatività senza confini. Da un lato, l’ottantesimo anniversario dalla fondazione del Centro d’Arte, nato come associazione studentesca dell’Università di Padova nel 1945; dall’altro, gli 80 anni di Akira Sakata, figura iconica del free jazz internazionale e uno degli artisti più innovativi emersi dalla scena giapponese degli anni ’70. Insieme a Sakata, torna a Padova anche  Jim O’ Rourke, per una serie di apparizioni esclusive per l’Europa.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 85.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La rassegna Centrodarte24 propone la collaudata, e sempre rinnovata, miscela di ingredienti diversi che rispecchiano il variegato paesaggio della musica attuale: nuove tendenze della composizione, della performance improvvisata, della ricerca sul suono assistita dalle tecnologie. Questa varietà è assicurata dal lavoro di ricerca di un affiatato gruppo di curatori con differenti specializzazioni, che riescono a ben bilanciare non soltanto i linguaggi e le pratiche musicali, ma anche la presenza di diverse generazioni di artisti. Il Centro d’Arte possiede, d’altronde, una consolidata tradizione di talent scouting, di presentazione al pubblico padovano di artisti emergenti che successivamente imboccano grandi carriere. Altre caratteristiche sempre più marcate delle stagioni, e il 2024 non fa eccezione, è la collaborazione attiva con i musicisti per creare e proporre nuove produzioni originali, e in questo senso è importante il collegamento che il Centro d’Arte sa istituire con diverse realtà produttive affini. Inoltre, preziosa è la presenza di un media partner prestigioso come Rai Radio 3, che acquisisce regolarmente le registrazioni delle serate, trasmesse nelle fasce serali e poi disponibili in podcast.


NOTE Intervento archiviato