Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il salone da ballo è ubicato al piano primo del Museo Correr all’interno dell’Ala Napoleonica sul fronte sud della Piazza San Marco, corpo di fabbrica edificato nell’ambito della risistemazione generale della piazza all’indomani della caduta della Repubblica di Venezia.
Il nuovo complesso, costituito dalle Procuratie nuove e dall’Ala Napoleonica, fu denominato appunto Palazzo Reale e avrebbe dovuto costituire la sede di rappresentanza dei nuovi sovrani francesi, ma fu di fatto terminato solo a metà dell’Ottocento durante la dominazione austriaca. Le decorazioni interne delle sale rispecchiano il gusto e le esigenze della committenza ottocentesca che richiedeva nei palazzi signorili non più ampi e smisurati ambienti bensì raccolti e ridotti locali con ornati semplici e simmetrici volti ai modelli tipici del Rinascimento e dei siti come Ercolano e Pompei.
A Palazzo Reale il pittore veneziano Giuseppe Borsato imposta il decoro degli ambienti secondo una personale e attenta rilettura dello stile Impero, sotto l’influenza degli architetti e arredatori francesi Percier e Fontaine e dello stile Biedermeier, che all’epoca si va imponendo nelle principali corti europee. Oltre a Borsato altri nomi a lui si aggiungono come Giovanni Carlo Bevilacqua e Giambattista Canal, S.Santi, O.Politi, P.Moro, Giambattista Mengardi ecc… Quando nel 1814 la città ritorna sotto il dominio asburgico, oltre a venir apportate importanti modifiche all’assetto delle Procuratie, il cantiere di Palazzo Reale rimane aperto: Giuseppe Borsato dirige ancora stuccatori, decoratori, mobilieri con cui appronta la reggia in vista dell’arrivo del nuovo sovrano Francesco I d’Austria (1815) mentre vengono apportate alcune modifiche sulle opere già compiute al fine di cancellare i segni del dominio francese.
Il salone da ballo è un ambiente sontuoso e ricco, quasi fiabesco, unico per ampiezza e raffinatezza del decoro in stile Impero, venne progettato da Lorenzo Santi a partire dal 1822 e decorato da Giuseppe Borsato tra il 1837 e il 1838. I lati brevi della sala sono conclusi da logge concepite per accogliere l’orchestra che poggiano su colonne corinzie e trasformano, assieme a due piccole absidi, la parte alta del salone in uno spazio ovale. Al centro del soffitto l’affresco con La Pace circondata da Virtù e Geni dell’Olimpo di Odorico Politi allude alla restaurazione asburgica dopo le vicende napoleoniche.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il sistema di condizionamento e riscaldamento è composto da quattro unità di trattamento aria ognuna da 3.000 mc/h installate sui soppalchi agli angoli della sala, collegate alla centrale termo-frigorifera del museo ubicata su una terrazza a cielo aperto in quota con la copertura dell’edificio. Ciascuna unità è dotata di un plenum di mandata in lamiera zincata a cui sono collegati cinque ugelli Ø150; la ripresa avviene con un sistema a “bocca libera” generando un rumore di fondo che disturba lo svolgimento delle attività a cui la sala è naturalmente vocata (conferenze, concerti, presentazioni ecc…). Tale impianto perdipiù non ha potenza sufficiente a garantire l’effettivo condizionamento in stagione estiva (a fronte del valore previsto dallo standard nazionale, 26 °C, si riesce a garantire circa una temperatura minima di 28 °C).
All’interno della sala, a quota calpestio, sono presenti con funzione di riscaldamento invernale, quattro ventilconvettori elettrici ognuno di potenza pari a 5.000 W; tali apparecchiature oltre a presentare elevati consumi elettrici, non sono sufficienti a garantire il raggiungimento del comfort ambientale previsto dagli standard nazionali (20° temperatura ideale di comfort in stagione invernale).
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Museo Correr è visitabile ogni giorno con i seguenti orari:
dal 1 novembre al 31 marzo: 10.30 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.30)
dal 1 aprile al 31 ottobre: 10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)