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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L’edificio di  Palazzo Mocenigo è già documentato nella pianta di Jacopo de’ Barbari (1500) con una struttura a base pressoché quadrata con cortile al centro. In seguito il palazzo venne progressivamente ampliato e ristrutturato. L’aspetto che conserva attualmente risale probabilmente all’inizio del XVII secolo. Le due facciate esterne, sulla strada (salizàda) e sul canale di San Stae, sono caratterizzate dalle ampie “serliane”, a prima presenta nella parte centrale tre serliane sovrapposte collegate da mensoloni sansoviniani . La seconda facciata ha i portoni architravati e le serliane solo nei due piani nobili, le finestre laterali sono suddivise in modo da creare un doppio ordine di stanze . La struttura interna è quella tipica delle abitazioni patrizie veneziane, con il grande salone centrale (pòrtego) passante e destinato alle funzioni di rappresentanza, ai cui lati si affacciano le altre stanze. Abitato dai Mocenigo fino a tempi recenti, il palazzo conserva al primo piano nobile affreschi e arredi di gusto rococò o neoclassico risalenti perlopiù alla seconda metà del Settecento. Di particolare rilievo gli affreschi dei soffitti realizzati nel 1787 per le nozze del nipote di Alvise IV con Laura Corner, come quelli di Jacopo Guarana (Verona, 1720 – Venezia, 1808), Giambattista Canal (Venezia, 1745 – 1825) e Giovanni Scajaro (att. Seconda metà sec. XVIII). Notevoli anche le porte in radica e le cornici in legno intagliato e dorato.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il percorso del museo, completamente rinnovato e ampliato nel 2013, si snoda in venti sale al primo piano nobile, raddoppiando le aree espositive aperte nel 1985. L’ambiente evoca diversi aspetti della vita e delle attività del patriziato veneziano tra XVII e XVIII secolo, ed è popolato da manichini che indossano abiti e accessori antichi appartenenti al Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, con particolare riferimento alla storia della città.

Attualmente rimangono alcuni spazi al piano terra da destinare e il piano ammezzato fra terra e primo, che ad oggi è aperto al pubblico per la sola consultazione della biblioteca.

Tra i requisiti di una moderna struttura museale hanno un ruolo di primo piano caratterizzazione e riconoscibilità che devono potersi coniugare con l’accessibilità e una flessibilità della struttura tale da assicurare lo svolgersi di eventi in grado di attirare un numero considerevole di partecipanti e “altri” rispetto alla sola offerta espositiva. Vanno lette in questo contesto le offerte di laboratori didattici, consultazioni e studio del patrimonio d’archivio di Ca’ Mocenigo che già oggi vengono offerte al pubblico.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo di Palazzo Mocenigo è aperto dal giovedì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00


DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 510.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto di riqualificazioni propone i seguenti interventi nei diversi piani:

Piano terra:

  • il recupero di locali in disuso, destinati a dare accesso al nuovo elevatore, con l’ampliamento del percorso espositivo della white room;
  • negli stessi ambienti, la realizzazione di un gruppo di servizi igienici accessibili ai disabili e più in generale ai visitatori del museo o di eventi che avessero il piano terra come focus.

Collegamento piano terra/ammezzato/primo, l’elevatore:

viene collegato il piano terra ai piani superiori, senza compromettere il distributivo dell’edificio e i suoi locali più significativi è alla radice del progetto.

Piano ammezzato:

in questo  spazio, che rappresenta il fulcro dell’intervento,  avviene un riordino degli spazi e dei percorsi, favorendo una chiarezza distributiva data dal recupero del percorso perimetrale, mettendo in sequenza gli spazi, senza comprometterne l’uso.

Si prevedono quindi:

  • la riorganizzazione dell’archivio con il rifacimento dei pavimenti che si presentano oggi in stato pressoché fatiscente.
  • la pulizia degli spazi che consente di poter prevedere nuovi servizi igienici per rendere indipendente e accessibile ai disabili l’utilizzo di questo piano.