Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Aenaria è il toponimo di età romana dell'isola di Ischia, ma poche sono le nostre conoscenze storiche e archeologiche per questo periodo storico, complici lo sviluppo urbanistico a terra e una forte variazione del livello del mare dall'età romana ai giorni nostri per i locali fenomeni vulcanici e sismici che ha comportato un radicale cambiamento delle linee di costa. La natura vulcanica dell'isola è forse la vera motivazione che suggerisce all'imperatore Augusto di scegliere Capri come residenza imperiale, scelta tramandataci dallo scrittore latino Strabone, che la giustifica con un aneddoto su un evento beneaugurante accaduto all'imperatore proprio sull'isola di Capri. Questa tradizione storiografica ha fatto sì che gli studiosi abbiano sempre ritenuto che l'isola di Ischia non fosse mai stata frequentata e densamente edificata dall'aristocrazia romana, malgrado le ricche sorgenti di acqua calda presenti sull'isola.
Ma la presenza di grandi quantità frammenti ceramici di età romana nei fondali della Baia di Cartaromana, fece supporre, alla fine del secolo scorso, la presenza di un insediamento sommerso in questo tratto di mare. Le ricerche archeologiche subacquee erano - a quei tempi - ancora ai primordi e non venne mai dato seguito in modo esaustivo a quel primo indizio.
Recentemente sono state riprese le ricognizioni subacquee e le indagini di ricerca al fine di valutare l'effettiva presenza e/o entità di un insediamento romano nella baia di Cartaromana.; e gli scavi archeologici che si protraggono ormai da diversi anni hanno permesso di individuare, sotto una alta coltre di sedimenti, i resti murari di una banchina portuale che si estende - per quanto indagato fino a oggi - per una lunghezza di circa trenta metri e una larghezza di oltre sei. La peculiarità di questo sito è il rinvenimento (e la conservazione) della cassaforma lignea utilizzata per la costruzione della banchina stessa, conservatasi per tutta la lunghezza della struttura muraria e per una altezza di circa tre metri sotto l'attuale livello di fondo. Tutta l'area conserva inoltre grandi quantità di frammenti ceramici, pertinenti ad anfore e ceramica da mensa, ma anche pertinenti a pavimenti (tessere di mosaico, lastrine di opus sectile) coperture di edifici (tegole e coppi) e frammenti architettonici (colonne, cornici, modanature marmoree) che fanno intuire anche la presenza di un'area abitativa in prossimità del porto. Non mancano infine resti di imbarcazioni affondate in prossimità della banchina.
La scoperta di questo sito archeologico di età romana è quindi la prima attestazione certa della presenza di un insediamento romano sull'isola; parallelamente alle indagini di scavo, le ricognizioni subacquee stanno evidenziando in prossimità delle strutture portuali anche la presenza di una villa marittima, restituendo così all'isola d'Ischia una fisionomia e una frequentazione romana che non la differenzia dalle altre isole del Tirreno.
Informazioni sullo stato della conservazione
L'insediamento portuale di Aenaria ha subito sicuramento un forte sconvolgimento legato a fattori sismici, vulcanici e geofisici che ne hanno determinato lo sprofondamento fino all'attuale quota di circa meno sei metri. Questo evento è chiaramente intuibile per la presenza di grandi crolli che coprono la banchina portuale, ma la tempo stesso un rapido insabbiamneto della area marina ha consentito di preservare non solo le strutture murarie e lo strato di crolli, ma ha consentito di conservare la cassaforma lignea che costituiva una sorta di cassone entro il quale veniva gettato il calcestruzzo per la costruzione di opere murarie direttamente in mare. Una adeguata copertura artificiale messa in loco al termine delle campagne di scavo e uno potente strato di sabbia che ci viene ridepositato dal mare durante ogni inverno ne garantisce una buona conservazione.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Trattandosi di un sito archeologico sommerso è aperto al pubblico solo da metà aprile a fine ottobre (condizioni meteo permettendo). E' possibile visitare l'area archeolgica sia tramite una barca con il fondo trasparente, sia in modalità snorkeling o diving. La visita è preceduta dalla proiezione di un filmato che illustra la storia del sito e degli scavi, disponibile anche in lingua inglese e tedesca.
Per la visita (durata complessiva 1 ora circa) è obbligatoria la prenotazione.