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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il teatro è stato costruito tra il 1939 e il 1940, come luogo di svago per gli operai dell'attigua Manifattura Tabacchi, e inaugurato il 4 novembre 1940. Prese nome dalla piazza su cui si affaccia, che era stata dedicata al celebre operista lucchese Giacomo Puccini appena un anno dopo la sua morte, già nel 1925.

 

L'edificio è un esempio del Razionalismo italiano, la cui composizione architettonica è costituita da giochi di volumi elementari contrapposti.

Il teatro chiude l'imponente facciata della nuova manifattura tabacchi sul vertice nord-est, alla confluenza di via delle Cascine con piazza Puccini, e caratterizza l'ala ospitante i locali del Dopolavoro. Sulla base di studi recenti si può oggi attribuire quest'opera, anche nella fase progettuale, a Pier Luigi Nervi che qui caratterizzò il fronte principale con una torre in vetrocemento, vera replica in scala minore della più celebre torre di Maratona realizzata pochi anni prima nel nuovo stadio comunale. Sulla facciata il bassorilievo dello scultore Coccia rappresenta le Madri operaie.

Si tratta di una struttura teatrale, con sala a pianta a ferro di cavallo, con galleria, che si caratterizza per sapienza distributiva delle sue parti, e può essere considerata una tipica espressione della migliore architettura razionale. L'ampia galleria e l'organizzazione del palcoscenico mostrano come questo edificio sia stato realizzato in un periodo in cui il cinematografo stava diventando una forma di spettacolo importante quanto, se non di più, del teatro: l'ampiezza dell'accesso principale alla platea e delle sei uscite di sicurezza che si aprono su ampi corridoi laterali, la distribuzione dei servizi igienici, i comodi accessi alla galleria dimostrano una grande capacità di pensare anche agli aspetti della sicurezza e dell'efficienza con soluzioni valide anche per la normativa vigente oggi.

L’edificio si caratterizza anche per il suo rivestimento esterno in travertino, che trova ampio utilizzo anche al suo interno. La sagoma dell’edificio richiama alla forma di un aquila, in linea con la retorica architettonica dell’epoca.

 

Nel dopoguerra fu utilizzato come sala da ballo ed affittato anche per incontri di boxe. Occasionalmente però ha anche ospitato compagnie di un certo rilievo, come quella delle Sorelle Nava, e prima della riapertura del Piccolo Teatro del Comunale ha ospitato la programmazione dell'Ente Lirico per le Scuole. Dopo un periodo di stasi, durato quattro anni, il Teatro fu riaperto dal 1964 fino al 1972 svolgendo un'attività prevalentemente cinematografica, fatta eccezione per qualche serata di spettacolo teatrale.

A partire dalla stagione teatrale 1991-92, venne aperto stabilmente anche come teatro. Nacque così il Teatro Puccini-Teatro Stabile della Satira e della Contaminazione dei Generi, fondato ed ideato da Sergio Staino che ne tenne la direzione fino al gennaio 1999.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'immobile risalendo al 1940 è pienamente agibile e dispone di certificato di agibilità e prevenzione incendi ma necessita di resauri su facciata, tetto ed interni.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il teatro è aperto in occasioni degli spettacoli a partire da un'ora prima dell'evento e negli orari di apertura della biglietteria.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 220.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Nonostante la situazione difficile a causa del prolungarsi della pandemia, l'Associazione ha intenzione di mettere in campo una coraggiosa iniziativa di sviluppo delle attività, che porterà ad un ampliamento dei servizi offerti dalla struttura. Già nel 2020/21 sono stati realizzati lavori di adeguamento strutturale e migliorie per l’accoglimento del pubblico. Si tratta ora di ampliare l’attività del Teatro Puccini attraverso la realizzazione di nuovi spazi, in particolare un “ridotto” da 100 posti per ospitare spettacoli di artisti emergenti anche in contemporanea con l’attività della sala principale. Sarà necessario quindi un intervento su di alcuni spazi, nello specifico la zona dello spazio espositivo e alcuni locali adiacenti attualmente in disuso perchè facendo parte della proprietà solo a partire da fine 2019, data fino alla quale erano zone in abbandono. La nuova sala avrà un palco di 4m x 3m e relativi spazi di servizio (camerino, servizi igienici, etc.). Per rendere questi spazi fruibili si necessita di interventi di restauro che rendono agibile la struttura come adeguamenti ai fini di antincendio, messa in sicurezza di soffitto e pareti interne, adeguamenti igienici, impiantistici (elettrico e meccanico) e normativi per rendere la struttura rispondente alle normative vigenti. Tali interventi hanno già ottenuto tutti i permessi necessari.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 70.000,00 €

 slide
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DESCRIZIONE INTERVENTO

Rialzamento delle ultime dieci file della platea per migliorare la visibilità da fondo sala tramite una pedana a gradinate che solleva ogni fila rispetto alla precedente in modo tale da non ostacolare la visibilità verso il palco. L'accesso alle file sarà facilitato attraverso due scalinate suddividendo ogni fila in tre blocchi ai quali si accede dalle due scalinate.

Inoltre, l'edificio di pregio storico necessita di continui lavori di manutenzione coinvolgendo anche nei momenti di chiusura il personale dipendente del teatro oltre a ditte specialzzate nella manutenzione del bene vincolato dalla sovrintendenza risultando in costi continui per la gestione dello stabile.

L'attività teatrale sospesa da marzo in rispetto delle normative vigenti ha comunque necessità di manutenzione sugli impianti elettrici, idraulici, di riscaldamento e di climatizzazione oltre all'impianto antincendio e d'allarme oltre al fatto che gli impianti devono rimanere attivi. Necessita di continua manutenzione anche la parte muraria per via di infiltrazioni e umidità. La raccolta fondi è destinata a far sì che l'edificio storico risalente al 1940 sia sempre a norma.