Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il progetto si prefigge di valorizzare una inedita e recente documentazione sconosciuta alla comunità scientifica e al grande pubblico, ma di fondamentale importanza per la storia di Napoli, dall’età greca all’età angiona e vicereale, attraverso il restauro, lo studio, l’edizione e l’esposizione al pubblico delle oltre 4200 monete recuperate durante gli scavi archeologici condotti a piazza Municipio nel sito della stazione a servizio delle linee 1 e 6 della Metropolitana di Napoli.
Le esplorazioni, eseguite su ca. 18.000 mq, hanno messo in luce l’intera stratificazione insediativa dell’area da età preistorica sino alla demolizione della cinta muraria vicereale per isolare Castelnuovo intervenuta con l’Unità di Italia.
L’area, in origine, era parte di una grande insenatura costiera, estesa da Castel Nuovo e piazza G. Bovio, nella quale è stato impiantato il porto di età greca e romana.
Nel III secolo a. C. i fondali sono investiti da una grande opera di dragaggio dei fondali per rendere più efficiente l’approdo. A questo stesso periodo risalgono le più antiche monete recuperate. Altri esemplari si riferiscono alle fasi successive, da età repubblicana a piena età imperiale, epoca in cui sono stati individuati i resti di sette relitti di imbarcazioni e di un molo ligneo.
Ad età augustea risalgono notevoli infrastrutture marittime: un molo, una banchina, una strada, molto probabilmente la via per cryptam di collegamento fra Neapolis ed i Campi Flegrei; a ridosso della strada dagli inizi del I secolo d. C. e nel II secolo d. C. sorgono edifici termali.
Una grande quantità di monete si riferisce al V d.C., quando l’insenatura si insabbia, determinando lo spostamento del porto tardo antico e bizantino forse in prossimità di piazza G. Bovio. Dopo un periodo di abbandono nell’alto medioevo, l’area assume una nuova vitalità urbana in età angioina, in concomitanza con la costruzione di Castel Nuovo ad opera di Carlo I. Anche per questa fase sono state recuperate molte monete.
Agli inizi del XV secolo si realizza una radicale ricostruzione di Castel Nuovo, con imponenti opere difensive. Con l’avvento dei viceré spagnoli, è costruita una nuova grande fortificazione esterna Gli imponenti resti archeologici rinvenuti durante gli scavi sono stati integrati nel progetto di Piazza Municipio, connesso alla costruzione della stazione, realizzato dagli Architetti Alvaro Siza ed Edoardo Souto De Mura.
L’area sarà, a breve, un ampio parco archeologico in cui, su più livelli disposti a diverse profondità corrispondenti alle varie fasi edilizie, saranno visibili i resti delle residenze angioine, della fortificazione aragonese e le banchine portuali di età ellenistica e romana.
Informazioni sullo stato della conservazione
MOLTO PRECARIO
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
LE MONETE SARANNO MUSEALIZZATE