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Attività principali dell'istituzione

La casa natale di Alcide De Gasperi, uno scrigno di storia che guarda al futuro

Custodire l’eredità umana e politica del più grande statista italiano è la sfida raccolta dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che dal 2007 gestisce il Museo Casa De Gasperi. Realizzato nell’edificio che gli diede i natali, il museo non conserva reliquie, ma idee. Si trova a Pieve Tesino, un piccolo borgo incastonato nel verde di un bellissimo altopiano alpino del Trentino orientale. Qui l’avventura di De Gasperi ebbe inizio e da qui ancora oggi riparte un viaggio che permette al visitatore di scoprire da vicino la grandezza del messaggio umano, politico e spirituale di uno dei protagonisti del Novecento.

 

La vita di De Gasperi: un viaggio nel Novecento

Suoni, immagini, testimonianze d’epoca e moderne installazioni sensoriali e multimediali raccontano una storia che evade i confini di una singola vita e fa di De Gasperi il testimone d’eccezione di un’intera epoca. Dai luoghi cari del Trentino, fino al palcoscenico della grande storia del Novecento, dall’Impero austro-ungarico alla Repubblica italiana: il suo viaggio tra polvere e gloria parla delle tragedie e delle grandi speranze che hanno plasmato il mondo di oggi, fino alle prospettive dell’Europa unita.

 

L’Europa inizia qui!

Negli ultimi anni De Gasperi è affascinato da un sogno: dare all’Europa un futuro di pace, democrazia e libertà. Un traguardo da inseguire coltivando la comprensione reciproca e ricercando la profonda unità degli uomini al di sopra delle barriere nazionali. Il museo racconta questa avventura, che De Gasperi condivise con altre grandi figure del suo tempo. Per questo nel 2015 la Commissione europea lo ha insignito, primo e unico sito in Italia, del Marchio del Patrimonio Europeo.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Un ciclo di lezioni pubbliche, per mettere al centro del discorso pubblico valori importanti, capaci di durare nel tempo e orientare l’azione. Un modo per ricordare, ma soprattutto per far rivivere idee e scelte capaci, ieri come oggi, di lasciare un segno nella storia. È l’Agosto degasperiano, la rassegna estiva promossa dalla Fondazione, che ogni anno percorre i territori cari alla memoria dello statista, da Pieve Tesino fino a Trento lungo tutta la Valsugana, rilanciando una riflessione ampia e sincera sul senso del nostro vivere civile.

 Un itinerario in otto tappe, dal 29 luglio al 28 settembre, costruito quest'anno per liberare in volo il pensiero, sulle ali di chi sa vedere oltre le nubi per raccontarci dove finisce il mare agitato delle nostre inquietudini. Ci sarà un futuro capace di accogliere i nostri sogni? Riusciremo a essere interpreti onesti e coraggiosi di quei cambiamenti epocali che avvertiamo con sempre maggiore urgenza?


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza in diverse località della Valsugana, a pochi chilometri da Trento, la rassegna “Agosto degasperiano”: un programma di incontri ad ingresso libero, un’occasione per guardare con intento degasperiano ad alcuni dei grandi temi del nostro tempo.

La rassegna viene organizzata come un ciclo di eventi sviluppati per riunire nel nome di De Gasperi la voce della cultura democratica italiana ed europea, portandola all’attenzione di un pubblico ampio e differenziato. Il tema scelto viene sviluppato attraverso la partecipazione di testimoni provenienti da ambiti diversi, che con i propri interventi aprono scorci che danno anima e sostanza ad un’unica volontà: quella di andare al cuore dell’attualità, non soffermandosi a polemizzare sui piccoli eventi, ma abbracciando il senso profondo del vivere civile. L'Agosto degasperiano rifiuta così appropriazioni strumentali e si propone di distruggere le tante retoriche del nostro tempo, cercando piuttosto di armare di contenuti il dibattito sull’attualità, perché non degeneri, come spesso accade, in una mera competizione narcisistica. All’intrattenimento e alla cultura del disimpegno sostituisce, quindi, la volontà molto degasperiana di dare vita a nuove “idee ricostruttive”.

Un’ambizione che ha raccolto l’adesione di un’intera valle, quella Valsugana dove De Gasperi nacque e morì, e che di paese in paese accoglie una rassegna itinerante, che per un mese trasforma una periferia di montagna in un luogo vitale di riscossa civile.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

La Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza annualmente in diverse località della Valsugana, a pochi chilometri da Trento, la rassegna “Agosto degasperiano”: un programma di incontri ad ingresso libero, un’occasione per guardare con intento degasperiano ad alcuni dei grandi temi del nostro tempo.

La rassegna viene solitamente organizzata come un ciclo di eventi sviluppati per riunire nel nome di De Gasperi la voce della cultura democratica italiana ed europea, portandola all’attenzione di un pubblico ampio e differenziato. Il tema scelto viene sviluppato attraverso la partecipazione di testimoni provenienti da ambiti diversi, che con i propri interventi aprono scorci che danno anima e sostanza ad un’unica volontà: quella di andare al cuore dell’attualità, non soffermandosi a polemizzare sui piccoli eventi, ma abbracciando il senso profondo del vivere civile. L'Agosto degasperiano rifiuta così appropriazioni strumentali e si propone di distruggere le tante retoriche del nostro tempo, cercando piuttosto di armare di contenuti il dibattito sull’attualità, perché non degeneri, come spesso accade, in una mera competizione narcisistica.

All’intrattenimento e alla cultura del disimpegno sostituisce quindi la volontà molto degasperiana di dare vita a nuove “idee ricostruttive”.

Un’ambizione che ha raccolto l’adesione di un’intera valle, quella Valsugana dove De Gasperi nacque e morì, e che di paese in paese accoglie una rassegna itinerante, che per un mese trasforma una periferia di montagna in un luogo vitale di riscossa civile.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Dal 26 luglio al 31 agosto 2019 la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi ha organizzato in diverse località della Valsugana, a pochi chilometri da Trento, la rassegna “Agosto degasperiano – Lotta contro il tempo”, un programma di 13 eventi, tra incontri con testimoni, pièce teatrali e concerti, tutti ad ingresso libero. Un’occasione per rivedere il nostro rapporto con il tempo nel solco dell’eredità degasperiana: per non rimpiangere quello che passa e scoprire il senso del tempo che c’è.

La rassegna viene organizzata come un ciclo di eventi sviluppati per riunire nel nome di De Gasperi la voce della cultura democratica italiana ed europea, portandola all’attenzione di un pubblico ampio e differenziato. Ogni anno viene scelto un tema che viene declinato in letteratura, teatro, grandi lezioni pubbliche, dialoghi con autori, reading e concerti. Scorci diversi che danno anima e sostanza ad un’unica volontà: quella di andare al cuore dell’attualità, non soffermandosi a polemizzare sui piccoli eventi, ma abbracciando il senso profondo del vivere civile. L’Agosto degasperiano rifiuta così appropriazioni strumentali e si propone di distruggere le tante retoriche del nostro tempo, cercando piuttosto di armare di contenuti il dibattito sull’attualità, perché non degeneri, come spesso accade, in una mera competizione narcisistica.

All’intrattenimento e alla cultura del disimpegno sostituisce quindi la volontà molto degasperiana di dare vita a nuove “idee ricostruttive”.

Un’ambizione che ha raccolto l’adesione di un’intera valle, quella Valsugana dove De Gasperi nacque e morì, e che di paese in paese accoglie una rassegna itinerante, che per un mese trasforma una periferia di montagna in un luogo vitale di riscossa civile.


NOTE Intervento archiviato