Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
"Grosseto, insieme a Ferrara, Bergamo e Lucca, è una delle quattro città italiane che conserva nella sua integrità la propria cinta muraria" (Grosseto e le sue Mura, M.Boschi, Felici Editore 2014).
Il Baluardo Fortezza, il monumento più emblematico della città, contiene al suo interno il Cassero Senese e gli alloggiamenti militari del '500.
Il fabbricato militare, con la relativa piazza d'armi (attuale piazza del Sale), fu voluto dai senesi per definire anche simbolicamente la soggezione militare della Maremma a Siena, e fu ultimato intorno alla metà del 1300.
Con la costituzione del Granducato di Toscana nel 1559 Cosimo I dei Medici iniziò ad occuparsi anche della Maremma e nel 1562 diede inizio alla fortificazione della città per realizzare una vera e propria piazzaforte militare.
Assieme a Porta Vecchia, il Cassero Senese è l'unico elemento architettonico della cinta muraria di epoca medievale che è stato risparmiato durante i lavori di ricostruzione delle mura, avvenuti nella seconda metà del Cinquecento.
Nel 1572 il Cassero senese fu inglobato nella Fortezza delle mura medicee con parziale interramento della Porta del cassero detta di Santa Lucia. Con l'accorpamento del fabbricato trecentesco all'interno del baluardo Fortezza nasce una cittadella militare che contiene al suo interno gli accasermamenti cinquecenteschi, una piazza con cisterna, il tutto facente parte di una struttura militare ingegneristicamente all'avanguardia.
Venne quindi definita una piazzaforte a forma di esagono quasi perfetto con sei baluardi a forma di picca squadrata ad ogni vertice, rivolti verso l'esterno della città, uno dei quali finì per essere trasformato nella “cittadella fortificata”, la Fortezza, costituita da altri due piccoli baluardi rivolti verso l'interno della città.
Il Cassero Senese si presenta come un basso ma imponente torrione a sezione rettangolare, rivestito esternamente in travertino; la cinquecentesca terrazza sommitale coperta presenta invece il parapetto in laterizio. Sul lato che si affaccia all'esterno delle mura, lungo la via di circonvallazione, sono degni di nota lo stemma bianco e nero di Siena e il caratteristico doppio arco, dove quello a sesto acuto spicca evidentemente al di sopra di quello tondo ribassato; le rifiniture sono in travertino e marmo nero. La doppia porta che si apre era l'antica Porta di Santa Lucia, che costituiva un punto di accesso al centro storico lungo la cinta medievale.
Informazioni sullo stato della conservazione
Nel corso degli anni le mura furono soggette ad opere di consolidamento, restauri e riprese da parte degli ingegneri militari ma dopo l'avvento dei Lorena a partire dal 1768 le mura furono cedute alla comunità Grossetana e in parte al Magistrato dei Fossi e conobbero una seconda “vita” con la trasformazione in giardini e pubblici passeggi demolendo le strutture di difesa, garitte o torricelle e colmando le piazze basse.
I primi restauri delle Mura iniziarono negli anni ottanta del '900 (1980-85), con il recupero del Cassero Senese ad opera del Comune e della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Siena e Grosseto. Negli anni 1994-97 un secondo intervento di restauro riguardò l'intera struttura cinquecentesca del Bastione della Fortezza. Il recupero del Bastione riportò alla luce tutto il sistema difensivo militare. La cittadella appare oggi come una vera e propria “isola fortificata” rispetto al resto della piazzaforte e della città.
Il Cassero Senese, gli alloggi militari cinquecenteschi, la piazza interna e le sue cisterne, le gallerie sottostanti, oggi splendida testimonianza architettonica del XVI secolo, i terrapieni ed il suo Cavaliere, i camminamenti di ronda e un'area eventi e spettacoli costituiscono un polo culturale unico nel suo genere. Attualmente ospita aree espositive articolate su tre livelli e la casa municipale per la celebrazione dei matrimoni.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'intera cinta muraria è interamente percorribile tramite un camminamento pubblico.
Il Bastione Fortezza è aperto solo in occasione di eventi rivolti al pubblico (es. mostre, concerti, spettacoli, manifestazioni culturali in genere) o iniziative particolari (es. celebrazione matrimoni).