Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso monumentale delle mura medicee di Grosseto è uno dei maggiori esempi di architettura fortificata rinascimentale in Toscana. La cinta, edificata dal 1565 per volontà di Cosimo I de’ Medici, rientrava in un ampio programma di difesa del territorio maremmano, strategico per il controllo della Toscana meridionale. Progettata secondo i più moderni criteri militari, si estende per oltre tre chilometri, con sei baluardi, un fossato e tre porte principali.
All’interno di questo sistema spiccano le gallerie delle troniere, sotterranei destinati ad accogliere artiglierie e a permettere rapidi spostamenti dei soldati. Con le loro volte e i camminamenti che conducono agli spalti, testimoniano l’ingegno degli ingegneri medicei e restano oggi tra gli aspetti più suggestivi e meno noti del monumento. Questi ambienti, che evocano la dimensione storica della difesa, possono essere trasformati in spazi per percorsi culturali, museali e didattici.
Un rilievo particolare merita il baluardo Maiano, adiacente al Cassero Sense nel settore nord-orientale delle mura. Dotato di gallerie e spazi interni, è tra i più complessi della cinta, segno della modernità dei criteri rinascimentali. Restituire alla città il baluardo Maiano significa trasformarlo in luogo di memoria e in spazio per attività culturali e turistiche, dalle installazioni artistiche alle iniziative di promozione.
Elemento centrale è il Cassero Senese, costruito nel XIV secolo dai Senesi e poi inglobato nelle mura medicee. Unico superstite delle fortificazioni medievali, segna il passaggio tra la Grosseto senese e quella medicea. Con la sua mole in laterizio e le funzioni di presidio, deposito e prigione, il Cassero è una testimonianza storica e un simbolo identitario per la città. La sua valorizzazione come spazio pubblico unisce memoria e nuove funzioni culturali e sociali, rendendolo un centro vitale per eventi e iniziative collettive.
Il recupero di gallerie, baluardi e spazi ipogei è occasione per riscoprire la storia e trasformarli in contenitori culturali e sociali. Questi spazi possono accogliere spettacoli, mostre e incontri, stimolando nuove forme di partecipazione e identità condivisa. Le mura e i loro spazi non sono solo un monumento, ma un organismo vivo che racconta quattro secoli di storia. Il loro recupero arricchisce il tessuto urbano, rafforza la memoria e proietta Grosseto in una dimensione contemporanea capace di dialogare con la sua eredità.
Informazioni sullo stato della conservazione
Nel corso degli anni le mura furono soggette ad opere di consolidamento, restauri e riprese da parte degli ingegneri militari ma dopo l'avvento dei Lorena a partire dal 1768 le mura furono cedute alla comunità Grossetana e in parte al Magistrato dei Fossi e conobbero una seconda “vita” con la trasformazione in giardini e pubblici passeggi demolendo le strutture di difesa, garitte o torricelle e colmando le piazze basse.
I primi restauri delle Mura iniziarono negli anni ottanta del '900 (1980-85), con il recupero del Cassero Senese ad opera del Comune e della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Siena e Grosseto. Negli anni 1994-97 un secondo intervento di restauro riguardò l'intera struttura cinquecentesca del Bastione della Fortezza. Il recupero del Bastione riportò alla luce tutto il sistema difensivo militare. La cittadella appare oggi come una vera e propria “isola fortificata” rispetto al resto della piazzaforte e della città.
Il Cassero Senese e le gallerie che compongono il sistema delle troniere sono oggi splendida testimonianza architettonica del XVI secolo, e costituiscono un polo di attrazione culturale unico nel suo genere. Attualmente sono oggetto di opere di recupero, in particolare quelle del Baluardo Maiano, e necessitano di interventi per garantirne l'accessibilità e la fruibilità in sicurezza a tutta la comunità.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'intera cinta muraria è interamente percorribile tramite un camminamento pubblico. Le gallerie delle troniere sono per la maggior parte chiuse al pubblico in attesa del completamento di interventi di recupero, in particolare per quanto riguarda le troniere del Bastione Maiano.